Dokument-Nr. 16443
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 17. März 1926

Regest
Pacelli erinnert an seine Anfrage, ob er an dem religiösen Konzert im ehemaligen preußischen Herrenhaus teilnehmen soll, das der Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin Berg organisierte, um die Beziehungen zwischen den russisch-orthodoxen und den katholischen Russen in der Reichshauptstadt zu verbessern. Gasparri hielt Pacellis Teilnahme nicht für angebracht. Auf der Basis eines kurzen Berichts Bergs sowie anderer Informationen teilt der Nuntius mit, dass der Konzertsaal überfüllt war. Unter anderem nahmen der Tiraspoler Bischof Kessler, der Assessor der Fürstbischöflichen Delegatur in Berlin Banasch in Vertretung des Weihbischofs Deitmer, Pacellis Privatsekretär und ehemaliger Leiter der vatikanischen Hilfsmission für Russland Gehrmann, mehrere Priester und Ordensleute, verschiedene Vertreter des Auswärtigen Amts, des Innen- sowie des Kultusministeriums, viele "orthodoxe" Christen, darunter zwei Priester, sowie zahlreiche Katholiken Berlins teil. Bezüglich der angekündigten Intervention des schmismatischen Bischofs der russisch-orthodoxen Auslandskirche in Deutschland Tichon zitiert Pacelli aus dem Bericht Bergs. Der Bischof bat Berg um eine Konzertkarte und um die Erlaubnis, eine Rede halten zu dürfen. Da grundsätzlich festgelegt worden war, dass an diesem Tag keine Reden gehalten werden sollten, verweigerte Berg ihm eine Rede, übersandte aber eine Eintrittskarte. Tichon nahm nicht am Konzert teil, sondern warnte zeitgleich bei einem Gottesdienst in der russischen Kirche vor den "Wölfen", die in seine Herde einbrechen wollten, insbesondere vor Katholiken und Baptisten. Aus dem beiliegenden Artikel in der russischen Berliner Zeitung Rul geht die gleiche feindliche Gesinnung Tichons hervor.
Betreff
Circa il concerto russo del 14 Marzo nella "Herrenhaus" di Berlino
Eminenza Reverendissima,
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto Nr. 34658, in data del 22 Febbraio, e riferendomi ai venerati Telegramma e Dispaccio del 1 corrente mese, compio il dovere di comunicare all'Eminenza Vostra Reverendissima alcune informazioni avute intorno al concerto russo di beneficenza dato, Domenica scorsa, nella "Herrenhaus" di Berlino.
Da una breve relazione del Rev. Sac.  Prof. Berg e da altre notizie risulta che la detta sala era gremito di pubblico: erano presenti Mons.  Kessler, Vescovo di Tiraspol, il Rev. Sac.  Banasch, in sostituzione di questo Revmo Mons.  Vescovo Ausiliare, il Rev. P.  Gehrmann, alcuni altri sacerdoti e religiosi, vari rappresentanti dei Ministeri degli Esteri, dell'Interno e del Culto, infine molti russi "ortodossi", fra i quali due sacer-
25/1v
doti, e numerosi cattolici di questa capitale.
Quanto all'annunziato intervento del vescovo scismatico Tykhon ecco ciò che mi scrive in proposito il Sac. Berg:
"Egli aveva chiesto un biglietto per sé stesso, e nel pomeriggio della Domenica a mezzo del suo segretario mi fece domandare se avrebbe avuto il primo posto e potrebbe pronunziare un discorso. Io gli promisi naturalmente un posto riservato d'onore, ma dissi che non potevo permettergli un discorso, essendo stato stabilito come principio che non se ne dovevano tenere in questa riunione. Il Vescovo Thykon non venne al concerto.
Nel pomeriggio medesimo, durante la funzione religiosa nella chiesa russa della Nachodstrasse, egli fece una predica, nella quale mise in guardia i presenti contro i 'lupi' che irrompono nel suo gregge, soprattutto contro i cattolici ed i battisti".
Gli stessi ostili sentimenti del Vescovo scismatico appariscono anche da un articolo pubblicato
25/2r
il 9 corrente sul giornale russo di Berlino "Rul", del quale l'Eminenza Vostra troverà copia qui acclusa nella traduzione tedesca favoritami dal sullodato Sac. Berg.
Chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
25/1r, oben mittig hds. in blauer Farbe von unbekannter Hand, vermutlich von einem Mitarbeiter der Kongregation für die Orientalische Kirche, notiert: "4".
1Die Dokumente dieses Faszikels sind nicht paginiert. Stattdessen wird hier ihre Nummerierung übernommen.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 17. März 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16443, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16443. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 01.02.2022.