Dokument-Nr. 11289
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. August 1924
Regest
Pacelli teilt mit, dass er den Freiburger Erzbischof Fritz weisungsgemäß um eine Stellungnahme zu einer möglichen Auszeichnung für den Priester Heinrich Mohr bat. Fritz bescheinigt, dass Mohr sehr gebildet ist, sich sittlich tadellos verhält und als Schriftsteller und Herausgeber der Zeitschrift "Das Himmelreich" tätig ist. Allerdings ist er eine umstrittene Persönlichkeit, die ausschließlich von den wenigen deutschnational gesinnten Katholiken der Erzdiözese geschätzt, aber von der Mehrzahl und dem Klerus abgelehnt wird; seine Beziehung zum verstorbenen Erzbischof Nörber war angespannt. Gegenwärtig engagiert sich Mohr politisch für die Deutschnationale Volkspartei. Um eine politische Instrumentalisierung einer Auszeichnung Mohrs durch Gegner der Kirche zu verhindern, kann Fritz ihr trotz dessen guten Eigenschaften nicht zustimmen. Eine namentlich nicht genannte Vertrauensperson Pacellis bestätigte die Einschätzung des Freibuerger Bischofs, sodass auch dem Nuntius die erbetene Auszeichnung als nicht opportun erscheint.Betreff
Proposta di onorificenza Pontificia per il sacerdote Enrico Mohr
Insieme ai duefogli, che qui acclusi compio il dovere di ritornare all'Eminenza Reverendissima, mi è regolarmente giunto il venerato Dispaccio N. 33806 in data del 13 corrente.
Senza indugio mi sono rivolto al Revmo Mons. Arcivescovo di Friburgo, affine di conoscere il suo parere circa la onorificenza Pontificia richiesta per il Rev. Sac. Enrico Mohr. Stamane mi è pervenuta la di lui risposta, che l'Eminenza Vostra troverà parimenti qui compiegata. Mons. Fritz afferma che il sacerdote in discorso, assai colto in materia letteraria e di costumi irreprensibili, esercita la sua attività principalmente come scrittore popolare e pubblica attualmente il noto periodico settimanale "Das Himmelreich". Il Mohr è però una personalità discussa; assai stimato dai cattolici appartenenti alla destra (partito tedesco-nazionale), poco numerosi nell'Archidiocesi di Friburgo, è invece mal visto dalla grande maggioranza, specialmente del Clero. I suoi rapporti col
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defunto Arcivescovo Mons. Noerber furono tesi. Egli nel 1911 usò una parola ingiuriosa verso il
suo Ordinario e solo dopoché la Curia iniziò al riguardo un procedimento penale, ritirò la
offensiva espressione; si dovette inoltre ricorrere alla minaccia di pene ecclesiastiche per
indurlo a pagare le spese del giudizio. In questi ultimi tempi il Mohr si è occupato anche
di politica nel senso tedesco-nazionale; la stampa ha parlato di lui, non con suo vantaggio.
Alcuni mesi or sono, egli si è vantato pubblicamente della sua antica conoscenza col capo
tedesco-nazionale Generale v. Chrismar, il quale, benché
battezzato cattolico, ha una famiglia intieramente protestante e non pratica la religione. –
Mons. Arcivescovo conclude che una distinzione del S. Padre all'ecclesiastico in parola sarebbe male accolta da molti
cattolici, particolarmente dal Clero, e probabilmente verrebbe anche sfruttata nelle lotte
politiche; è quindi dolente di non poter dare, in simili circostanze, il suo consenso alla
medesima, sebbene stimi ed ami il sac. Mohr.Le suddette informazioni mi sono state confermate altresì da un ecclesiastico degno di fede, il quale, pur ammettendo il valore e la piena ortodossia degli scritti del Mohr, ha aggiunto che egli, a causa della sua orientazione politica, non è ben visto nel Baden dalla grande maggioranza dei catto-
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lici e del Clero, la quale è di tendenze
repubblicane ed aderisce piuttosto all'ala sinistra del Centro.In tale situazione sembra che, nonostante le qualità ed i meriti letterari del sacerdote in questione, la concessione della implorata onorificenza non sarebbe, almeno per ora, opportuna.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico