Dokument-Nr. 4230
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 10. Juni 1917
Schreiber (Textgenese)
SchioppaSchioppaPacelliPacelliBetreff
[Kein Betreff] Ancora sulle
origini della guerra
"Che la Francia a niente altro abbia pensato, se non a preparare in tutte le maniere, i mezzi mi-
9v
litari per la
guerra di revanche, non vi è bisogno di dimostrare. Il Governo francese era
sicurissimo della riuscita. Il Direttore politico del Ministero Belga pegliper gli Affari Esteri, Barone van der Elst, il 9 giugno
1913, scriveva un Rapporto sopra una conversazione con un uomo di Stato francese, sulle cui manifestazioni egli si esprimele cui parole egliegliriferiva così: Egli è "È certo – mi disse – che la superiorità dell'artiglieria
francese è tale che i tedeschi in un combattimento di artiglieria dovrebbero sospendere
quasi immediatamente il fuoco: essi sarebbero annientati dal nostro
fuoco accelerato. Essi si sono incamminati su di una via falsa ed
insistono
10r
Questo personaggio crede che la guerra sarà
inevitabile fra poco tempo, poiché la Germania vuole creare la sua egemonia in Europa. Tutti
in Francia desiderano una fine a questo stato opprimente di agitazione che dura già da
troppo tempo; e ci si sente preparati. L'intervento inglese – aggiungse egli – quantunque non esista una
convenzione scritta, è di fatto già regolato nelle sue più minute particolarità, come se un
accordo fosse stato concluso fra i due paesi. Le truppe inglesi sbarcheranno a Calais,
Dunkerque e Boulogne. La situazione della Russia è molto megliomigliore di quanto si pensa. Il suo esercito è in buono
assetto ed in caso di guerra 10v
sarà di importante
aiuto".Come all'illuminata penetrazione di V. E. non sfuggirà questa testimonianza di un
Chinato ecc.