Dokument-Nr. 18697

[Herder, Hermann]: Pubblicazione autorizzata in latino e in tedesco delle circolari papali per opera della casa editrice Herder. Freiburg im Breisgau, 01. September 1928

Memoriale
L'origine della pubblicazione in tedesco delle circolari papali risale ad un'iniziativa del Papa Leone XIII. Il Papa, al quale stava a cuore che anche in Germania fossero divulgate le Sue circolari papali in forma autorizzata, nel 1880 fece venire a Roma il prelato Hettinger, professore di teologia di Würzburg, - questi ha spesso intrattenuto il Signor Herder sull'interesse del Papa alla suddetta pubblicazione - ed ebbe ad incaricarlo della traduzione in tedesco delle Sue encicliche; si decise inoltre che la Casa Herder fosse l'editrice di tali pubblicazioni.
Il Signor Benjamino Herder si assunse il lusinghiero compito con vera gioia, e lo espletò sempre colla maggiore cura e colla sua stessa personale cooperazione, con grande soddisfazione e coll'approvazione del Papa (vedi lettera del Segretario di Sua Santità Monsignor Nocella e quella del Nunzio di Monaco Eccellenza Rocetti, lettere che furono stampate assieme alla prima enciclica).
Anche il Prelato Hettinger si mostrò entusiasta e così scriveva all'editore in data 21 Marzo, 1880: "La ringrazio cordialmente di aver pubblicata l'enciclica in sì bella forma e con tanta accuratezza. Il Nunzio sembra esserne assai contento ed è in special modo commosso dalla Sua generosa e delicata idea di
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offrirgli l'importo del costo come obolo di S. Pietro".
Non solo la traduzione fu fatta per incarico di Sua Santità ma sopratutto fu posta a sua disposizione. Le spese di stampa furono a carico della Nunziatura Apostolica di Monaco, che, a seconda dell'importanza dell'enciclica, ne fece tirare 1.000, 2.000 e perfino 3.000 copie (enciclica "Rerum Novarum") divulgandole essa stessa (per l'Austria a mezzo della Nunziatura di Vienna). Il Prelato Hettinger, già al principio, aveva proposto e la Nunziatura ha confermato, che l'editore dovesse tirarne ancora qualche centinaio (oltre a quelle da tirarsi per incarico della Nunziatura) per essere in grado di divulgarle mediante il commercio librario.
Interrogato sul carattere della collezione, il Prelato Hettinger scrive (26 Ott. 1880) all'editore "che né la Vostra Casa editrice, né io, abbiamo intrapresa la pubblicazione della traduzione con testo latino per nostra particolare iniziativa e per nostro conto, ma su incarico del Santo Padre e che perciò la pubblicazione ha un carattere semiufficiale".
Per esplicito incarico di Sua Santità, trasmesso in parte a mezzo della Nunziatura di Monaco, in parte a mezzo di S. E. il Cardinale Hergenroether di Roma, il Prelato Hettinger tradusse anche le successive encicliche del Papa Leone XIII. Il testo latino fu allora mandato direttamente da Roma al Prelato Hettinger.
Anche l'editore ebbe la gioia di poter constatare la piena soddisfazione del Santo Padre per la sua opera. Il Papa Leone XIII in un'udienza particolare e a proposito della collezione delle sue circolari, regalò all'editore il suo ritratto a colori con cornice in velluto rosso, che viene ancora custodito
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come preziosissimo dono nella casa editrice e il 29 Maggio 1880 il Nunzio, per incarico del Papa, gli mandò una medaglia d'oro con queste parole accompagnatorie:
"A cette occasion, le Saint Père, pour vous manifester encore une fois combien Il a agréé le zèle généreux avec lequel vous Lui avez offert la belle édition "Arcanum" avec sa traduction allemande rédigée par Mons. Hettinger, vous envoie en souvenir une médaille d'or qu'Il aurait bien voulu vous remettre Lui-même et m'a chargé de vous répéter en Son nom les éloges que méritent si justement l'élégance et la netteté de l'édition que vous Lui avez présentée et de vous en faire les vifs remercîments."
Anche le parole di soddisfazione del Nunzio in occasione della pubblicazione di una successiva enciclica (30 Agosto 1883) devono essere ricordate come una lode del più alto valore:
"Le tout a réussi parfaitement bien et j'espère que S. Sainteté aussi en restera satisfaite. En attendant, je ne peus pas me dispenser de vous remercier vivement pour toutes les peines que vous vous êtes données dans cette circonstance et de vous en faire les éloges si bien mérités. Le bon Dieu ne manquera pas de récompenser votre zèle et votre dévouement sans limite à l'Eglise et à son Chef."
La Casa Herder non poteva non considerare sempre la pubblicazione delle encicliche come uno speciale servizio reso alla Santa Sede e per la Nunziatura Apostolica. In speciali occasioni l'epoca di pubblicazione per la Germania fu stabilita dalla Nunziatura stessa, la quale preparò tutto per sollecitare al più possibile la pubblicazione stessa. Così l'editore, per l'enciclica sopra il liberalismo (1888), ebbe l'incarico di stampare subito la traduzione tedesca e di tenerla pronta, divulgandola però solamente
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dopo speciali istruzioni. Parimenti un telegramma del Nunzio del 1896: "La encyclique doit rester absolument secrète jusqu'à sa publication", dimostra che la Nunziatura di Monaco aveva potuto preparare il testo all'editore già prima della pubblicazione.
Dopo la morte del Prelato Hettinger (26 Gennaio 1890), il quale aveva precisamente di nuovo in sue mani l'incarico per la traduzione di un'enciclica, la casa editrice pregò la Nunziatura di Monaco di darle istruzioni sul proseguimento della collezione. Il Nunzio rispose (lettera del 1º Febbraio 1890) che si sarebbe rivolto a Roma "pour avoir les instructions nécessaires". Ma poiché la cosa era urgente, il 3 Febbraio 1890, su proposta dell'editore, il Nunzio incaricò del proseguimento della collezione il Direttore del Seminario arcivescovile Dr. Schill di Friburgo, allievo di Hettinger, decisione che poco dopo fu confermata anche da Roma. (Scritto del Segretario particolare della Nunziatura: "Il mio egregio Capo ha già comunicato alla S. V. Ill.ma le Sue vedute e i suoi progetti a proposito della traduzione dell'ultima enciclica. Avendo Egli adesso ricevute relative istruzioni da Roma, mi incarica di pregarla di sollecitare in tutti i modi la cosa confermando gli accordi precedenti. Il Santo Padre ha fretta che la cosa si adempia e la di Lei già da tanti anni provata buona volontà e il di Lei amore per la Santa Sede sono garanzia che per quanto dipende da Lei, i desideri di Sua Santità saranno adempiuti.")
È tanto vero che la traduzione fu eseguita completamente per incarico del Papa che, (secondo la lettera 15 Febbraio 1890 della Nunziatura) la Nunziatura si assunse le spese di onorari al Dr. Schill e che l'editore fu incaricato di prendere
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con lui i necessari accordi. In seguito il traduttore non fu più scelto dalla Nunziatura: fu invece lasciato al criterio ed alla rettitudine dell'editore di trovare un bravo e dotto traduttore. In contatto con Vescovi tedeschi l'Editore scelse <il>1 traduttore e richiese l'approvazione della Nunziatura. (L'ultima nomina avvenne per opera di S. E. il Cardinale Schulte di Colonia, il quale raccomandò come traduttore il Prof.  Hermann Mueller di Paderborn, a seguito di che S. E. il Nunzio Pacelli comunicò all'editore, che non vi era nulla contrario alla detta nomina (Lettera del 4 Giugno 1925).
Occasionalmente, ma solo raramente, ed in casi di importanza il testo della traduzione fu preparato a Roma (per esempio quella della enciclica "Rerum Novarum" 1891 ed anche 1896); oppure per mezzo della Nunziatura di Monaco (1896 "sotto la sorveglianza del Nunzio" a mezzo del Canonico Kirchberger) e poi passato all'editore per la stampa. Questo sistema di ricevere un testo ufficiale da Roma - e poi possibilmente già colla edizione latina - sarebbe stato il più utile e fu appoggiato dall'opinione pubblica tedesca e lo è ancora dalla stampa. Nel 1896 l'"Augustinus Verein" (l'Unione della stampa cattolica tedesca) ha avuto su tale argomento uno scambio di corrispondenza col Nunzio (stampata nel N. 11 delle "Vereins-Mitteilungen" dell'Unione). La Nunziatura aveva mandato alla sudetta Unione la traduzione di Herder (preparata, come sopra è detto, a Roma), dopoché i giornali si erano già serviti da lungo tempo di proprie traduzioni per la maggior parte fatte frettolosamente. Di tale occasione approfittò l'"Augustinus-Verein", quale rappresentante della stampa cattolica, per indirizzare al Nunzio una preghiera, in seguito alla quale il Nunzio scriveva
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all'editore (4 Agosto 1896):
"Je dois vous prévenir à cette occasion que le Augustinusverein a exprimé à Sa Sainteté le désir que à l'avenir les journaux d'Allemagne soient mis en même de publier la version officielle contemporanément à la publication à Rome du texte latin, et a demandé que chaque fois de votre typographie soit envoyé à la Présidence de l'Association (Augustinus-Verein), un nombre suffisant de simples feuilles contenants la version officielle en temps convenable pour la reproduction contemporaine de celle-ci dans les journaux catholiques d'Allemagne. On veut cela pour éviter que comme jusqu'à présent est arrivé, il soit publié une version particulière quelconque. Les dépenses de l'impression des simples feuilles susdites vous seront remboursées.
Sa Sainteté a pleinement approuvé le désir et la proposition de la Augustinus-Verein, que j'ai déjà prévenu."
