Dokument-Nr. 10364
Pacelli, Eugenio an Valfré di Bonzo, Teodoro
[München], 01. September 1921

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Rettoria per i RR. PP. Camillini in Charlottenburg
In conformità degli ordini impartitimi dall'E. V. R. col venerato Foglio in data del 19 Agosto p. p., mi sono dato premura di intrattenermi col M. R. P. Cristiano Adams, Provinciale dei Ministri degli Infermi in Germania, circa la progettata erezione di una Rettoria in Charlottenburg presso Berlino.
Dopo le informazioni avute sia dal sullodato Padre, come pure dall'Ordinario diocesano, Emo Sig. Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, di cui ho l'onore di inviare qui unita una lettera al riguardo in data del 30 Agosto dello stesso mese di Agosto, non posso che associarmi al sapiente parere espresso in proposito dall'Emo Sig. Cardinale van Rossum.
Per quanto, infatti, siano degni di ammirazione lo spirito soprannaturale e l'attaccamento alle Costituzioni, che hanno dettato le risposte del Revmo P. Prefetto Generale (comunicatemi del [sic] menzionato P. Adams), sembra tuttavia anche a me che nel caso attuale non sarebbe consigliabile di respingere senz'altro la domanda della Provincia di Germania – per le seguenti considerazioni:
1°) Come a me consta e risulta altresì dalla succitata lettera dell'Emo Vescovo di Breslavia, – nella grande
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città di Berlino, ove così urgente è il bisogno di lavorare intensamente per il bene delle anime, pur troppo gli Ordini religiosi maschili sono assai scarsamente rappresentati. Sarebbe quindi di gravissimo danno, se i RR. PP. Camillini, i quali già vi esercitano con frutto il sacro ministero presso gl'infermi, fossero costretti ad allontanarsene. Ora ciò dovrebbe prima o poi verificarsi, se essi non accettassero la proposta Rettoria. I Padri, che si trovano presentemente colà, vivono dispersi e separati fra di loro, come Cappellani in case religiose femminili, ove ricevono il necessario sostentamento. Tale condizione però è evidentemente anormale e li espone, massime a molti pericoli massime in un centro come Berlino, a molti pericoli. È quindi indispensabile che essi vengano raccolti in una Comunità regolare con la vita comune a norma della loro Costituzione. Ma ciò, a quanto mi è stato riferito, non è altrimenti possibile, che mediante l'accettazione, della Rettoria in discorso.

2°) Detta accettazione non sembra inoltre che riuscirebbe di ostacolo al fine dell'Ordine. Infatti delle opere propriamente parrocchiali dovrebbero occuparsi esclusivamente soltanto il Padre ed i Padri da scegliersi con ogni cautela fra i più gravi e prudentie provati) e che verrebbero così particolarmente destinatialla cura delle anime; tutti gli altri sarebbero dedicati esclusivamente a quello che è e deve rimanere per loro il fine principale, ossia all'assistenza dei malati. A tal uopo
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la progettata Rettoria offrirebbe loro un vasto campo di azione, comprendendo nel suo territorio ben diciotto ospedali. In questa guisa essi potrebbero convenientemente coltivare e sviluppare l'opera camilliana in conformità delle loro istituzioni. Senza dubbio sarebbe stato assai preferibile avessero potuto esercitare il loro ministero negli ospedali senza la Rettoria; ma essendo questo ideale incompatibile colla situazione di fatto, altro non rimane che adattarsi alle circostanze e permettere o tollerare la soluzione proposta dal M. R. P. Provinciale.
3°) Ciò non toglie che l'attività dei PP. Camillini della Germania possa svolgersi anche all'estero, ad es. in America od in Russia, come con apostolico zelo propone il Revmo P. Prefetto Generale. Tuttavia è, d'altra parte, comprensibile che i detti Padri desiderino, massime in questi tempi infelici, di lavorare anche nella loro patria e per i loro connazionali, e ad ogni modo, qualora ciò non fosse più ad essi permesso, andrebbero molto facilmente perduti per l' Ordine, con grave pregiudizio di questa fiorente Provincia, numerose vocazioni, vale a dire tutti coloro, i quali, pur intendendo di dedicarsi alla cura degli infermi, bramano nondimeno di farlo nel proprio Paese principalmente nel proprio Paese.
Per questi motivi, e per gli altri svolti già ampiamente nella lettera dei Superiori della Provincia di Germania in data del 5 Luglio scorso, sembramisubordinatamente che potrebbe al caso presente ammettersi o tollerarsi,l'eccezione prevista nell'art. 273 delle Costituzioni e di cui
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si hanno esempi nella stessa Roma. Le condizioni lorospeciali della Germania e le circostanze dei nuovi tempi sembrano rendere incomprensibili alcuni particolari adattamenti alle condizioni speciali della Germania, senza i quali,questa Nazione rimarrebbepriva tadell'opera benefica dei salutari dei benemeriti PP. Ministri degl'Infermi.
Dopo di ciò, chinato

25r, hds. oberhalb des Textes in roter Farbe notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Valfré di Bonzo, Teodoro vom 01. September 1921, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10364, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10364. Letzter Zugriff am: 18.04.2025.
Online seit 14.05.2013.