Betreff
Sulle "Memorie" del Sig. Erzberger
Strettamente
R
r iservato
Alcuni temp Circa due mesi or sono, venni a sapere, sia per mezzo della pubblica stampa che daprivate informazioni , che il Sig. Erzberger si accingeva a scrivere le sue "Memorie". Conoscendo la natura dell'uomo, ebbi subito il timore che egli avrebbe potuto pubblicare notizie fantatstiche o compromettenti per la S. Sede; e quindi credetti necessario di fargli chiaramente conoscere, per il tramite di ben tre persone a lui amiche, l'assoluta necessità che egli usasse la massima cautela atale riguardo, aggiungendo che, qualoraegli, malgrado tale avvertimento, affermasse cose inesatteod inopportune, la Nunziatura (e probabilmente anche la stessa S. Sede) si sarebbe trovata, con pur con suo dispiacere, costretta ad infliggergli una pubblica smentita Queste ripetute e categoriche mie insistenze ebbero per effetto che il Sig. Erzberger, il quale nel frattempo aveva composto tutto il suo libro, almeno nel primo getto si decidesse finalmente ad inviare a Monaco il suo amico Sac. Prof. Bastgen, già alunno dell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici in Roma, coll'incarico di mostrarmi quelle parti del volume, che interessavano la S. Sede. Per quanto io fossi preparato alle di lui imprudenze, confesso che la lettura di quellgli scritti sorpassò qualsiasi aspettativa e timore; tanto essi erano 41v
(sebbene [ein Wort unlesbar] l'Autore fosse senza dubbio nella miglior buona fede,) compromettenti per la S. Sede e per la stessa Persona del S. Padre, di cui si [narravano i] ad esempio in ciò che riguardava l'entrata in guerra dell'Italia. Pregai vivamente In vista di ciò, pregai vivamente il menzionato Sacerdote di fare ogni sforzo per impedire simi questo male, ed indicai al tempo stesso le soppressioni e le modificazioni, che sarebbe stato opportuno di fare a tale scopo. Fortunatamente – e ciò torna a lode del Sig. Erzberger – alcuni giorni dopo il Prof. Bastgen, tornato a Jordanbad, poteva comunicarmi che l'ex-Ministro, nonostante il sacrificio che faceva per il diminuito interesse della sua opera nei punti in questione, si era dichiarato disposto a soddisfare completamente i miei desideri ed aveva esclamato: "Io ho "Ho scritto tutte quelle parti per la glorificazione della S. Sede e coll'intenzione di lavorare positivamente per essa; perché dunque non dovrei io ora farlo negativamente?"
Il medesimo Sac. Bastgen è tornato da me alcun tempo dopo per mostrarmi quei capitoli totalmente rimaneggiati, ed d io ho dovuto riconoscere che, se essi verranno così pubblicati, non riusciranno di danno alla S. Sede. Per uno di essi, però,riguardante
42r
l'azione della S. Sede in favore della pace, ho dichiarato che, non potevo malgrado le numerose soppressioni e cambiamenti apportativi, non osavo prendere io stesso la responsabilità e mi riservavo quindi di trasmetterlo riservatamente a Roma. Così com'esso è ora ridotto, gli avvenimenti ivi narrati sono,
quanto almeno quanto alla sostanza, già noti, ad eccezione però del mio secondo viaggio a Berlino, del quale non si conoscevano finora i dettagli esposti a pag. 335 e seguenti. Occorre tuttavia aggiungere che anche su questo argomento il segreto non sarà assai probabilmente mantenuto ancorapiù a lungo, se di esso si tratterà, com'è da attendersi, nella Commissione d'inchiesta sulle responsabilità della guerra. Ad ogni modo, mi permetto di pregare V. E. R. di f voler fare esaminare l'accluso capitolo sunnom gli acclusi fogli, ritornandomeli poi con sollecitudine insieme a quelle osservazioni, che nel Suo superiore giudizio riterrà del caso.
Chinato
41r, rechts der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. Juni 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11939, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11939. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.