Dokument-Nr. 8630
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 24. Juni 1917
Stamane alle ore II è venuto a visitarmi Sua Altezza il Principe Francesco Giuseppe von Isenburg, il quale trovasi attualmente a capo dell'Amministrazione militare per i Lituani ed è venuto in questi giorni a Monaco allo scopo di conferire meco intorno allo stato delle cose ecclesiastiche in quella regione. Tale visita mi era stata preannunciata dal Signor Conte von Hertling (attualmente in vacanze a Ruhpolding) con una sua lettera in data del 20 corrente, in cui mi pregava di accogliere ed ascoltare con benevolenza il Principe suddetto, che (sebbene da lui personalmente non conosciuto), oltre ad esser cattolico e di buoni sentimenti, è personaggio il quale gode di larga ed alta considerazione.
Il Principe von Isenburg mi ha detto subito che mentre l'Amministrazione militare tedesca è soddisfatta dell'attitudine dei Revmi Ordinari di Samogizia e di Sejna, ha invece gravi motivi di lagnanze contro l'Amministratore Apostolico di Vilna, Mgr. Michalkiewicz. Queste lagnanze sono dettagliatamente esposte in un Rapporto con nove Allegati dal sullodato Principe diretto in data del 16 corrente al Principe Leopoldo di Baviera, Comandante in capo nel fronte orientale; Rapporto che egli mi ha pregato di trasmet-
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tere coi suoi più profondi omaggi al Santo Padre. Naturalmente io ho ricevuto Sua Altezza colla massima cortesia, ho mostrato di prendere interesse all'importante questione (pur senza pronunciarmi intorno alla medesima) ed ho promesso che avrei immediatamente eseguito il desiderato invio, come faccio senza indugio col presente rispettoso Rapporto.Poiché il Signor Principe attende una risposta dalla Santa Sede, prego Vostra Eminenza Reverendissima di comunicarmi gli ordini che nella Sua alta saggezza e nel Suo superiore giudizio stimerà d'impartirmi al riguardo. Mi permetto qui soltanto di notare subordinatamente come la lettura del documento in questione sembra rivelare un'eccessiva ingerenza dell'Autorità militare tedesca nelle cose ecclesiastiche. Può ben essere che Mgr. Michalkiewicz, e specialmente il Canonico Ellert, Arciprete della Chiesa di S. Giovanni in Vilna, abbiano mancato di prudenza e di moderazione. Al quale proposito credo altresì non del tutto inutile ricordare come il detto Canonico è stato più volte in addietro presentato dall'allora Imperiale Governo Russo per l'Episcopato (forse come premio della sua russofilia), e sempre respinto dalla Santa Sede (l'ultima volta, se non erro, nel 1911); le informazioni intorno a lui si trovano nell'Archivio della Sacra Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari. Ma è un fatto che l'Am-
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ministrazione militare tedesca non solo pretende emanare regolamenti circa materie ecclesiastiche (come prova chiaramente l'Allegato I° al Rapporto del Principe von Isenburg, che è appunto un'ordinanza della autorità militare – Etappen-Inspektion – circa l'uso della Chiesa di San Giovanni, colla quale ordinanza si fissano minute prescrizioni su i giorni e le ore per il servizio divino, sull'uso dei paramenti sacri, ecc.), ma si dichiara altresì sola competente a ricevere ricorsi ed a giudicare in simili materie (come mostra, tra gli altri, l'Allegato IX). Disgraziatamente, poi, secondo risulta pure dai documenti in parola, i cappellani militari tedeschi coltivano e favoriscono questi illegittimi procedimenti, giacché, invece di rivolgersi ed esporre i loro eventuali reclami al competente Ordinario, ricorrono invece alle autorità laiche.Sembrami anche opportuno aggiungere come, nel mio passaggio per la Svizzera, l'ottimo Mgr. Sapieha, Vescovo di Cracovia, mi parlò di difficoltà ed angherie che Mgr. Michalkiewicz soffrirebbe da parte dell'autorità militare, specialmente prussiana, ed aggiunse che sarebbe stato molto utile farlo venire qui a Monaco per esporre alla Nunziatura Apostolica la sua situazione; cosa, però, che, a quanto sembra, il medesimo Mgr. Michalkiewicz non a-
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vrebbe potuto ottenere. Forse, se così piacesse all'Eminenza Vostra, in occasione della risposta che la Santa Sede giudicasse conveniente di dare al Signor Principe von Isenburg, potrebbe manifestarsi l'opportunità che il Nunzio di Monaco chiami a sé Mgr. Michalkiewicz per interrogarlo e dargli a nome della Santa Sede quei consigli di condiscendenza e di moderazione che sembrassero necessari; con che si otterrebbe il fine desiderato da Mgr. Sapieha.In attesa, pertanto, delle venerate istruzioni di Vostra Eminenza, mi chino al bacio della S. Porpora e con profondissima venerazione ho l'onore di rassegnarmi, ecc.
firmato: Eugenio, Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico.