Dokument-Nr. 17963
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 17. April 1925
Regest
Pacelli nimmt Bezug auf seine Korrespondenz mit Gasparri betreffend die katholische deutsche St. Josef-Gemeinde in Porto Alegre in Brasilien aus dem Jahr 1922. Nun leitet der Nuntius eine Denkschrift des Leiters der Pressestelle der Bayerischen Staatsregierung Eisele zum Thema weiter. Dieser erinnert darin an die Auseinandersetzungen der Gemeinde mit Erzbischof Becker um deren Sonderrechte und weist auf die Gefahren für das religiöse Empfinden der deutschen Emigranten in der Region hin. Eisele ist davon überzeugt, dass die Presse diese Vorkommnisse zum Schaden der Verhandlungen um ein Reichskonkordat aufgreifen wird. Er schlägt als Lösung die Wiederherstellung der alten Sonderrechte durch einen Gnadenakt des Erzbischofs vor, wodurch wieder Ruhe einkehren und die bischöfliche Autorität unangetastet bleiben würden. Eisele regt an, dass der Papst dem Erzbischof ein solches Vorgehen bei dessen anstehenden Rombesuch nahelegen möge.Betreff
Sulla comunità tedesca cattolica di S. Giuseppe in Porto Alegre
Coi miei ossequiosi Rapporti NN. 25420 e 25526 rispettivamente in data del 18 e del 26 Ottobre 1922 compii il dovere di rimettere all'Eminenza Vostra Reverendissima alcune note del Sig. Prof. Delbrück, allora relatore nel Ministero degli Esteri in Berlino, circa la comunità tedesca cattolica di S. Giuseppe in Portalegre nel Brasile. L'Eminenza Vostra si compiacque di riscontrarli coi venerati Dispacci N. 9825 del 4 Novembre 1922 e 15363 del 21 Marzo 1923.
Ora il Sig. Dr. Eisele, Capo dell'Ufficio stampa nel Ministero degli Esteri in Monaco, mi ha consegnato un nuovo Esposto sullo stesso argomento, che mi do parimenti premura di inviare qui accluso all'Eminenza Vostra. - In esso, dopo di aver ricordato i precedenti dell'attuale conflitto con quel Revmo Arcivescovo Mons. Becker, si accenna ai pericoli, cui sarebbero esposti i sentimenti religiosi degli emigranti tedeschi in detta regione, e si manifesta la convinzione che la stampa tedesca si impadronirà ben presto della cosa, con
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danno della situazione della Chiesa cattolica in Germania
e con pregiudizio delle trattative per un Concordato col Reich
. Il menzionato Esposto termina col proporre una soluzione, la quale - così ivi si
afferma - restituirebbe la quiete e lascerebbe intatta l'autorità vescovile, ed esprime il
desiderio che, recandosi il sunnominato Mons. Arcivescovo prossimamente in Roma, il
S. Padre si degni di suggerirgli un tale atto di
benevolenza e di grazia.Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico