Dokument-Nr. 10001

[Erzberger, Matthias]: La seduta del Reichstag germanico del 29 novembre 1917. Il discorso di presentazione del conte Hertling; i Partiti e la Stampa., 30. November 1917

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Il quadro esterno del Reichstag germanico, nella sua seduta plenaria del 29 novembre, fu poco diverso da quello delle memorabili giornate che la rappresentanza popolare ha avuto durante la guerra. Le tribune e le logge erano piene stipate di invitati e di rappresentanti diplomatici degli Stati neutrali ed alleati; nella tribuna riservata alla Corte un gran numero di notabili. Lo spazio riservato al pubblico pieno zeppo di gente, e al completo i banchi del Governo. Ciascheduno riportava l'impressione della situazione tutta speciale; si capiva bene che tutti i presenti nell'aula e nelle tribune, – parlamentari, Governo ed uditori, – erano dominati dal pensiero che nella imminente seduta sarebbe nata una nuova epoca nella storia della rappresentanza popolare tedesca. Si aspettava, infatti, con grande tensione, il discorso di presentazione del nuovo Cancelliere conte Hertling; del primo dirigente responsabile della sorte interna ed esterna, dell'Impero tedesco; del dirigente sorto dalla stessa rappresentanza popolare il quale avrebbe – cosa nuova alla storia del Reichstag – svolto il suo programma di Governo precedentemente stabilito in lunghi e laboriosi negoziati coi Capi-partito.
Per compendiare brevemente l'impressione generale della seduta e il significato della medesima, diremo subito che il fatto essersi il conte Hertling, prima di accettare l'alto ufficio, inteso coi partiti della maggioranza, – cioè a dire col Centro, col partito democratico progressista e coi socialisti, – per creare le basi e le premesse necessarie per un lavoro fruttuoso ed armonico
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fra il Governo e la rappresentanza popolare (per quel che riguarda l'unità e l'unanimità degli stessi partiti della maggioranza fra di sé e dinanzi al Governo in tutte le grandi questioni pendenti della politica interna ed esterna) condusse ad un successo il quale, partendosi dalle esigenze dell'ora, offre garanzia di durevolezza anche per i compiti dell'avvenire. Questa concordia è stata testimoniata dal fatto aver i singoli oratori dei partiti della maggioranza tributato ai principali punti del programma di politica interna ed estera del Cancelliere l'approvazione unanime, sia con i continui assentimenti, sia col lungo, generale, nutritissimo applauso che ha coronato la chiusa del suo discorso. Questa approvazione si è rivelata specialmente dinanzi alle dichiarazioni politiche sulla guerra e sulla pace del conte Hertling, allorché egli ha dato comunicazione dell'offerta d'armistizio da parte del Governo russo; proclamato il diritto della Polonia, della Lituania e della Curlandia di decidere della loro propria sorte; salutato nuovamente l'invocazione di pace del Pontefice e dichiarato esistere e valere tuttora lo spirito della risposta tedesca all'Appello pontificio, dicendo non corrisponder questa risposta ad una lettera d'immunità per il prolungamento della guerra da parte dell'Intesa. L'unanimità dei partiti della maggioranza è stata documentata dall'espressione di fiducia dimostrata per il Ministro Hertling dai Capi dei partiti nei loro discorsi relativamente brevi, intesi a spiegare il loro atteggiamento dinanzi al Governo, e dall'avere considerato tutti come cosa troppo naturale, – socia-
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listi compresi – l'approvare i nuovi crediti per mandare la guerra felicemente a termine. Come per lo passato anche questa volta si sono irretiti nell'opposizione i conservatori e il piccolo partito dei socialisti indipendenti; il quale ultimo, però, riman fedele al contegno tenuto sin qui nel rifiuto di crediti. Ciò non di meno anche i conservatori hanno salutato la persona del conte Hertling e le sue qualità politiche; e, pur esercitando un'acerba critica alle forme per le quali il conte Hertling è divenuto Cancelliere, han fatto riconoscere di non voler fare opposizione per principio, ma di voler partecipare, nell'ambito dei concetti fondamentali conservatori, ai compiti politici del tempo presente e di quello futuro.
Il conte Hertling ha nel suo discorso sottolineato in modo speciale la necessità dell'unione di tutti i partiti e di tutto il popolo. Il contegno dei partiti della maggioranza ha fatto riconoscere la ferma volontà di appoggiare con ogni energia la richiesta unità, e questo rappresentando ormai gli stessi partiti della maggioranza un'unità compatta. Ciò conferì alla seduta del Reichstag il suo significato tutto speciale e fu riconosciuto come fatto essenziale esistere l'unità non solo per il momento, ma render essa possibile, perché formata in base ad un accordo programmatico fra i partiti della maggioranza e il Governo, la soluzione dei principali compiti politici.
Che la situazione si sia sviluppata sino a questo punto, è merito degli stessi partiti della maggioranza.
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Il suo realizzarsi nella fisionomia parlamentare della seduta del Reichstag del 29 novembre, è il resultato degli accordi e della collaborazione – avvenuti in base alla fiducia reciproca – del Cancelliere dell'Impero, conte Hertling, prima e dopo la sua nomina coi partiti della maggioranza. Oltre che sotto l'impressione di questo fatto, la Camera si trovava poi sotto l'impressione dell'offerta russa d'un armistizio. Tutti sentivano di essere testimoni di un momento storico di portata mondiale.
Il discorso del Cancelliere tradotto in lingua italiana ha già preceduto questa relazione, nella quale andremo riassumendo brevemente i punti di vista principali nei discorsi dei singoli oratori dei vari partiti.
Primo oratore è stato il deputato del Centro, onorevole Trimborn. Dopo avere rivolto in nome della frazione i suoi ringraziamenti alle truppe e detto che i successi militari dimostrano essere il popolo germanico desideroso di pace, ma doversi interpretare questo desiderio non come una debolezza sibbene come onesta volontà di mettere una buona volta fine allo spargimento di sangue in Europa, ha salutato la nomina del conte Hertling, del vecchio Presidente della frazione del Centro, a Cancelliere, e la nomina di altri due parlamentari a suoi rappresentanti nell'Impero e in Prussia. Ha detto corrispondere questa nomina ad una più stretta collaborazione fra Governo e popolo, desiderata dal Centro, corrispondere al parlamentarismo tedesco adattato alla storia e al carattere germanico. Trimborn ha approvato nuovamente la risposta tedesca all'Appello del Papa. Il Centro – ha
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detto – rigetta una pace di violazioni e di conquiste, ma anche una pace basata sulle rinunce. Esso mira ad una pace d'accomodamento che garantisca all'Impero tedesco la intangibilità e la sicurezza dei suoi confini nonché piena possibilità di sviluppo, specialmente nel campo economico. L'oratore ha salutato, quindi, le dichiarazioni del Cancelliere sui rapporti futuri fra la Germania e la Russia, esprimendo il desiderio di vivere colla nuova Russia in ottime relazioni politiche ed economiche. Dopo aver qualificato come naturalissimo e logico dal punto di vista del Centro il carattere libero del diritto elettorale prussiano, ed espresso la soddisfazione del suo partito sui disegni di legge promessi e riguardanti l'istituzione della Camera operaia e la riforma del diritto di coalizione, nonché l'approvazione unanime dei crediti di guerra, ha dichiarato votare il Centro la sua piena e completa fiducia al Cancelliere ed esser risoluto di far di tutto per mantenere nel popolo l'unità e la compattezza fino alla fine della guerra. Infatti – ha osservato – l'unità e la compattezza del fronte militare politico rende invincibile la Germania ed i suoi alleati. L'oratore ha terminato, esprimendo il desiderio che sia concesso al nuovo Cancelliere ed ai suoi cooperatori di assicurare alla Germania ben presto il bene prezioso di una pace giusta, durevole ed onorevole.
