Dokument-Nr. 1293
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Rorschach, 01. Dezember 1925

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulla collaborazione dei cattolici coi socialisti in Germania
Personale e confidenziale
Più volte – ed anche recentemente lo scorso mese di Settembre, nel rist ritornare all'Eminenza Vostra Reverendissima un esposto dell'ex-Cancelliere Sig. Marx – ho avuto occasione di discorrere nei miei rispettosi Rapporti dell'attitudine del Centro in Germania e della posizione degli altri partiti di fronte alla Chiesa cattolica. Il Centro, cioè, malgrado le sue debolezze ed i suoi errori, rimane pur sempre ancora l'unico partito, su cui possa farsi sicuro assegnamento, allorché si tratta di questioni risg concernenti gl'interessi della religione. A sinistra, – oltre i comunisti, – i membri della socialdemocrazia, i cui
49v
principi, malgrado certe attenuazioni dovute a motivi di tattica parlamentare, sono in aperta opposizione colle massime del Cristianesimo, ed i democratici, non meno ostili alla Chiesa, a destra, – senza parlare degli ultra-nazionalisti o Völkische, capitanati da Ludendorff, con cui nessuna ragionevole intesa è possibile –, la Deutsche Volkspartei, – i cuivale a dire gli antichi nazionali liberali, che già menarono il Kulturkampf –, i cui persistenti sentimenti ostili alla Chiesa l'Eminenza Vostra avrà potuto rilevare anche dal mio ultimo ossequioso Rapporto del 25 Novembre p. p., ed itedesco-nazionaliDeutschnationale), formato nella massima parte da protestanti, in molti dei quali, collaprogressiva ricostituzione della potenza della Germania, ritorna a farsi sempre più mani-
50r
festo l'odio ereditario, non mai assopito, contro Roma. Tra queste due contrarie correnti il Centro, dovendosi appoggiare sull'una o sull'altra parte, ha generalmente preferito, – per ragioni di opportunità, di politica sociale, di politica estera, per avversione contro la caduta dinastia degli Hohenzollern persecutrice dei cattolici, ecc., – la coalizione coi partiti di sinistra; il Ministero del Reich, nel quale partecipavano anche i tedesco-nazionali, si è già trasformato in seguito all'uscita di questi dal Gabinetto dopo la Conferenza di Locarno, ed il Centro ha testé dichiarato non esser più possibile una collaborazione coi Deutschecoi menzionati Deutschnational e. Sebbene ineluttabili considerazioni di prudenza, affine di non compromettere la posizione già difficilissima della incipiente Nunziatura
50v
di Berlino, mi abbiano obbligato ad una grande circospezione e riserva in simili questioni, di partito, confesso che [mi è dispiaciuta] questa costante tendenza del Centro ad allearsi coi socialisti. Pur [manifestando] infatti tutta la violenza del furor protestanticus, l'esperienza tutt nondimeno ha mostrato che i tedesco-nazionali rappresentano l'unico partito, (all'infuori del Centro e delladel partito popolare-bavarese), che che possano in ultima analisi, naturalmente con infinite difficoltà e grazie a reciproche concessioni, guadagnarsi per gl'interessi religiosi;così in Baviera il partito medesimo votò finì, dopo lunghi ed ardui negoziati, per votare in favore del Concordato; in occasione della interpellanza nel Reichstag sul Concordato stesso emise una dichiarazione, certamente sotto molti vari punti di vista censurabile [sic], ma non contraria; e sotto il Ministro dell'Interno Schiele,
51r
tedesco-nazionale, fu preparato l'ultimo progetto di legge sulla scuo favorevole alla scuola confessionale, il quale pur troppo però non ha resistito di fronte alla lotta impegnata contro di essa da socialisti, democratici e membri della Deutsche Volkspartei. Ma di tutto ciò, ha fatto già oggetto di come ho sopra accennato, ha formato già oggetto di passate relazioni, e non ho quindi bisogno di dilungarmi intrattenere più a lungo l'Eminenza Vostra sull'argomento. Scopo del presente ossequioso Rapporto personale e confidenziale è di comunicare all' una notizia pervenutami da Berlino che io riferisco unicamente per informazione della S. Sede e senza intendere di pronunciarmi in alcun modo al riguardo, tanto più perché trattasi di materia esclusivamente
51v
riservata al Sovrano giudizio di Sua Santità.
Si è sarebbe colà vivamente preoccupati, perché si teme che il Santo Padre nel prossimo Concistoro abbia l'intenzione di condannare nuov di nuovo il socialismo ed anche, almeno implicitamente, la coalizione coi socialisti. Si ritiene che ciò sarebbe dannoso nel momento politico presente. Il trattato di Locarno, che ha aperto una nuova era di pacificazione in Europa, è stato, votato, contro i tedesco-nazionali, dai partiti della cosiddetta grande coalizione, che va dallaDeutsche Volkspartei attraverso il Centro ed i democratici sino ai socialisti inclusivamente, e dai partiti stessidovrà essere att applicato ed ulteriormente sviluppato. . Per il Centro poi la suaccennata condanna sarebbe, così si afferma, una peno aperta
52r
sconfessione e riuscirebbe – così si afferma – semplicemente "catastrofica", mentre immenso vantaggio ne ricaverebbero i protestanti tedesco-nazionali e praticamente anche la fanatica "Lega Evangelica". – Sarebbe qui per ciò da considerare se l'ora attuale sia la più adatta per una così grave Pontificia dichiarazione.
Dopo aver in tal guisa adempiuto questo mio doveroso compito, m'inchino umilmente al bacio della S. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
49r, oberhalb des Adressaten hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Dezember 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1293, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1293. Letzter Zugriff am: 22.12.2024.
Online seit 20.12.2011, letzte Änderung am 25.02.2013.