TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 19287
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Come è ben noto all'E. V.  R., l'articolo 4 capov. 
        1 del Concordato colla Prussia, dopo aver fissato l'ammontare della dotazione delle diocesi
        e degli istituti diocesani all'ammo a due milioni ed ottocentomila Marchi annui,
        stabilisce che detta d somma dovrà essere ripartita a norma di uno speciale accordo
        fra la S. Sede ed il Governo.
Affinché si avesse una base per tale ripartizione, incaricaidi prepararla il Rev.mo Mons. Linneborn di preparare un relativo
            progetto, il quale come deputato al Landtag prussiano aveva già ricevuto
        dall'Episcopato simili compiti, di preparare un progetto, ciò che egli fece d'accor
        d'intesa col Ministero del Culto.e delle Finanze. Egli avrebbe voluto che io inviassi il detto
        progetto ai Revmi Vescovi come definitivo; ma, nonostante le di lui insistenze, mi rifiutai,
        sia perché non autorizzato dalla S. Sede, comesia anche perché mi sembrava necessario di dare modo ai Revmi
        Ordinari di esporre le loro osservazioni in una questione di danaro, che li toccava così
        direttamente. Un punto credetti tuttavia necessariosubi sin da allora notare:
                                al menzionato <a> Mons. Linneborn: Nel menzionato progetto erano
        stati fissati Marchi 120.000 per gli Istituti filosofico-teologici diocesani di Fulda,
        Paderborn e Treviri, mentre nulla era stato assegnato per l'il corrispondente istitutoquello della diocesi di Limburgo. CiòQuesto è, come ben sa l'E. V., l'Istituto tenutofondato dai RR. PP. della Compagnia di Gesù coll'approvazione
            ed e l'appoggio della S. Sede, la quale molto spera da esso per una
            miglior fo miglior formazione del clero in Germania; esso è stato altresì
        riconosciuto dal Governo prussiano, pur dopo lunga resistenza,sebbene riluttante, come Seminario diocesano di Limburg. L'Istituto
        stesso si trova in grandi difficoltà finanziarie ed ha e è può quindi tanto
            più bi meno rinunziare alla sua parte delle prestazioni dello Stato. Mons.
        Linneborn, il quale, al pari di un notevole numero di ecclesiastici, massime professori, in
        Germania, nutre antipatia per detto Istituto, sia per motivi di gelosia, sia per una certa
        avversione contro la sullodata Compagnia, fece opposizionesi oppose sul principio alla l'stituto era stato [son] il Vescovo aveva usato in dettaquella fondazione di un diritto, ed anzi di un dovere, la in
        base alla Bolla di circoscrizione; che il dettoProvida solersque del 1821; che ad ogni modo l'Istituto in questione ormai
            di fatto esisteva, riconosciuto così dalla S. Sede come dal
        Governo, quale Seminario diocesano, e sottoposto alle agli stessi obblighi fissati
        nell'articolo 12 capov. 2 del Concordato; che perciò sarebbe stata, a mio avviso,
        una ingiustizia di escluderlo dalle corrispondenti prestazioni finanziarie concordatarie. Fu così che il Linneborn finalmente si indusse ad
        aggiungere per laa tale scopo nella dotazione reale della diocesi di Limburg la assai
                                purmeschina somma di Marchi 4.740., ricavata<ndola> però non dai suddetti 120.000 Marchi,
                ma <sibbene> mediante una <piccola> diminuzione della dotazione
            reale delle diocesi di Colonia, Münster, Breslavia ed Ermland, le quali hanno le loro
            Facoltà teologiche mantenute dallo Stato.
ConFoglio Circolare in data del 17 corrente Giugno c. a. tale
        progetto fu da me inviato  (senza però farlo mio)ai Revmi Ordinariai Revmi Ordinari della Prussia, connon però come proposta della Nunziatura, con
                            prima della riunione vescovile però in data
            delsin dal 29 Luglio il Revmo Vescovo di Limburg inviò a tutti
            glii summenzionati Revmi Ordinari della uno scritto, in cui
        muoveva rimostranze per ill'ingiusto trattamento fatto all'Istituto filosofico-teologico della
        sua diocesi.