Per il partito socialista ha parlato l'onorevole Scheidemann. In un lungo ed eloquente discorso ha detto essere il nuovo corso delle cose un progresso nella via degli ideali democratici; una via che non conosce arre-
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tramenti ma il continuo procedere avanti. Ha dichiarato che il suo partito non farà opposizione al Governo Hertling né gli procurerà difficoltà. Ha salutato la dichiarazione da parte del Cancelliere sul diritto che hanno i popoli di foggiare essi stessi la propria sorte, ed ha aggiunto non combattere la nazione germanica per la Corona reale di Polonia, né per i cappelli granducali della Lituania e Curlandia. Nella pubblicazione dei documenti segreti da parte del Governo dei Bolschewiki, l'oratore vede la conferma di un fatto importantissimo: che, cioè, il socialismo tedesco ha servito soltanto alla difesa del suolo germanico accordando i crediti di guerra, quando l'Inghilterra e la Francia volevano rimaneggiare i confini tedeschi in Occidente e lo Zar quelli in Oriente. Ha espresso, quindi, la grandissima gioia del socialismo tedesco del grande passo verso la pace fatto dalla rivoluzione russa ed ha dichiarato essere il suo partito pronto ad appoggiarla con ogni forza. In quanto ai rapporti di politica interna, Scheidemann ha detto di desiderare che il Governo sia energico e risoluto ed aiuti il popolo a conseguire in Prussia il diritto elettorale uguale. Ha salutato in modo tutto speciale le riforme sociali. Alla fine del suo discorso ha precisato l'atteggiamento del suo partito dicendo che il socialismo tedesco giudicherà il Governo in base a quello che saprà fare per la pace.
Anche l'oratore del partito democratico progressista, l'onorevole Fischbeck, ha proclamato ancora una volta a nome del suo partito, che non la brama di con-
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quiste ha cacciato la Germania in questa guerra, e che appunto per questo il popolo tedesco non ringuainerà la spada finché non sarà assicurata la libertà e l'indipendenza; l'intangibilità dei suoi territori; il diritto del libero sviluppo; e gli avversari non avranno dichiarato di rinunciare ai loro piani bellici presenti e di lotta economica dopo la pace. A nome del suo partito si è dichiarato soddisfatto che il nuovo Cancelliere conte Hertling si sia richiamato alla risposta data dalla Germania al Pontefice, risposta che testimonia l'onesta volontà del popolo germanico di addivenire ad un'intesa col nemico e di riconciliarsi con lui. Questo vale anche dinanzi alla Russia; avendo il popolo tedesco il desiderio di vivere in durevole amicizia ed in ottimi rapporti di vicinato col popolo russo. Ha salutato il disegno sul diritto elettorale in Prussia come un passo dettato dalla giustizia, e si è richiamato alle parole del messaggio pasquale dell'Imperatore, secondo le quali dopo l'opera immensa prestata dal popolo intiero in questa orribile guerra non vi è più posto in Prussia per un diritto elettorale di classe. Relativamente al desiderio del Cancelliere di voler stabilire un rapporto basato sulla fiducia tra Governo e rappresentanza popolare, l'onorevole Fischbeck ha dichiarato essere la direttiva politica tracciata dal Cancelliere nonché le vie seguite da Hertling nella fase della sua nomina, ben adatte, secondo la persuasione del partito democratico progressista, ad inaugurare un rapporto basato sulla fiducia reciproca; ed ha aggiunto che, se il Governo manterrà le promesse fatte e seguirà la linea politica tracciata nel discorso programmatico
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del Cancelliere, il partito si schiererà a fianco del Governo, essendo suo desiderio di stabilire una compagine compatta comprendente popolo e Governo.
