Betreff
Il Concordato polacco ed i beni della diocesiChiesa cattedrale di Breslavia
Stamane il Consigliere Ministeriale Sig. Denk, Incaricato d'Affari di Prussia in
Monaco, mi ha consegnato, per incarico del suo Governo, la qui acclusa doma istanza
dell'Emo Sig. Cardinale
diretta <indirizzata> dall'Eminentissimo
Sig. Cardinale Bertram e deldal Capitolo cattedrale di Breslavia
diretta aal Ministro del Culto in Prussia, allo scopo di tutelare i beni delladi quellacChiesa cattedrale situati in Polonia.
Invece diindirizzarsi
rivolgersialla S. Sede, il prelodato Cardinale di S. R. C. ha
creduto più opportuno di implorare l'intervento
presso la S. Sede medesimadel protestante e liberale Ministro del Culto in Prussia,
Dr Becker.
L'istanza
EssaL'istanza comincia col ricordare come l'anzidetta cChiesa cattedrale possiede da secoli in
Tscheschen, Conraden e Tscheschenhammer dei beni
(in fondi e
<(consistenti in un fondo ed in> foreste della superficie totale di circa
3.000 ettari)(legittimamente acquistati
(nel
1622), i quali le
vennero furono ad essa lasciati anche al momento della
secolarizzazione, principalmente58v
perché le relative rendite
non vanno ai Canonici come redditi beneficiali, ma sono destinate per la manutenzione
dell'edificio del Duomo, per il culto e per il pagamento degli impiegati del Capitolo e
degli inservienti del Duomo.medesimo. -In seguito alCol trattato di Versailles il territorio, nel quale è situata la
più granmassima parte di detto possedimento, è passato allo Stato P
polacco. In seguito alla costituzione all'amministrazione forzosa da questo
costituita ed alle elevate tasse imposte a quei beni, le entrate sono notevolmente
diminuite, di guisa che, mentre nel 1914 esse ammontarono a M.archi 64.000, invece negli anni 1923 e 1924
furono versati allala cassa del Duomo
incassòricevette complessivamente appena M. 5
5.000 Marchi. Soltanto grazie ai pagamenti in parte ripresi dallo Stato prussiano, a
collette nella chiesa stessa ed a sussidi ricavati [derivanti] dall'versati dall'amministrazione diocesana, è stato possibile,di manteneresebbene a59r
grande stento, di mantenere il bilancio del Duomo.
Nel Concordato fra la Sede
Apostolica e lo Stato polacco (così prog prosegue la
istanzal'Esposto
di in discorso) non si è neppur assicurato il diritto di proprietà della chiesa
cattedrale di Breslavia su questi beni, ma sono riservati
soltantoprevisti a tale riguardo soltanto futuri speciali accordi. L'istanza termina conclude nei seguenti termini:
"La ben fondata preoccupazione, che da ciò deriva rispetto ai beni in parola, ci spinge a
pregare rispettosamente V. E. a volersi far
intraprendere
presso la Sede Apostolica i passi adoperare, da parte affinché da parte dello
Stato prussiano siano intrapresi presso la S. Sede ed eventualmente anche di fronte
allo Stato polacco i passi che sembreranno opportuni per la tutela dei diritti della chiesa
cattedrale, trattandosi del possesso di un Duomo situato in Prussia
e di interessi vitali di una corporazione ecclesiastica, la quale non
59v
ha altranon può che invocare la protezione che
quella dello Stato".
Prescindendo dal contenuto di
questo documento,della surriferita supplica,
cre di cui giudicherà nel Suo superiore senno l'E. V. R., sembra in verità alquanto singolare che l'Eminentissimo (col suo Capitolo),
invece di rivolgersi direttamente alla S. Sede, la Quale è stata sempre così larga di
difesa e di aiuto, invochi di fronte ad Essa la protezione dello Stato prussiano, – che
tante volte ha violato i diritti della Chiesa cattolica, ed,- ed in particolaremodo l'intervento del protestante e liberale Ministro attuale del Culto, Dr Becker.
Chinato
52r,
links über der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, notiert:"C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 07. April 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19082, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19082. Letzter Zugriff am: 22.12.2024.