Dokument-Nr. 14807
Ostoja de Tristić Tomašević, Pia Ermina an Pius XI.
Halberstadt, vor dem 20. Juni 1927

Santo Padre!
Non per vantare diritti io – discendente del Re della Bosnia – ricorro alla misericordia Vostra Santo Padre!
La guerra mi ha tutto preso, distrutto! Non ho più patria non ho più mezzi di vivere non ho più salute...
Fra tenebre profonde un raggio di sole!
Roma! La religione cattolica! La Santa Sede! per le quali abbiamo sempre tutto sacrificato – I miei antenati gloriosamente portarono la corona di Re apostolico che insanguinata cadde col loro capo (dal turco reciso) ai piede [sic] del Trono del Vostro antecessore Padre! Pio II ha imposto sacrifizi di martiri cristiani rendendo infelici, esuli, poveri chi era felice, chi possedeva regni, chi era ricco! Ed ora Pio XI ridonerà per ricompensa vita! felicità! agiatezza! a me che affranta invoco provvido aiuto!...
Mi sia fatta la grazia di accordarmi – o un apanaggio [sic] o un permesso di aprire la tomba della Regina Catterina [sic] – o mi si ritorni qualchuno [sic] di quei preziosi oggetti che essa lasciò in testamento al Papa nel caso che i discendenti non riprendessero il cattolicismo. Io fervente cattolica attendo un pietoso cenno della mano benedicente e benedetta ed umile per tradizione mi firmo come mi compette [sic]
Principessa Pia Ermina Ostoja de Tristic Tomasevic
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Ostoja de Tristić Tomašević, Pia Ermina an PiusXI. vom vor dem 20. Juni 1927, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 14807, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/14807. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 25.02.2019.