Il dott. Stresemann, oratore della frazione liberale nazionale, ha detto che la situazione di politica estera trovasi sotto l'immensa impressione degli avvenimenti in Italia e rivolgimenti in Russia. È impossibile che le Potenze Centrali possano rivolgere una nuova proposta di pace ai popoli dell'Intesa dopo che la Germania ha ripetuto pubblicamente di essere pronta alla pace raccogliendo in risposta beffe e ripulse. L'Intesa comprende oggi benissimo l'errore madornale commesso nel ritenere l'offerta di pace tedesca come un segno di debolezza. Ma se il Governo e il popolo russo desiderano la pace, sappiano che la Germania saluterà di cuore il riallacciamento dei buoni rapporti amichevoli col popolo russo. Nel pensiero di Hertling di dare ai popoli incorporati dalla Russia la libertà di svilupparsi in futuro a loro talento, l'onorevole Stresemann vede una base adatta per un accordo futuro. Il Governo sarà sicuro dell'appoggio dei liberali nazionali, se allaccerà in questo senso uno sviluppo futuro che garantisca la vita pacifica col grande popolo finitimo orientale, impregiudicati rimanendo gl'interessi tedeschi. La nota di risposta al Papa chiamata dal Cancelliere la base della politica estera tedesca, sarà impegnativa – ha detto Stresemann – anche per la frazione liberale nazionale. La "risoluzione" del Reichstag del 19 luglio alla quale la nota di risposta si riferì, è – ha detto –
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oltrepassata, frattanto, dagli avvenimenti. La frazione liberale nazionale approva il programma di politica interna del Cancelliere specialmente riguardo alla questione della riforma elettorale prussiana la cui risoluzione è, sì, cosa della rappresentanza popolare prussiana, ma rimane nel complesso dei suoi effetti una questione tedesca.
Dopo essersi i partiti della maggioranza espressi come sopra, ha preso la parola il conte Westarp a nome del partito conservatore. Ha detto stimare egli e la sua frazione la personalità del conte Hertling e riconoscere le qualità politiche rivelate dal Cancelliere nel suo discorso. Ha protestato poi contro i procedimenti che hanno condotto alla nomina a Cancelliere del conte Hertling. La libertà di decisione dell'Imperatore – ha detto – non è stata rispettata abbastanza nella nomina del conte Hertling a Cancelliere e di von Payer a Vice-Cancelliere. Ha parlato poi di violate prerogative dell'Imperatore; di uno sfruttamento della situazione critica dell'Impero da parte dei partiti della maggioranza; e dichiarato che la sua frazione non può scorgere nel Cancelliere e nel Vice-Cancelliere ministri che abbiano ricevuto il loro incarico esclusivamente dalle mani dell'Imperatore. Ad onta di questo concetto il partito conservatore non praticherà un'opposizione di principio ma farà una politica obiettiva anche dinanzi al Cancelliere e lo appoggerà per quel tanto che si accorderà con i suoi principi politici. In quanto all'offerta russa di un armistizio, il conte Westarp l'ha salutata con parole obiettive e con considerazioni tranquille esclusivamente
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dal punto di vista degli interessi tedeschi. La frazione tedesca, molto vicina al partito conservatore, ha assunto, a un dipresso, il medesimo atteggiamento.
L'oratore dei socialisti indipendenti, onorevole Haase, non può fare a meno di esprimere la sua gioia che il Cancelliere abbia qualificato come discutibile l'offerta di pace russa; domanda sia tolta la censura e rivolge alcune osservazioni personali contro il capo socialista della maggioranza.
Finiti i discorsi, sono stati approvati i crediti di guerra in prima e seconda lettura. I socialisti indipendenti hanno votato contro.
Fatta astrazione dalla maggior parte dei fogli pangermanisti e conservatori, il Cancelliere ha trovato una buona stampa. Anche la stampa di destra confessa che il discorso di presentazione del Cancelliere non è stato, in generale sfavorevole; e le sue parole sull'offerta russa d'armistizio sono da questa generalmente approvate. I giornali di destra mostrano più che altro il loro risentimento per i progetti di legge di politica sociale sui quali esercitano una critica più o meno violenta. La "Deutsche Tageszeitung", per esempio, presenta le riforme di politica sociale come una inutile concessione alla democrazia socialista e dipinge sulla parete il pericolo che i socialisti abbiano a legare le mani al Governo anche durante la conclusione della pace. In quanto alla politica estera i medesimi giornali discutono soltanto la que-
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stione della Polonia, della Lituania e della Curlandia non facendo mistero della loro diffidenza per la dichiarazione del Cancelliere sul diritto di questi popoli di disporre della loro sorte. Per gli organi di destra è tutt'oggi un'incognita se il Cancelliere condivida o no all'ora presente il punto di vista della "risoluzione" del Reichstag del 19 luglio. I medesimi giornali credono di scorgere, in generale, nelle dichiarazioni del Cancelliere sulla nota di risposta al Papa, un'approvazione velata della "risoluzione" del Reichstag. In mezzo al mal dissimulato malcontento qualche voce dichiara, qua e là, che si debbono aspettare prima le gesta del Cancelliere per giudicare il suo Ministero. Dinanzi alla ipotetica pressione dei partiti della maggioranza sul Cancelliere, (il cui risultato sarebbe, secondo i conservatori, la situazione di politica interna presente e dalla quale si vorrebbe mettere in guardia il Cancelliere per l'avvenire,) sembra che si vogliano riporre alcune speranze nei sentimenti conservatori di Hertling confessati nella sua carriera politica.