Quantunque la Nunziatura nei primi anni avesse fatta fare la pubblicazione per sé allo scopo di divulgarla essa stessa questo più tardi non avvenne che in singoli casi. Interpretando il desiderio del Papa l'editore cercò con approvazione della Nunziatura di completare la collezione della sua edizione autorizzata anche colla traduzione delle encicliche meno importanti per la Germania, che egli stesso divulgò, e la Nunziatura gli mandò per questo scopo ogni volta un esemplare del testo latino munito del suo timbro. Quando la pubblicazione delle encicliche entrò nel commercio librario, la Nunziatura rinunciò in generale alla distribuzione per proprio conto, e fu assunta invece esclusivamente dall'editore a conto suo. Quanto più l'editore considerò tale suo compito come un compito d'onore, tanto più egli deplorò che
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l'importanza della sua edizione autorizzata fosse diminuita, evidentemente, in confronto di prima quando la Nunziatura continuava a diffondere essa stessa la pubblicazione in grande quantità di esemplari. Dopo che con la morte del Prelato Hettinger tutta la responsabilità cadde sull'Editore, questi, prima della stampa, sottopose sempre le bozze alla Nunziatura di Monaco. Sua Eccellenza Fruehwirth, per esempio, che si è egli stesso molto interessato alla pubblicazione delle encicliche, ebbe spesso ad esaminare le bozze personalmente, e vi apportò perfino sue correzioni.
Generalmente però il timbro della Nunziatura rimase puramente come il segno che le bozze erano state sottoposte ad essa. Gli atti sono diventati rari perché per maggior comodità i rapporti fra la Nunziatura e la Casa Herder venivano ormai effettuati a viva voce per il tramite della casa figliale di Monaco.
Anche a Roma la traduzione delle circolari papali per opera della Casa Herder fu sempre considerata come autorizzata. Monsignor della Chiesa, poi Papa, e allora sostituto cardinale segretario di Stato l'8 Luglio 1905 si espresse nei confronti del Sig. Herder in questi termini: "la Santa Sede autorizza volentieri l'editore Herder a continuare come prima la raccolta delle circolari papali, e a munirla dello stemma di Sua Santità nonché della scritta: "Edizione autorizzata" (rapporto scritto del Signor Herder da Roma, in data 8 Luglio 1905).
In tal maniera l'editore Herder continuò fino ad oggi la raccolta e, dopo aver ottenuto l'"imprimatur" dall'Ordinario di Friburgo, prima della stampa definitiva sottopose sempre la traduzione al Nunzio apostolico. Contrariamente all'uso più tardi vigente, di non pubblicare in Roma stessa alcuna traduzione
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ufficiale in lingua tedesca, negli "Acta Apostolicae Sedis", in occasione dell'ultima circolare ("Miserentissimus Redemptor") apparve una traduzione ufficiale tedesca della preghiera espiatoria, dopoché già molto tempo prima il testo latino era stato pubblicato dall'"Osservatore Romano". L'editore Herder, in considerazione delle speciali difficoltà ('Maria Reparatrix') che la traduzione di questa Enciclica presentava, in pieno accordo con cardinali e vescovi tedeschi e col Nunzio di Berlino, pubblicò una traduzione che non corrisponde alla versione romana resa più tardi pubblica.
Non era possibile attendere la pubblicazione della circolare papale già resa pubblica attraverso l'Osservatore Romano negli Acta Apostolicae Sedis, perché la preghiera espiatoria doveva essere diffusa per la festa del S. Cuore di Gesù. Perciò l'episcopato tedesco, per mezzo del Presidente della Conferenza dei Vescovi di Fulda, Cardinale Betram di Breslau, sollecitò presso l'editore telegraficamente la pubblicazione della traduzione di Herder. Egualmente fecero i vescovi di Strasburgo e di Linz; anche il pubblico attendeva impazientemente alla traduzione autorizzata.
La Casa editrice Herder formula quindi la preghiera di essere informata in tempo utile delle eventuali traduzioni ufficiali fatte a Roma, in modo che tal testo ufficiale possa venire adottato per la raccolta herderiana evitando così le discrepanze fra una pubblicazione e l'altra.
Inoltre la Casa editrice Herder chiede ossequiosamente se non sia possibile studiare il modo di rendere le sue pubblicazioni autorizzate le più rapide possibili. (Malgrado tutta la rapidità di esecuzione, per quanto dipendeva dal traduttore e dallo
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stampatore, spesse volte non fu possibile, dato anche che una perfetta accuratezza è considerata come condizione indispensabile per la pubblicazione, evitare che apparissero prima altre traduzioni tedesche, ciò che provocò alle pubblicazioni herderiane grandi inconvenienti morali e finanziari).
Infine la Casa Editrice Herder chiede rispettosamente se la Nunziatura Apostolica sarebbe disposta a riprendere il vecchio uso di distribuire esemplari della pubblicazione autorizzata tedesco-latina ad ogni Vescovo tedesco. L'editore da parte sua sarebbe pronto a mettere a disposizione gratuitamente il necessario numero di esemplari pronti per la spedizione.
Herder & Co.
1Masch. eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
[Herder, Hermann], Pubblicazione autorizzata in latino e in tedesco delle circolari papali per opera della casa editrice Herder, Freiburg im Breisgau vom 01. September 1928, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18697, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18697. Letzter Zugriff am: 27.04.2024.
Online seit 20.01.2020.