La Conferenza vescovile, tra i [s] cui membri anche altre difficoltà
        si erano manifestate in questa spinosa materia, discusse la cosa nella seduta dell'
        del 6 Agosto, ma non riuscì a raggiungeregiungere ad una risoluzione
            definitiva,soluzione, sibbene adottò soltanto la seguente decisione provvisoria
            (cfr. Protokoll der Verhandlungen der Fuldaer Bischofskonferenz vom
            6. bis 9. August 1929, n. 2), nella quale tuttavia era data
        soddisfazione alla domanda del Vescovo di Limburgo:
"Segue una discussione circa il Concordato concluso fra la S. Sede e lo Stato prussiano. Per la divisione delledi dotazioni diocesane valgono i seguenti principi: 
I bisogni attuali delle diocesi debbono essere presi come base della divisione. In quanto le condizioni esistentindel 1906 hanno subito mutamenti essenziali,debbono in luogo di esse, debbono
Oltre alle somme destinate agli Istituti d'insegnamentoteologicio di Paderborn, Fulda e Treviri, deve dall'intiera somma della dotazione prelevarsenei una somma corrispondente all'equità per l'Istituto della diocesi di Limburgo eretto in Francoforte e, all'occorrenza, anche per quelli di altre diocesi.
Le 'somme di passaggio', le quali non appartengono alla dotazione diocesana, ma soltantosotto il punto di vista p sotto l'aspetto della contabilità sono comprese in
        questa designazione, debbono innanzi tutto essere separate dalla somma complessiva.
Per la preparazione della ulteriore divisione della intiera dotazione la Conferenza decide quanto segue:
I Revmi Ordinari fisseranno in primo luogo lala loro opinione e ne
        daranno comunicazione al Presidente della Conferenza vescovile sino al 30 Settembre.
        Quindi i rappresentanti di delle Curie vescovili di tutte le diocesi interessate si
        riuniranno subito in una in unaconsiglio,consultazione, affine di redigere una [misura] scala di divisione,ripartizione, tenendo conto delle suddette di
                            sum anzidette direttive.consultazi riunione o menoin appresso un membro del Ministero di Stato.
Subito dopo le Curie vescovili manifesteranno il loro giudizio sul risultato di questa consultazione.
II progetto definitivo di divisione èsarà quindi fissato dal Presidente della Conferenza vescovile, che lo presentaerà come proposta all'approvazione della S. Sede.
                            Rimane Rimane riservata una revisione del piano di divisione dopo dieci anni".
La conferenza dei rappresentanti delle diocesi ebbe di fatto luogo nei giorni 21 e 22 dello scorso mese di Ottobre.È stata an Per buona
            sorte non fu
                                piùinvitatosorte fu abbandonata l'idea di invitare a parteciparvi un
        funzionario del Governo, il che sarebbe stato certamente un laico, forse anche un protestante, ed il quale non sarebbe 
                                certam rimasto senza dubbio poco edificato adnell'assistere alle discussioni, a quanto mi è stato riferito, assai
            [ein Wort unlesbar] e
                            vivaci, di questo, starei per dire dissidio di ecclesiastici tutti intenti vivaci e
        poco dignitose, di ecclesiastici in lotta per questioni di danaro. Checché sia di ciò, essi
        giunsero finalmente ad una soluzione, la quale fu poi sottomessa ai
        Revmiil che me ne ha dato poi relazione coi due fogli N. G. K. 6944
        (con sette Al annessi) [e] dell'11 corrente e
        N. G. K. 7011 del 14 s. m. L'E. V. troverà i detti documenti
        qui acclusi in copia. Da essi risulta che Malgrado tante dispute, il nuovo piano di
            dotazione,
                            è rimasto
                            assolutamente
                            identico a quello trasmesso, come si è più sopra spiegato, dalla Nunziatura
                            per ciò che riguarda gli assegni degli Arcivescovi, Vescovi, Vescovi ausiliari, Dignità,
            Canonici e Vescovi dei Capitoli metropolitani e cattedrali,
                            e soltanto
                            recente
                            lievi
                            differenze
                            non considerevoli
                            sono state introdotte per ciò che concerne la cosiddetta dotazione reale.