I giornali dei partiti della maggioranza, invece, sono contentissimi del discorso programmatico del Cancelliere. La "Germania" (Centro) saluta con gioia che Hertling abbia trovato la linea sulla quale Governo e maggioranza del Reichstag possano procedere insieme ed esplicare un lavoro positivo. Dice essere specialmente prezioso che la ottenuta unione nell'interno sia venuta a coincidere coll'ora storica dell'offerta russa d'un armistizio, e si rallegra che il conte Hertling abbia proclama-
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ta la sua decisione di voler porre mano lietamente a riforme di politica sociale interna. Che il conte Hertling dica formare le proposte russe una base discutibile per l'inizio dei negoziati di pace, e voler applicare alla Polonia, alla Lituania e Curlandia il principio del diritto che hanno i popoli di disporre della propria sorte, tutto ciò vien qualificato come l'espressione della politica bellica fondamentale tedesca.
La "Börsenzeitung" (liberale nazionale) scrive che il Governo russo vedrà che il suo programma di pace non urterà in difficoltà insuperabili da parte della Germania. Il popolo tedesco spera insieme al suo Cancelliere che la voce della ragione e dell'umanità risuoni davvero e ben presto nel mondo. L'ultima seduta del Reichstag, di cui il popolo tedesco può ben andar superbo, dimostra che l'opera compiuta dai partiti della maggioranza è stata fruttuosa per la Germania.
L'organo democratico "Berliner Tageblatt" loda il Cancelliere per aver mostrato al popolo russo, col suo "Ich bin bereit" (io sono pronto), senza tanti rimpiattini diplomatici e senza tanti rigiri di frase che ottengono sempre il successo contrario, la possibilità di addivenire ad una pace rapida e nient'affatto mortificante. Specialmente confortevole è per il "Berliner Tageblatt" che il Cancelliere abbia riconosciuto e proclamato il principio del diritto dei popoli di decidere essi stessi della propria sorte. Questo principio non è affatto una frase politica d'occasione, ma una sua intima persuasione nella quale il nobile filosofo del Centro si rincontra col pen-
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satore Kant e con tutti coloro che considerano come massima esigenza dei tempi moderni che un popolo non possa essere obbligato alla catena di un potere statale estraneo, come non lo si può ottenere sotto il giogo di una fede esotica. In quanto alle dichiarazioni del Cancelliere riguardanti l'Italia, la Francia e l'Inghilterra, il "Berliner Tageblatt" rileva che qui si tratta di un ammonimento ai ciechi, ai sordi e ai deviati. Il giornale approva l'incitamento del Cancelliere di far tacere adesso qualsiasi controversia; teme però che l'opposizione dei conservatori e del "Partito della Patria" alla riforma elettorale prussiana abbiano a determinare nuove tempeste.
