Dokument-Nr. 12905

[Stotzingen OSB, Fidelis Freiherr von]: [Kein Betreff], vor dem 18. März 1926

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Dopo la rivoluzione del 1918 in Germania fu deciso che i Principi fin'a quell'epoca regnanti potevano ritenere la loro proprietà personale, mentre il resto dei beni fu aggiudicato allo Stato. Naturalmente in molti casi era cosa difficile di distinguere la proprietà personale da quella non personale. Le questioni che sorsero su questo riguardo furono decise in parte in via di un mutuo compromesso, in parte per sentenza giudiziaria; alcune questioni sono ancora oggi pendenti.
I Socialisti uniti ai Comunisti credono ormai venuto il momento per andare più avanti e propongono una legge, in forza della quale tutti i Principi già regnanti e tutti i membri delle loro case verrebbero spogliati di tutti i loro beni. (Cfr. Allegato I, schema proposto dai Socialisti per tale legge). Per ottenere questo scopo cercano di raccogliere il numero richiesto di firme per poter chiedere un "Referendum" di tutto il popolo circa tale legge sperando di poter in tal modo imporre la legge di completta [sic] spogliazione dei principi.
Fino a questo punto non vi è niente di sorprendente, siccome tale spogliazione è conforme ai principi fondamentali del partito socialista e comunista. Pare però sommamente deplorevole che numerosi cattolici del partito del Centro favoriscono la detta legge di spogliazione e che giornali del Centro che ancora oggi sono considerati da molti come espressione del pensiero cattolico, fanno propaganda per quella legge in un modo del tutto inconveniente. Nell'allegato II diamo in traduzione un articolo pubblicato il 20 Gennaio 1926 nel giornale "Freie Stimme", organo del Centro a Radolfzell (Baden). Lo stesso giornale due giorni dopo pubblicava un caloroso invito ad un comizio per fare propaganda in favore del suddetto "Referendum", comizio convocato comunemente dal partito socialista e demo-
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cratico e del Centro. Un simile invito esibisce in traduzione l'Allegato III, invito pubblicato dall'organo del Centro a Konstanz, cioè della "Bodensee-Zeitung" il 27 Gennaio 1926. Supponiamo che quel parroco sia un ministro protestante.
Simili inviti ed articoli aizanti [sic] il popolo per mezzo di calunnie per produrre un'opinione favorevole alla legge di spogliazione sono frequenti non in tutti ma in molti giornali del Centro.
Tale propaganda – frutto purtroppo dell'allianza [sic] tra il partito dei Socialisti e quello del Centro – produce naturalmente un effetto disastroso nel popolo cattolico. Molti cattolici diventano del tutto perplessi e non vedono più chiaramente i principi fondamentali della morale cristiana, specialmente circa il settimo commandamento [sic] ed i diritti della proprietà. Altri vedendo come dei membri del Centro, il quale al dire di molti sacerdoti è l'unico partito cattolico, favorire tale spogliazione, si scandalizzano profondamente e vengono scossi nella fede stessa. In tale guisa la condizione della Chiesa in Germania si fa sempre più triste.
Un altro gravissimo inconveniente è che questa legge non sarà accettata senza che numerosi cattolici diano un voto favorevole per tale legge essendo molti protestanti opposti a tale spogliazione. Se poi coll'aiuto di una grande parte dei cattolici del Centro l'ingiusta legge sarà accettata, i socialisti se ne faranno coraggio e probabilmente progrediranno poco a poco alla spogliazione completa della nobiltà e poi della Chiesa per venire in fine all'abolizione di ogni proprietà privata. Molti protestanti che oggi si opporranno alla spogliazione della Chiesa vedendosi abbandonati da membri del Centro ovvero partito cattolico nella
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difesa dei diritti di proprietà dei Principi e della nobiltà, consentiranno allora pure alla spogliazione della Chiesa.
Negli ultimi giorni il partito democratico, appoggiato dal Centro, cerca di sostituire alla legge di completa spogliazione una proposta di accomodamento, ma anche questa proposta contiene una grave violazione dei diritti di proprietà. Non sappiamo ancora, se questa nuova proposta avrà un successo. Però comunque sia, la confusione dei concetti ed il pericolo minacciante la S. Chiesa è grande in modo che sembra necessario di rischiarire da parte dell'Autorità Ecclesiastica i fedeli e di proporre a loro apertamente i principi cattolici circa questi punti fondamentali della morale cristiana. I Vescovi farebbero facilmente di comune accordo tale insegnamento se ricevessero qualche direttiva dalla S. Sede ed i fedeli respingerebbero senza dubbio la legge proposta, se fossero chiaramente istruiti che nessun cattolico secondo le norme della legge divina può dare il suo voto in favore di tale ingiusta spogliazione.
Empfohlene Zitierweise
[Stotzingen OSB, Fidelis Freiherr von], [Kein Betreff] vom vor dem 18. März 1926, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12905, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12905. Letzter Zugriff am: 23.04.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 26.06.2017.