                            malgrado tante dispute, non presenta in realtà notevoli differenze da quello trasmesso
            già, come si è più sopra spiegato, dalla Nunziatura. abbandonando la base [indicata] indicata dalla Conferenza
        vescovile di Fulda, si è invece accostato a quella, su cui si fondava il progetto
            trasmesso.
                            (come preparato,(come si è spiegato più sopra)spiegato, dalla Nunziatura, e dal
        quale perciò il detto piano non presenta notevoli
                                soltanto lievi differenze,non considerevoli., e questo pur troppo a vantaggio delle grandi diocesi 
                                con popolazionea maggioranza cattolica
                            ,- Colonia, Breslavia, Münster - e a danno invece delle più piccole
            con estesi territori di diaspora. ISecondo che attesta il prelodato Eminentissimo Bertram, i Rev.mi
        Ordinari hanno tutti dato il loro consenso tutti (con(salvo le due restrizioni, di cui sidelle quali si parlerà [poi] in seguito), secondo che attesta il sullodato Emo Bentram, il loro
        consenso; sembrami quindi che possa subordinatamente che
                                , malgrado i difetti che esso può presentare, possa essere accettatoapprovato. nel modo, di cui <dirò> appresso.dalla S. Sede. Un nuovo rifacimento non
                            dilazioni] <ritardi>
            e malcontento e nuovie odiosità nei riguardi dellaverso la S. Sede.medesima.
La prima delle suaccennate restrizioni riguarda la diocesi di Limburg. Nonostante che la Conferenza di Fulda avesse deliberato che si dovesse prelevare una "somma corrispondente all'equità" per l'Istituto filosofico-teologico di Francoforte, i rappresentanti delle diocesi non solo non eseguirono tale decisione, ma soppressero anche la [ben misera] misera somma di Marchi 4.740, introdotta, come si è detto, nel primo progetto, adducendo come motivoragione "che non si tratta qui affatto di un vero Istituto diocesano". Mons. Vescovo di Limburg con foglio diretto all'Emo Card. Bertram in data del 7 corr. (qui unito in copia) ha protestato contro tale procedimento, confutandone anchealtresì la motivazione. Il menzionato Eminentissimo avrebbe preparato un nuovo progetto, in cui la detta somma di Marchi 4.740 verrebbe ottenuta, diminuendo la in eguale misura la dotazione reale di tutte le
        altre diocesi; aggiunge tuttavia che "questa diminuzione dovrebbe ess riuscire assai
        amara (sic!) per la maggior parte delle diocesi, specialmente per
        quelle, che, come Colonia, Münster, Ermland, Fulda, Hildesheim, Osnabrück, hanno consentito
        al nuovo progetto di dotazione soltanto per
La seconda restrizione è stata fatta dal Rev.mo Mons. Schreiber, Amministratore Apostolico di Berlino, il quale ha consentito soltanto nella supposizione che dopo dieci anni abbia luogo una revisione dell'attuale progetto. "Io credo meglio, osserva l'Emo Bertram, di non fissare questo punto, lasciandolo come una cura posteriorum temporum". Al quale riguardo sembra tuttavia potersi replicare che, se non si tenevaresta in qualche modo aperta nella relativa Convenzione col Governo la possibilità di una revisione, nell'avvenire questo potrebbe a buon dirittonell'avvenire, pur senza determinazione di tempo, il Governo potrebbe rifiutarsi di ammetterla.
Ciò premesso, mi sia lecito di faresottoporre umilmente la seguente subordinata proposta: Al Governo la S. S. propongaal giudizio dell'E. V.il <la> seguente modus
                    procedendi:soluzione: 1°) Proporre al Governo senza mutamenti il
        piano accettato ora dai Vescovi, tuttavia con una clausola, la quale lasci alla S. Sederiservi alla S. Sede il diritto di proporrechiedere
                            condizioni in futuro modificazioni, qualora esse appariscano necessarie od opportune.
            All'Emo Bertram si comunichi2°) Comunicare all'Emo Bertram che la S.  Sede, allo scopo
        di evitare ulteriori dilazioni (le quali ritarderebbero anche i pagamenti dello Stato
        con)diocesi in Prussia), ed anche per non dare al Governo la penosa
        impressione di [ein Wort unlesbar] dissensie di dispute in questa materia, ha
            proposto[
                                proponendo]ha propostoal medesimo inalterato il suddetto piano di divisione. Siccome però
        non può non ritenere come giustafondata la rimostranzadomanda del Vescovo di Limburg, la quale fu ammessa anche
        espressamente dalla Conferenza vescovile di Fulda, lascia alla
            coscienza deiaffida <alla coscienza> ai <dei> Revmi Ordinari
        di riparare in coscienzaessi stessi sin da ora secondo giustizia ed equità a tale mancanza,
            
                                di una ripartizione ufficiale, riservandosi di tenerne poi conto, in una eventuale
            revisione,
                                d'accordo col Governo,del [ein Wort unlesbar] qualora si
            addivenisse, d'accordo col Governo, ad una revisione dell'attuale ripartizione.
Data l'urgenza della cosa, poiché ancheSiccome poi l'Emo Bertram chiede unasolleprontarapida conclusione della relativa Convenzione d collo Stato
        prussiano, avendo "avendo, così egli afferma, tutte le diocesi, urgente
        bisogno del pronto pagamento degli aumenti di dotazione in virtù del Concordato", oso di
        pregare l'E. V. di volermi far pervenire colla maggior possibile sollecitudine le Sue
        venerate istruzioni,al riguardo, come pure di autorizzarmi (se così la
        nulla osta,al riguardo <da parte dell'E. V.)> a chiederepresentare altresì al Governo laedomandae, di cui è
        l'numero VIInel n. IV della Lettera G. K. 6944
                            dell'Emo Bertram e nella e nel susseguente Foglio G. K. 7011 dell'Emo
        Bertram.
In tale attesa, m'inchino 
                        31r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
        notiert: "C". 
                        
                             
                        Online seit 20.01.2020. 
                    
    Dokument-Nr. 19287
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 22. November 1929
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Ripartizione della somma di dotazione delle diocesi e degli istituti
        diocesani in Prussia (art. 4 capov. 1 del Concordato)
                        Affinché si avesse una base per tale ripartizione, incaricai
31v
 di farglifar
                            32r
 mia
        osservazione, affermando che la fondaerezione di esso non era stata
        necessaria né opportuna, che il Vescovo non era tenuto a pagare i professori perché Gesuiti,
        ecc. Gli risposi che Con
32v
preghiera di esaminarlo nella Conferenza di Fulda, che
        doveva aver luogo nell'Agosto seguente e di giungere possibilmente ad una intesa, il cui
        risultato avrei sottomesso alla definitiva decisione della
        S. Sede. Già La Conferenza vescovile, tra i [
"Segue una discussione circa il Concordato concluso fra la S. Sede e lo Stato prussiano. Per la divisione delle
I bisogni attuali delle diocesi debbono essere presi come base della divisione. In quanto le condizioni esistentindel 1906 hanno subito mutamenti essenziali,
33r
        essere prese per base quelle oggi esistenti.Oltre alle somme destinate agli Istituti d'insegnamentoteologicio di Paderborn, Fulda e Treviri, deve dall'intiera somma della dotazione prelevarsenei una somma corrispondente all'equità per l'Istituto della diocesi di Limburgo eretto in Francoforte e, all'occorrenza, anche per quelli di altre diocesi.
Le 'somme di passaggio', le quali non appartengono alla dotazione diocesana, ma soltanto
Per la preparazione della ulteriore divisione della intiera dotazione la Conferenza decide quanto segue:
I Revmi Ordinari fisseranno in primo luogo la
33v
Rimane daResta a considerarsi, se debba essere chiamato ad intervenire a
        questa Subito dopo le Curie vescovili manifesteranno il loro giudizio sul risultato di questa consultazione.
II progetto definitivo di divisione èsarà quindi fissato dal Presidente della Conferenza vescovile, che lo presentaerà come proposta all'approvazione della S. Sede.
La conferenza dei rappresentanti delle diocesi ebbe di fatto luogo nei giorni 21 e 22 dello scorso mese di Ottobre.
34r
Ordinari dall'Eminentissimo Sig. Cardinale Bertram,
            34v
porterebbe altrocagionerebbe facilmente spiacevoli [La prima delle suaccennate restrizioni riguarda la diocesi di Limburg. Nonostante che la Conferenza di Fulda avesse deliberato che si dovesse prelevare una "somma corrispondente all'equità" per l'Istituto filosofico-teologico di Francoforte, i rappresentanti delle diocesi non solo non eseguirono tale decisione, ma soppressero anche la [ben misera] misera somma di Marchi 4.740, introdotta, come si è detto, nel primo progetto, adducendo come motivoragione "che non si tratta qui affatto di un vero Istituto diocesano". Mons. Vescovo di Limburg con foglio diretto all'Emo Card. Bertram in data del 7 corr. (qui unito in copia) ha protestato contro tale procedimento, confutandone anchealtresì la motivazione. Il menzionato Eminentissimo avrebbe preparato un nuovo progetto, in cui la detta somma di Marchi 4.740 verrebbe ottenuta
35r
 grande
        condiscendenza nell'interesse dell'accordo".La seconda restrizione è stata fatta dal Rev.mo Mons. Schreiber, Amministratore Apostolico di Berlino, il quale ha consentito soltanto nella supposizione che dopo dieci anni abbia luogo una revisione dell'attuale progetto. "Io credo meglio, osserva l'Emo Bertram, di non fissare questo punto, lasciandolo come una cura posteriorum temporum". Al quale riguardo sembra tuttavia potersi replicare che, se non si tenevaresta in qualche modo aperta nella relativa Convenzione col Governo la possibilità di una revisione, nell'avvenire questo potrebbe a buon dirittonell'avvenire, pur senza determinazione di tempo, il Governo potrebbe rifiutarsi di ammetterla.
Ciò premesso, mi sia lecito di faresottoporre umilmente la seguente subordinata proposta: Al Governo la S. S. propongaal giudizio dell'E. V.
35v
danno dellaeChiesa
                            Data l'urgenza della cosa, poiché ancheSiccome poi l'Emo Bertram chiede una
36r
parola nel
                            In tale attesa, m'inchino
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 22. November 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19287, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19287. Letzter Zugriff am: 31.10.2025.Verlinkende Dokumente
                            
                                
            
        
- Dokument Nr. 2114821148Anlage (Denkschrift)[Kein Betreff]
- Dokument Nr. 2111021110Anlage (Denkschrift)Niederschrift über die Beratung der Vertreter der preuß. Ordinariate betr. Verteilung der konkordatsmäßigen Staatsdotation auf die einzelnen Diözesen
- Dokument Nr. 2053320533Anlage (Denkschrift)Aversional-Quantum für Persolvierung fundierter Messen der Diözese Breslau
- [Kilian] an Bertram, 07.11.192921145Anlage (Schreiben)[Kein Betreff]
- Bludau an Bertram, 09.11.1929551Anlage (Schreiben)[Kein Betreff]
- Bertram an Pacelli, 11.11.1929573Anlage (Schreiben)[Kein Betreff]
- Bertram an Pacelli, 14.11.1929973Anlage (Schreiben)[Kein Betreff]
- Dokument Nr. 2114621146Anlage (Denkschrift)Zur Veranschaulichung der allgemeinen Kürzung zu Gunsten Limburgs
- Dokument Nr. 2114721147Anlage (Denkschrift)[Kein Betreff]
- Dokument Nr. 2110921109Anlage (Denkschrift)Verteilungsplan der konkordatsmässigen Staatsdotation. zu G. K. 6651 vom 26. Oktober 1929.