La liberale "Vossische Zeitung" osserva che il conte Hertling, presentandosi al Reichstag come un vecchio parlamentare, ha saputo gettare rapidamente un ponte di difesa fra sé e i deputati; un ponte che i conservatori, pure annunciando una fiera opposizione obiettiva, hanno dovuto, volenti o nolenti, prendere in considerazione. Il giornale che sopra si rallegra dell'annuncio di legge sulle Camere operaie e abrogazione della limitazione della libertà di coalizione da parte del Cancelliere; confessa però che riguardo all'ulteriore sviluppo della Costituzione dell'Impero e riguardo alla censura si sarebbe aspettato assicurazioni più ampie. Che il Cancelliere dinanzi all'offerta russa, senza lasciarsi confondere da tutti i "se" e "ma", si sia dichiarato senz'altro pronto a negoziare, e, oltre a ciò, abbia dimostrato al popolo russo con parole cordiali ed amichevoli essere il popolo tedesco pronto a concludere la pace, viene
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ascritto al Cancelliere come un grande suo merito; molto più non essendo riusciti i suoi predecessori a tenere un contegno netto davanti alle condizioni poste dal Consiglio degli Operai e dei Soldati. L'atteggiamento del Cancelliere dinanzi alla questione dell'avvenire della Polonia, della Curlandia e della Lituania viene approvato dal giornale, a condizione che la soluzione di tale questione avvenga seguendo il punto di vista della futura politica mondiale tedesca. Alla pace da concludersi dovrà essere applicata la grande scala dei rapporti futuri e durevoli fra la Russia e la Germania. La pace deciderà, infatti se si potrà creare coll'Oriente e sul continente uno stato di pace durevole; uno stato cosciente e di stretta socievolezza fra gli Stati continentali.
Per l'organo socialista "Vorwärts" la questione più essenziale è quella dell'atteggiamento del conte Hertling dinanzi all'offerta di pace da parte della Russia. E rileva con soddisfazione che il Cancelliere ha parlato del popolo russo con parole di calda amicizia; dichiarato precipitate tutte le notizie di un'imminente annessione camuffata delle province occidentali russe; e riconosciuto alle popolazioni di questi territori il diritto di disporre liberamente del loro ordinamento statale. Il "Vorwärts" dice che nei negoziati sui territori russi si dovranno considerare coscienziosamente da una parte gli interessi vitali dei popoli confinanti Austria-Ungheria e Germania, e dall'altra della Russia. La Polonia, la Curlandia e la Lituania non dovranno essere baluardi, ma ponti fra l'Europa centrale e l'Oriente. Il "Vorwärts"
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spera che il Governo tedesco sotto la direzione del conte Hertling mostrerà intendimento per questo importantissimo punto di vista. Se anche la fiaccola della guerra deve continuare ad ardere in occidente, si crei almeno la pace in Oriente; una pace vera, duratura vitale anche se le relazioni interne della Russia si dovessero mutare. Le dichiarazioni fatte dal conte Hertling sullo scacchiere occidentale, scrive il "Vorwäts", debbonsi considerare come giuste allo stato attuale delle cose. Le conseguenze che un proseguimento delle ostilità potrebbe portare agli Stati occidentali e alle quali si è richiamato il conte Hertling, si farebbero sentire anzitutto nell'interno del paese. Infatti la stessa circostanza dei negoziati fra i plenipotenziari tedeschi e russi aumenterà nei paesi occidentali il desiderio di pace. Ed anche per i Governi delle Potenze Centrali verrà il momento della riflessione. Sarà per essi un momento di decisione di portata mondiale, quando la voce della ragione e dell'umanità, di cui ha parlato il Cancelliere, penetrerà fino a loro in lingua tedesca e in lingua russa. L'attitudine del giornale dinanzi ai punti programmatici di politica interna del conte Hertling è questa: che esso crede alla salda mano del Cancelliere nelle riforme politico-sociali e nella effettuazione del diritto elettorale prussiano. In quanto alla censura teme che il Cancelliere non possa ottenere tutto quello che il giornale ritiene opportuno per stabilire un rapporto di fiducia fra la censura e la stampa. A questo riguarda il giornale dice di voler aspettare i fatti, ed aggiunge esser d'opinione che solo dopo aver veduto all'opera il
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nuovo Cancelliere si potrà dire fino a che punto è confermata, in questo vecchio professore che ha preso in mano il timone dello Stato, la profezia di Platone: "I1 principio della fine dei mali negli Stati, anzi nel genere umano, non comincerà altro che quando i filosofi saranno saliti al Governo."
30. 11. 1917
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], La seduta del Reichstag germanico del 29 novembre 1917. Il discorso di presentazione del conte Hertling; i Partiti e la Stampa. vom 30. November 1917, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10001, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10001. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 24.03.2010.