Dokument-Nr. 10610
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 21. September 1919

Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaPacelliSchioppa
Betreff
Scoperta di un nuovo complotto comunistico in Monaco
Nella notte del 12 corrente un Poliziotto vide, nella piccola città di Pasing, nelle vicinanze di Monaco, scorse su di una panca un individuo dall'aspetto squallido ed abbandonato. Si avvicinò e chiese le di lui generalità. Il miserabile rispose chiamarsi Capitano della Riserva Epphart ed esibì un passaporto intestato allo stesso nome. Egli però fu arrestato e tradotto alla Direzione della Polizia di Monaco. Durante l'interrogatorio, al quale ivi fu sottomesso, risultò che l'arrestato era il pretesoRedattore e giornalista Carlo Heile di Hagen in Westfalia, il quale al principio di Settembre era fuggito dalle carceri di Francoforte a. O. insieme con un certo Guglielmo Koepfl.
È inutile raccontare le avventure rocambolesche dei due, ma è interessante riferire all'E. V. R. la scoperta che fu fatta nella perquisizione operata sulla persona del Heile. Egli era infatti in possesso di molti esemplari di circolari segrete comunistiche, di un manoscritto per una propaganda comunistica nell'esercito germanico e di due piani di una organizzazione di un nuovo complotto armato per rovesciare in Monaco il Governo ed impossessarsi di esso, proclamando di nuovo la Repubblica dei Consigli e la dittatura del proletariato.
198v

Il piano principale della rivolta, che avrebbe dovuto aver luogo al principio di questo mese, è per sommi capi il seguente.
All'alba del giorno stabilito dovrebbero essere assaltate le caserme, mentre nella nottata precedente si dovevano rigorosamente sorvegliare le case degli ufficiali. che tentavano lasciare la casa per correre in aiuto delle truppe dovevano essere immediatamente fucilati. Quelli notoriamente monarchisti dovevano essere allontanati. Per ciascuna caserma poi vi era un piano speciale di assalto. Tutti gli angoli della città dovevano essere occupati con mitragliatrici(i sottufficialichiusi in un locale colle sole mutande ed una camicia.In generale – dice qui lo scritto – è meglio che muoiano in quest'ora tre persone che ne muoiano più tardi trenta. Seguono altre misure per l'assalto alle caserme. Nello stesso tempo si dovevano occupare militarmente tutti gli edifici pubblici, le strade di incrocio, le piazze, i depositi ecc. ammazzare tutti i civilisti che portano armi senza appartenere all'armata rossa. Parimenti dovevasi occupare la ferrovia come la posta, il telegrafo ecc. Nessunuomo poteva entrare o uscire da Monaco. Era proposta infine l'immediata propaganda comunistica nell'esercito tedesco e l'organizzazione completa dell'armata rossa.
Finora l'Heile non ha dato altre notizie sul piano suddetto di rivoluzione.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 21. September 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10610, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10610. Letzter Zugriff am: 20.04.2025.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 24.06.2016.