Dokument-Nr. 13542

Noppel SJ, Constantin: Informazioni sul Rev. Canonico Dott. Marco Glaser, parroco in Kischinew (Bessarabia). [München], vor dem 20. Juli 1923

Il Rev. Canonico M. Glaser è nato circa l'anno 1878 nelle colonie tedesche al nord-ovest del Mar nero, mi pare nella colonia di Landau. I suoi genitori erano agiati proprietari. Fece i suoi studi ginnasiali in Russia ed era, mi pare, un alunno prediletto del compianto Mons.  Schembeck, Arcivescovo di Mohilew, già a Saratow.
Negli anni 1900-1907 fu alunno del Collegio Germanico-Ungarico sotto il nome di Frey, essendo allora proibito ai Russi di studiare in Roma. Entrò, per evitare delle difficoltà di servizio militare ecc., già come suddiacono. Fu ordinato sacerdote nell'anno 1906 e ritornò in patria dopo aver conseguito la laurea in filosofia ed in teologia nell'Università Gregoriana. Nel Collegio fu sempre fra i migliori alunni così nelle scienze come nella disciplina. Era allora rettore il R. P.  Biederlack, adesso in Innsbruck, il quale potrà dare delle informazioni ottime: a mio parere superava, per es. anche un alunno coetaneo così distinto egli stesso, quale è Mons.  Kaas di Treviri:
Ritornato nella sua diocesi fu – non saprei se subito o dopo qualche tempo – professore, mi pare anche economo, poi rettore del Seminario di teologia a Saratow e membro del Capitolo della Cattedrale. Col tempo sorsero difficoltà fra Vescovo e Capitolo, sulle quali però non so abbastanza per potere dire di più in materia così delicata. Quando poi nel corso della guerra il Vescovo si trovò per lungo tempo separato da una gran parte della sua diocesi, vi fu un movimento, di cui però non conosco bene la portata, per ottenere dalla S. Sede un nuovo Vescovo, il quale non poteva essere altri che il canonico Glaser. Intanto Glaser fu mandato dalla popolazione tedesca cattolica della Russia meridionale, occupata allora dai tedeschi, come capo di una delegazione insieme con un pastore protestante a Berlino per trattare l'avvenire di quelle numerose popolazioni. Egli compì il suo incarico con grandissima abilità e prudenza, a differenza del suo collega protestante. Aveva da trattare specialmente col Ministero degli Affari esteri. La sconfitta tedesca mise fine a tutti questi affari. Qualche tempo
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dopo il Can. Glaser divenne parroco di Kischinew. Essendo K. nella Bessarabia occupata dalla Romania, egli rimase risparmiato dal Bolscevismo, sebbene gli riuscisse assai doloroso di non potere aiutare la sua gente ed il suo gregge al di là della frontiera russa. Essendovi però mancanza grandissima di sacerdoti in quelle regioni, si risolse a rimanere al suo posto, non ostante che la parrocchia di Kischinew fosse del tutto polacca, mentre egli stesso era russo-tedesco.
Apparisce intanto già da ciò il suo carattere del tutto apostolico, il quale non cerca altro se non la gloria di Dio ed il bene delle anime. Glaser è non solo eruditissimo nelle scienze teologiche e filosofiche, ma anche coltissimo e di costumi squisiti. Di aspetto tutto tipo russo, amava anche la Russia come sua patria di tutto cuore, come si poté osservare nel tempo della guerra Giapponese. Sapeva nondimeno unirvi ottimamente l'amore alla sua nazionalità tedesca. Parla come lingua nativa così il tedesco come il russo; parla come parroco il polacco e sa conversare in italiano ed in francese. Forse saprà anche altre lingue. Il distintivo del suo carattere è un giudizio certo e sodo, una calma straordinaria insieme a grandissima affabilità. È stato sempre un figlio affezionatissimo di Roma e della Cattedra di S. Pietro. E queste qualità preziosissime non lo hanno abbandonato nemmeno in situazione così delicata come quella accennata più sopra. Era sempre della stessa quiete d'animo, senza asprezza verso nessuno.
Pacelli schickte dieses Dokument im Jahr 1927 ebenfalls an Luigi Sincero (Dokument Nr. 18663).
Empfohlene Zitierweise
Noppel SJ, Constantin, Informazioni sul Rev.Canonico Dott.Marco Glaser, parroco in Kischinew (Bessarabia), [München] vom vor dem 20. Juli 1923, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 13542, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/13542. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 23.07.2014, letzte Änderung am 10.09.2018.