Dokument-Nr. 17104
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 16. Februar 1928

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Caduta del progetto di legge sulla scuola – Rapporti c del medesimo col Concordato bavarese
Come l'E. V. R. avrà senza dubbio appreso dalla pubblica stampa, il progetto di legge sul sulla scuola, intorno al quale ebbi già l'onore di riferire a V. E. nel mio ossequioso Rapporto N. 37815 del 16 Luglio s. a., è definitivamente caduto. Il partito popolare tedesco (Deutsche Volkspartei), erede del vecchio liberalismo ostile alla Chiesa, mancando agli impegni presi allorché, nel un anno fa, si costituì nel Reich il Gabinetto di destra, si è, durante la lunga discussione del progetto, costantemente adoperato, contro gli altri partiti della coalizione (Centro, partito popolare bavarese e tedesco-nazionali) in unione coi gruppi dell'opposizione, ad attaccare allo scopo di far naufragare parti essenziali del progetto, a danno della scuola confessionale e del diritto dei ge-
47v
nitori, a favore della scuola simultanea e della onnipotenza dello Stato. Il Centro, invece di [ein Wort unlesbar], è rimasto questa volta fermo nelle sue imprescindibili richieste ed ha ben a ragione preferito di far cadere l'intiero progetto piuttosto che di cooperare ad una legge, la quale avrebbe peggiorato l'attuale situazione ed i diritti d e pregiudicato i diritti derivanti dalla Costituzione. del Reich. In tal guisa è crollata anche l'anzidetta coalizione di destra. Pur troppo è comune opinione che le prossime nuove elezioni porteranno un accrescimento di voti ai partiti di sinistra, soprattutto ai socialisti.
Col mio rispettoso Rapporto N.  38285 del 13 Ottobre s. a. compii il dovere d'informare V. E. intorno ad una Nota da me inviata al Ministro degli Esteri del Reich, Dr  Stresemann, d'accordo ed anzi per desiderio del Governo bavarese ed in particolare del Mi-
48r
nistro del Culto, Sig. Goldenberger, e che venne poi approvata dalla stessa E. V. col venerato Dispaccio N. 2949/27 del 31 s. m. In essa ricordavo, in vista della progettata legge scolastica, la nota dichiarazione rilasciatami il 13 Novembre 1920 dal Ministro degli Esteri del Reich, Dr  Simons, nella quale si riconosceva espressamente che il Concordato colla Baviera non potrebbe essere toccato da posteriori leggi del Reich. Non è stato sorp quindi senza sorpresa che ho letto nel gior le su affermazioni del summenzionato Sig. Ministro Goldenberger nella discussione del Bilancio del Culto al Landtag bavarese, intorno alle quali avrà, del resto, certamente già dato ragguaglio all'E. V. l'Eccmo Mons. Nunzio di Monaco. Non soltanto, infatti, quanto all'articolo 4 § 2 del Concordato colla Baviera (intorno al quale V. E. si degnò di chiedere il mio umile parere coll'ossequiato Dispaccio N. 2850/26 del 5 Di-
48v
cembre 1926), egli ha avrebbe affe asserito che l'ultimo giudizio intorno alla nomina dei due professori di filosofia e di storia nelle Università di Monaco e di Würzburg appartiene al Governo (Bayerischer Kurier, N. 14 del 14 Gennaio 1928 pag. 4). Ma inoltre nella seduta della Commissione del Bilancio del 26 Gennaio 26 dello stesso mese di Gennaio, il Sig.  Goldenberger, interrogato sui rapporti del Concordato con una futura legge scolastica del Reich e delle Convenzioni colle (e delle Convenzioni [co] fra lo Stato colle "Chiese" evangeli protestanti) di fronte ad una futura eventuale legge scolastica del Reich, ha risposto in opposizione alla surricordata dichiarazione del Dr  Simons, che in tal caso si applicherebbe il principio: il diritto del Reich deroga a quello degli Stati particolari. Ed ha aggiunto: "Rimane a considerare, quali conseguenze il Governo bavarese ne trarrebbe di fronte alle altre parti contraenti, e se si limiterebbe a constatare che ora vige quell la legge del Reich e quindi questa o quella disposizione (concordataria) non può più essere eseguita o può può esserlo soltanto con corrispondenti limitazioni, ovvero se entrerebbe
49r
in contatto colle dette parti per mutare formalmente tutta la materia in tal senso".; Dichiara punti di vista questi ben sorprendenti par sulle labbra di un Ministro dello Stato bavarese, il quale sinora tanto energicamente ha sostenuto la piena indipendenza del proprio Concordato ed il principio federalistico di fronte alle tendenze verso lo Stato unitarie.
Malgrado ciò sembrami subordinatamente che la S. Sede debba mantenga il il surriferito punto di vista contenuto nella surriferita Nota. Mi è stato riferito che il Dr   Stresemann, capo dell'anzidetto partito popolare tedesco, (Deutsche Volkspartei, e, malgrado il suo opportunismo, di sentimenti liberali, rimase spiacevolmente sorpreso nell'apprendere dalla mia Nota la dichiarazione, per lui ben [scomoda], del suo predecessore. Finora non ha risposto né ha osato ritrattare confutarla, il che parmi già un indiretto riconoscimento, di essa. Spero, tuttavia,
49v
ancora, di avere una risposta ed in tal senso mi sto cautamente adoperando per vie indirette.
Chinato
47r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 16. Februar 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17104, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17104. Letzter Zugriff am: 21.06.2024.
Online seit 20.01.2020.