TEI-P5
                        
                            Dokument-Nr. 15221
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Col venerato Dispaccio N. 17414
del 5 Maggio 1923 l'E. V. R. si degnava dicomu comunicarmi che la cessazione delle disposizioni
        concernenti il pagamento in valuta locale tedesca delle tasse per rescritti, brevi e bolle
        apostoliche, incaricandomi al tempo stesso di renderne eventualmente edotti
        gl'interessati.
Questa Nunziatura non ha mancato, presentandosene l'occasione, dicomu
                            rendere nota alle portare quanto sopra a conoscenza delle Rev.me Curie Vescovili;
        alcune di queste, tuttavia, hanno continuato ad inviare in Marchi non solo le tasse
        percepite nell'uso delle facoltà concesse loro dalla S. Sede, ma anche una parte
            delle di quelle dovute per i summenzionati rescritti, brevi e bolle, osservando che così risultava dai conti ricevuti dalloro Agente (Rettore dell'Anima) in
        Roma.second
        secondo il Dispaccio della S. Congregazione Concistoriale N. 94/20 del
        23 Gennaio 1920, leCurie vescovili, autorizzati allora a pagare in Marchi, alla fine dell'anno
        potevano, se così credessero, rimettere le corrispondenti somme colla relativa
        specifica alla Nunziatura, affinché fossero ivi conservate. Allorché cominciò la caduta, divenuta poi catastrofica, del marco, mi permisi di inviare
        qualche tassa speciale a Roma, ove, cambiata in lire, avrebbe potuto essere preservata da ulteriore svalutamento
        deprezzamento; avendo però, in seguito a ciò, ricevuto nuovamente
            l'ordine di ritenere qui
        le tasse secondo la dispo in discorso (Dispaccio della S. Congregazione
        Concistoriale N. 424/22 dell'8 Luglio 1922), depositai le varie somme presso la
            Bayerische Staatsbank a conto corrente, conservando nell'Archivio le anzidette
        specifiche, quali mi erano state rimesse dalle Curie rispettive Curie.. Tali
        de-,, non vengono più computati se non (secondo quanto ho avuto
        già occasione di riferire all'E. V.)  non vengono piùcomputati se non Billioni 56,66, non rappresentando
            più
                            tutto il rima tutta la rimanente somma di Marchi 4.541.849.265 alcun valore. I suddetti Billioni 56,66 rappresentano attualmente  circa Lire
        trecento; e siccome non pochi
            prevedono in un tempo prossimo del marco, per il momento stabile, credo mio dovere di sottoporre
            all'E. V. se non non sarebbe  opportuno di cambiare detta somma in lire, che mi darei poi premura di rimettere  alla
        S. Sede. 
                        3r, links unterhalb der Datumszeile hds. von unbekannter Hand notiert,
            vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".  
                        
                             
                        Online seit 18.09.2015. 
                    
    Dokument-Nr. 15221
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 31. Januar 1924
                        Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sulle tasse per rescritti, brevi e bolle apostoliche
                        del 5 Maggio 1923 l'E. V. R. si degnava di
Questa Nunziatura non ha mancato, presentandosene l'occasione, di
3v
Mi permetto altresì di ricordare a tale riguardo come, 4r
positi ammontano oraa Marchi-carta 56.664.541.849.265,
        cifra, in quanto tale, assai superiore a quella delle tasse prescritte, giacché, ad esempio,
        la Curia vescovile di Münster, la quale, secondo il conto dell'Agente, avrebbe dovuto pagare
        per il secondo semestre 1923 Marchi 9.127.341.845.102, ha inviato invece 50 billioni.
        In realtà, però4v
In attesa pertanto delle venerate istruzioni
            dell'E. V.al riguardo,
            m'inchino
    