Dokument-Nr. 2608
[Erzberger, Matthias]: Le prime nomine nel nuovo governo e i commenti della stampa, 04. Oktober 1918
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Il comunicato ufficiale del 3 ottobre dice: Il principe Massimiliano di Baden è stato nominato stamani Cancelliere dell'Impero e Ministro prussiano agli Esteri. Sabato, 5 ottobre, svilupperà il programma del suo governo nella seduta plenaria del Reichstag, convocato per le ore 13.
I deputati al Reichstag, on. Groeber (Centro) e on. Scheidemann (Socialista) sono stati nominati segretari di Stato senza portafoglio. Il segretario di Stato all'Interno, Wallraf, ha dato le sue dimissioni. Il suo successore sarà un deputato del Centro. Il presidente della Commissione generale Arti e Mestieri, deputato al Reichstag, on. Bauer, sarà messo a capo dell'Ufficio dei Lavori pubblici (nuovo dicastero) che risulterà dalla divisione da operarsi nell'Ufficio dell'Industria.
Si sta trattando ancora la questione se si dovrà o no costituire un nuovo Ufficio della Stampa, indipendente dal Ministero degli Esteri, sotto la direzione di un segretario di Stato preso dal Parlamento.
E' imminente la nomina di vari sottosegretari di Stato tolti dal Parlamento. In quanto alla scelta delle persone i negoziati non sono ancora conclusi.
Il deputato al Reichstag on. Fischbeck andrà al Ministero del Commercio prussiano, al posto del Ministro di Stato dimissionario Sydow.
Come si vede, si tratta della notificazione ufficiale delle prime nomine alle quali terranno dietro altre.
Occorre rilevare che il nuovo Cancelliere
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dell'Impero, principe Massimiliano di Baden,
contrariamente alle usanze praticate sin qui, non è divenuto contemporaneamente anche
Presidente dei Ministri in Prussia. Già a tempo della nomina del conte Hertling si parlò
della praticità di separare la carica di Cancelliere da quella del presidente dei Ministri
in Prussia; ma per tante ragioni non se ne fece più nulla. Oggi sembra che sia sparita
qualsiasi difficoltà per la separazione delle due cariche. Oltre a ciò bisogna rilevare
specialmente la circostanza che tre rappresentanti dei partiti della maggioranza entrano a
far parte di un più ristretto Gabinetto di guerra del Cancelliere. Sarebbero questi, oltre
al vicecancelliere von Payer fiduciario del partito democratico progressista, il deputato
meridionale del Centro, on. Groeber, e il socialista on. Scheidemann; entrambi
senza portafoglio e quindi al caso di dedicarsi con tutta la loro energia ai problemi
politici. Il deputato Bauer che si assume il dicastero dei Lavori pubblici è un socialista. Se sarà formato un dicastero della Stampa, avrà a segretario di Stato un deputato del Centro (on. Erzberger).
Il contegno della stampa alla notizia delle prime nomine non differisce molto, almeno a quel che si può giudicare dai commenti apparsi sin qui, da quello tenuto dai giornali stessi durante la crisi. Si nota soltanto che il fait accompli ha nella stampa conservatrice e pangermanista un effetto alquanto moderatore. Il "Berliner Lokalanzeiger", che naviga da molto tempo in acque pangermaniste, scrive per esempio, sotto il titolo "Die neue Zeit" (I nuovi tempi) fra l'altro:
"La Germania ha ormai il suo Governo veramente parlamentare. Noi non desideriamo altro
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più ardentemente che si ravveri [sic] la persuasione
dalla quale sono penetrati i laudatori del sistema parlamentare. La persuasione, cioè, che
sulle sue basi si possa formare un Ministero davvero forte. Che sopratutto questo Ministero,
– sicuro di poter contare sulla cooperazione di tutti i partiti compresi quelli che non
appartengono ad esso, – possa divenir finalmente un Governo dal quale emani un entusiasmo
tale da tracciarsi dietro il popolo intero nella via che conduca ad una pace vittoriosa!"
