Dokument-Nr. 14896
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 09. August 1924

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Per il Sac. Luigi Pienski
Il Sac. Luigi Pienski si rivolse a questa Nunziatura con foglio in data del 12 Giugno p. p. (Allegato I), affinchési rivolse a questa Nunziatura, chiedendo che venisse deciso adeterminato a quale diocesi egli attualmente appartenga. Nato in Krojanke, entrò nel 1908 nel Seminario vescovile della diocesi di Culma,e venne ordinato sacerdote il 24 Marzo 1912 e fu addetto alla cura delle anime nella medesima diocesi di Culma sino al 1916. Dal 1917 sino al principio del 1919 servì nell'esercito prussiano e per otto settimane, come egli afferma, contrariamente alle leggi del Reich e nonostante i suoi reclami, dovette sottoporsi agli esercizi militari colle armi, a causa in seguito ai quali contrasse una malattia nefritica. Aven-
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dogli perciò i medici consigliato il soggiorno in un clima più mite, chiese ed ottenne nell'Agosto-Settembre 1921 un congedo di un anno, affine di recarsi a Colonia, e poichésiccome egli non aveva intenzione di di ritornare, dopo ristabilitosi in salute, innella Polonia, fu nominatotrasferito per disposizione dalla Curia vescovile di Culma (il sacerdote Pienski asserisce di aver presso di sé il relativo documento) il 5 Novembre 1921 come Vicario in Garnsee (distretto di Marienwerder), località situata nelladecanato di Pomesania, situato nella parte della diocesi stessa rimasta alla Germania; dopo di che nel Gennaio 1922 egli si recò in congedo a Colonia. Nel Dicembre 1922 il suddetto territorio, comprendente la località di Garnsee, venne affidato come è ben noto all'E. V. R., venne affidato in Amministrazione Apostolica ad nutum S. Sedis al Revmo Mons. Agostino Bludau, Vescovo di Ermland. È accaduto però, come riferisce il sacerdote in discorso nel succitato foglio,
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che né la Curia vescovile di Culma né quella di Ermland hanno voluto riconoscerlo come appartenente al proprio Clero,diocesano e per conseguenza egli, sprovvisto di Celebret, non ha potuto ottenere dalla dalla Curia arcivescovile di Colonia il permesso di celebrare lail S. Messa.Sacrificio. Quest'ultima anzi non vuol più tollerarlo in Colonia <colà> e lo ha consigliato a far ritorno nella sua diocesi di origine; il che egli dice essergli per ora impossibile per a r<c>agione delle sue condizioni di salute.
Per rimediarechiarire possibilmente tale situazione, mi sono innanzi tutto rivolto al sullodato Vescovo di Ermland, il quale, tuttavia, in data del 3 Luglio p. p. (Allegato II) mi ha risposto che il sacerdote Pienski non appartiene né alla diocesi di Ermland (il che è evidente) né all'Amministrazione Apostolica di Pomesania. "In Garnsee (egli (affermascrive Mons. Bludau), ove il di lui fratello è curato, piccola comprendentepiccola curaziapiccolacurazia località nella Diaspora dicon appena cinquecento anime, ove ilretta dal di lui fratello è curato,(egualmente sacerdote), non vi è nessun posto di cappellano
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o cooperatore, che avrebbe potuto essergli conferito; e di fatto nell'elenco della diocesi di Culma del 15 Dicembre 1922 egliil sac. Luigi Pienski non è indicato come cappellano o cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu. Egli non apparteneva dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, sottomessaaffidata il 6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non conosco né i suoi antecedenti né la suadi lui condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo autorizzato a rilasciargli il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone di mezzi per sussidiare gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi possano essere accolti. La Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze. Debbo quindi lasciare a questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del Celebret".
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In seguito a ciò, mi rivolsimi sono indirizzato all'altra parte, vale a dire al Revmo Vicario Generale di Culma, il quale però, nel fogliocome apparisce dall'accluso ufficio in data del 26 Luglio (Allegato III), ha mantenuto esso pure il suo punto di vista. Egli conferma che il 5 DicNovembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e poiché dal Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, ain cui quella località appartiene,è compresa, è passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione Apostolica, ad nutum S. Sede, il sacerdote la Curia vescovilel'OrdinariatodiCulma ritiene che l'Ordinariato di Culma sostiene che a questa a giudizio della Curia vescovile di Culma, appartiene il sacerdote al in discorso.
Non essendo questa io competente a decidere siffatta questione controversia, sia a norma del can. 269 § 1, sia anche perché la Curia vescovile di Culma si trova in territorio polacco, altro non mi resta che di sottoporla al superiore giudizio dell'E. V., mentre, chinato
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 09. August 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 14896, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/14896. Letzter Zugriff am: 28.11.2024.
Online seit 18.09.2015.