Dokument-Nr. 17827
Pacelli, Eugenio an De Lai, Gaetano
[Rorschach], 15. Dezember 1925
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Supplica del Mons. Vescovo di Meissen per facoltà di costituire nella
diocesi stessa il tribunale di seconda istanza
Mi sia lecito in primo luogo di ricordare come in due diocesi della Germania, Breslavia e Ermland, esiste già il tribunale di seconda istanza. - Per quella di Breslavia detto tribunale venne istituito dietro domanda del Re di Prussia dal Sommo Pontefice Benedetto XIV con Breve del 1º Agosto 1748, nel qualein cui si concedeva che le cause in seconda e terza istanza fossero deferite al Nunzio Apostolico di Polonia, il qualeil quale in ogni singolo caso avrebbe dovuto commetterne il giudizio ad uno degli ecclesiastici compresi nell'elenco presentato dalla Curia. Il tribunale medesimo, in seguito alle vicende politiche più volte sciolte e poi ricosti-dopo varie vicende che sarebbe qui superfluo di esporre,
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tuite,
venne recentemente Quanto alla diocesi di Ermland sembra invece doversi dedurre da una lettera del Vescovo Giuseppe di Hohenzollern del 16 agosto 1814 (cfr. Kaas, Die geistliche Gerichtsbarkeit der katholischen Kirche in Preussen nei Kirchenrechtliche Abhandlungen herausgegeben von Dr Ulrich Stutz, 84 u. 85. Heft, Stuttgart, Verlag von Ferdinand Enke, 1915, vol. I pag. 119-120) che il tribunale di seconda istanza sia stato ivi istituito dai Vescovi stessi di propria autorità, tacitamente consenziente od almeno non contraddicente la S. Sede. Attualmente esso consta, al pari
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di quello di prima istanza, di un officiale e di
quattro giudici (cfr. Elenchus universi Cleri dioecesis Warmiensis conscriptus sub
fine anni 1924, pag. 6). La Nuntiatura non ha alcuna parte
nellPer venire ora alla summenzionata supplica dielMons. Vescovo di Meissen, le ragioni addotte dal Revmo Mons. Schreiber non sarebbero, a mio umile e subordinato avviso, per sé tali da consigliare la concessione dell'implorato indulto. Non la prima; perché essa concerne il tempo, in cui il territorio della Sassonia era diviso nel Vicariato Apostolico dello stesso nome con sede in Dresda e nella Prefettura Apostolica di Lusazia. Ripristinata la diocesi di Meissen nel 1921, la situazione è mutata. Del resto, l'antico ordinamento, cui si riferisce il sullodato Vescovo, aveva almeno in parte la sua origine da arbitrarie disposizioni governative.
Non la seconda; perché il tribunale di appello, anche se fuori della diocesi di Meissen, sarebbe sempre quello di un Ordinario della Germania. Non parmi quindi che potrebbero
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sorgere difficoltà da parte dell'Autorità
civile, come esse di fatto non si incontrano in altre diocesi tedesche, il cui Metropolitano
ha la sua sede in uno Stato particolare della Germania diverso da quello dei Suffraganei.
Tale è la provincia ecclesiastica di Friburgo (Baden), cui appartengono, come Suffraganee,
le diocesi di Fulda e Limburgo (Prussia), di Magonza (Hessen) e di Rottenburg
(Württemberg).Non la terza; perché alle diocesi immediatamente soggette alla S. Sede provvede il diritto comune (can. 1594 § 3). Il Vescovo di Meissen è tenuto a norma del can. 285 ad eleggere coll'approvazione della S. Sede un Metropolitano, al cui Concilio provinciale deve assistere e che funge da giudice di seconda istanza, salvo il diritto di appello diretto alla S. R. Rota (can. 1599 § 1 n. 1º). Così il Vescovo di Osnabrück ha designato a tal fine il Revmo Arcivescovo di Colonia (cfr. Acta Ap. Sedis, vol. XII, 1920, pag. 444).
Si aggiunga
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e potrebberiuscirebbe quindi verisimilmente, nel
momento presente, riuscire a lui penoso, se venisse quasi
sconfessato dalla S. Sede. In considerazione di ciò, potrebbe forse, se non m'inganno,
previa la sanzione degli atti sinora compiuti, tollerarsi o riconoscersi lo stato attuale di
cose, però soltanto provvisoriamente sino a nuovo
ordine.Nel sottomettere quanto sopra al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della S. Porpora, mentre con sensi di profondissimo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima