Dokument-Nr. 14896
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 09. August 1924
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Per il Sac. Luigi Pienski
100v
dogli perciò i medici consigliato il
soggiorno in un clima più mite, chiese ed ottenne nell'Agosto-Settembre 1921 un congedo di
un anno, 101r
che né la Curia vescovile di Culma né quella di
Ermland hanno voluto riconoscerlo come appartenente al
Clerodiocesano e per conseguenza egli, non ha potuto ottenere Per rimediare possibilmente tale situazione, mi sono innanzi tutto rivolto al sullodato Vescovo di Ermland, il quale, tuttavia, in data del 3 Luglio p. p. (Allegato II) mi ha risposto che il sacerdote Pienski non appartiene né alla diocesi di Ermland (il che è evidente) né all'Amministrazione Apostolica di Pomesania. "In Garnsee
101v
o cooperatore, che avrebbe potuto essergli
conferito; e di fatto nell'elenco della diocesi di Culma del 15 Dicembre 1922 egli non è indicato come cappellano o
cooperatore in Garnsee, ma come ecclesiastico in commeatu. Egli non apparteneva
dunque al clero dell'Amministrazione di Pomesania, sottomessa il 6 Dicembre 1922 al Vescovo di Ermland. Io non
conosco né i suoi antecedenti né la sua condotta in Culma, e non sono quindi in grado né mi ritengo
autorizzato a rilasciargli il Celebret. Del resto l'Amministrazione di Pomesania non dispone
di mezzi per sussidiare gli ecclesiastici malati, né ha una casa di emeriti, in cui essi
possano essere accolti. La Curia vescovile di Culma non ha risposto alle mie rimostranze.
Debbo quindi lasciare a questa od alla Curia arcivescovile di Colonia la concessione del
Celebret".102r
In seguito a ciò, mi rivolsi al Revmo
Vicario Generale di Culma, il quale però, nel foglio in data del 26 Luglio
(Allegato III), ha mantenuto il suo punto di
vista. Egli conferma che il 5 Dicembre 1921 il Pienski fu nominato Vicario in Garnsee, e poiché dal
Dicembre 1922 il Decanato di Pomesania, a cui quella località appartiene, è passato al Vescovo di Ermland in Amministrazione
Apostolica, Non essendo