Dokument-Nr. 1638
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 16. Januar 1918
Regest
Gasparri weist Pacelli an, über den Verbleib des Kriegsgefangenen Giuseppe Ciuffetti Nachforschungen anzustellen. Er möchte Informationen über den Zustand der deutschen Bevölkerung, insbesondere zur Nahrungsmittelversorgung. Die Antwort der Reichsregierung auf die Päpstliche Friedensnote wird sehnsüchtig erwartet. Eine für Belgien zufriedenstellende Note wäre ein großer Schritt in Richtung Frieden. England und die USA sollen die Päpstliche Note kopiert und dabei verschlechtert haben, so kann nicht mehr behauptet werden, sie sei von den Mittelmächten verfasst und in Rom unterschrieben worden.[Kein Betreff]
Accludo un pro-memoria per la ricerca del tenente Giuseppe Ciuffelli . Il padre Augusto Ciuffelli (Ministro) è pazzo dal dolore. Vedete un po' se si trovasse tra i prigionieri! Mi direte il risultato delle vostre ricerche per telegrafo.
Qui dai giornali sono pubblicate notizie allarmanti sulla situazione interna della Germania, specialmente a causa della fame. Che vi è di vero? Forse non fame addirittura, ma appetito, come qui; in Roma per alcuni giorni, per fortuna
30v
interrotti, mancò il pane; e non dico niente del
resto.Aspettiamo con viva ansietà la parola di Hertling. Se fosse soddisfacente per il Belgio, io credo che la pace avrebbe fatto un gran passo. L'Inghilterra è stanca del peso enorme della guerra e Wilson principia a riflettere. Vedremo; frattanto è evidente che tanto l'Inghilterra quanto l'America hanno copiato, peggiorandola, la nota del Papa; adesso non potranno dir più che la nota era stata scritta a Vienna o Berlino e firmata a Roma.
Mementi mei [sic]
Affemo
Pietro Card. Gasparri