La conservatrice "Kreuzzeitung" scrive che il nuovo Governo democratico-socialista è stato formato violando la costituzione, imperocché né Consiglio Federale né Corona avrebbero fatto valere il loro influsso sull'elezione del Cancelliere e dei suoi segretari di Stato. Il giornale dichiara di voler combattere obiettivamente le opinioni democratico-socialiste del nuovo Gabinetto e le azioni politiche che da esso sorgeranno. Il sistema parlamentare è stato introdotto senza il volere dei conservatori, ma non per questo i conservatori faranno il broncio e se ne staranno in disparte. Il nuovo Cancelliere potrà contare sempre sui conservatori ogni volta che si tratterà dell'esistenza dell'Impero tedesco, dell'Imperatore e degli Stati confederati. Il nuovo Cancelliere e il suo Ministero faranno vedere che sono capaci di ottenere una pace onorevole per la patria.
La pangermanista "Deutsche Zeitung" si lamenta che la costituzione dell'Impero tedesco, il capolavoro di Bismarck, sia scossa nel suo fondamento. L'intesa ha vinto una
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battaglia
incruenta in pieno cuore dell'Impero tedesco co1 solo cambiamento di sistema in Germania. Il
democratizzamento della Germania è stata, infatti, la parola d'ordine dell'Intesa fino dal
principio della guerra. Il giornale dice di non riporre fiducia nel nuovo Governo, ma esser
cosa naturale che compia il suo dovere verso il paese. Colle voci che sopra contrastano i commenti dei giornali della maggioranza, i quali salutano le prime nomine del nuovo Governo. Il "Berliner Tageblatt" scrive che il nuovo Governo deve concretare il suo programma e proteggerlo contro qualsiasi assalto. Il pensiero che ambizione personale debba rappresentare la sua parte nella distribuzione e nella creazione dei dicasteri, non dev'essere possibile nemmeno per un sol minuto. Per il solo fatto che i socialisti fanno parte del Governo non ci si debbono attendere effetti troppo grandi all'estero nel senso che la pace sia più facilmente raggiungibile. Farà, forse, più impressione la persona del Principe Massimiliano e il suo programma politico. Compito dei socialisti, membri del Gabinetto, sarà quello di tener lontano, per favorir la pace, tutto quello che può essere equivoco o che potrebbe divenire un ostacolo per il raggiungimento di un accordo accettabile. Se il Governo intende di presentarsi al Reichstag già domani, un atto così risoluto non può che accrescere la sua autorità.
Anche la "Vossische Zeitung" saluta il nuovo Governo e deplora soltanto che si sia tardato tanto a introdurre il sistema parlamentare.
L'organo berlinese "Germania" rileva la circostanza specialmente favorevole che il Cancelliere sia appoggiato da tre segretari di Stato presi dal parlamento. Si deve am-
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-mettere che a queste condizioni la
trasformazione dei politici si compia assai più facilmente di quello che si sarebbe potuto
prevedere. Esser tutto ciò un buon attestato per la disciplina dimostrata dai partiti
partecipanti, i quali hanno riconosciuto subito e posto in prima linea ciò che era
necessario nell' interesse del paese. Il "Vorwaerts" circoscrive i compiti del nuovo Governo come appresso:
"Esso deve dire al mondo che la Germania riconosce pienamente gli enormi vantaggi di una lega di pace di popoli liberi godenti uguali diritti; e che è pronta a fare dei sacrifici per il raggiungimento di questo fine. I sacrifici, però, non devono essere di natura tale da mettere in pericolo lo scopo stesso, ossia la lega di popoli liberi e d'uguali diritti. Dettando o accettando una parte di assoggettamento, un tale scopo -non potrà essere raggiunto giammai; e quelli che domandano il cieco assoggettamento della Germania alla forza dell'avversario quale premessa d'una lega di popoli, appartengono a coloro dei quali Edward Grey dice che per un'idea elevata hanno soltanto parole.
Dicano gli avversari qual prezzo debbono pagare, i singoli popoli, a quali esigenze essi debbono rinunciare per godere davvero i vantaggi d'una pace durevole. Allora il popolo tedesco potrà decidere se potrà aderire alle proposte e se riterrà queste conciliabili col suo avvenire.
Gli avversari debbono sapere fin da oggi che il popolo tedesco è deciso di essere arrendevole più che è possibile, ma che vi sono limiti i quali non possono essere sorpassati.
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Il desiderio che si proceda ad una rapida conclusione di
pace, è oggi nel nostro popolo più forte che mai, e sarà compito del nuovo Governo di tener in considerazione questo legittimo desiderio. Ma se l'imperialismo tedesco è sotterrato, quello dell'avversario è ancora vivo e vitale. Dev'essere quindi combattuto con una buona politica la quale, finché non avrà ottenuto il successo sperato, dovrà essere validamente appoggiata dalla resistenza delle armate."