Dokument-Nr. 16147
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 11. November 1926
Regest
Gasparri gibt die Antwort wieder, welche die Päpstliche Kommission Pro Russia dem polnischen Exekutivkomitee in Russland auf eine Anfrage zum inhaftierten Apostolischen Administrator auf dem Gebiet der Diözese Schytomir Skalski gab. Der Kardinalstaatssekretär bittet Pacelli darum, sich - wie von der Kommission empfohlen - bei der deutschen Botschaft in Moskau für eine Freilassung Skalskis und seiner Mitgefangenen oder zumindest für eine gute Behandlung einzusetzen.[Kein Betreff]
Mi reco a doverosa premura di trascrivere alla S. V. Ill.ma e Rev.ma quanto la Commissione degli Affari pro Russia ha risposto ad una domanda del Comitato esecutivo Polacco a favore di Monsignor Teofilo Skalsky, imprigionato dai Bolscevichi in Russia:
"Udito il voto di Mons. Michele d'Herbigny, Consultore speciale, nel Congresso del 19 u. s., la Commissione pro Russia ritiene che non sia opportuno imporre a Mons. Skalsky l'obbligo di acconsentire di essere inscritto nella lista di scambio, come vorrebbe il Comitato Polacco.
Poiché infatti il Governo soviettista desidera espellere tutti i buoni preti polacchi (per farvi entrare in loro luogo dei comunisti), non conviene prestarsi a questo loro intento, perché ne prenderebbe motivo a moltiplicare sempre più simili casi, mentre d'altre [sic] parte il clero polacco si tro-
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va già estremamente
ridotto.Sembra piuttosto che si potrebbe pregare Monsignor Nunzio di Berlino, affinché faccia uffici presso l'Ambasciata di Germania a Mosca per interessarla caldamente a favore del Rev.mo Mons. Skalsky e degli altri compagni di sventura per renderne meno dura la sorte, se non sia possibile ottenerne la liberazione".
Nell'interessare pertanto V. S. anche per parte mia nel senso indicato dalla Commissione pro Russia, profitto della circostanza per raffermarmi con sensi di sincera e distinta stima
di V. S. Ill.ma e Rev.ma
Servitore
P. Card. Gasparri