Dokument-Nr. 3651
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 13. Juli 1918
Regest
Gasparri informiert Pacelli, dass dessen Erklärung an den Arzt Franz Rolshoven und an den Militärkaplan Aloys Beckmann im Gefangenenlager Cellelager über die Praxis des Heiligen Stuhls, warum es Untersuchungen zwecks Empfehlungen für Kriegsgefangene durchführt beziehungsweise nicht durchführt, vom Kardinalsstaatssekretär gutgeheißen wird. Die zuständigen kirchlichen Behörden werden angewiesen, nach Möglichkeit weiterhin zu überprüfen, ob die jeweiligen Gefangenen der Hilfestellung würdig sind, um einen eventuellen Prestigeverlust des Heiligen Stuhls auszuschließen.[Kein Betreff]
In data del 17 e del 24 Giugno p. p. e rispettivamente coi NN. 7266 e 7437, la S. V. Illma si è data premura di parteciparmi una lettera del medico di Cellelager e una del Cappellano militare dello stesso Campo, relative alle raccomandazioni che la Santità Sua fa indistintamente per gli Ufficiali italiani ad Essa raccomandati.
Alle osservazioni che lo zelo filiale ha suggerito all'ottimo sanitario e al fervoroso sacerdote nell'interesse della Santa Sede, la S. V. ha egregiamente risposto facendo osservare come non a questa – nella illimitata opera di carità che essa va esercitando a favore dei prigionieri di guerra – incombe l'obbligo o è data comunque la possibilità d'istituire indagini per giudicare intorno al merito dei raccomandati ed escludere dalla sua azione benefica gl'indegni, tanto più che in genere le domande partono dai Vescovi e portano commendatizie delle Autorità ecclesiastiche.
Nulla sarebbe più odioso di simili inchieste mentre si tratta di sollevare gli sventurati e di consolare le loro famiglie. Ché se alle
245v
Autorità – le quali sono in possesso di elementi
di giudizio non consentiti alla Santa Sede – apparisse manifesta l'indegnità di alcuni
raccomandati e la loro intenzione di un ignobile sfruttamento, unito a un contegno
sprezzante verso la Chiesa e poco riguardoso verso l'Augusto Benefattore, s'intende
che spetta ad esse – per quanto le circostanze permettono – eliminare gl'inconvenienti e non
tener conto dei raccomandati, per salvaguardare il prestigio e il decoro della Santa Sede
stessa e la giusta ragionevolezza delle grazie.Ringraziando, pertanto, la S. V. di aver così bene interpretato, anche in tale incontro, il pensiero della Santità Sua, e pienamente approvando l'offerta di danaro a cui Ella accenna nel Rapporto N. 7431, Le son grato delle comunicazioni, e passo a raffermarmi con i sensi della più distinta e sincera stima
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri