Dokument-Nr. 19037
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 08. Februar 1927

Schreiber (Textgenese)
StenotypistStenotypistCentozCentozPacelliPacelli
Betreff
[Kein Betreff] Dichiarazione del Governo del Reich intorno al Concordato
Come l'E. V. R. avrà senza dubbio rilevato dalla pubblica stampa, - in occasione della recente crisi governativa, in cui il Centro, finora sempre più inclinato piuttosto verso i partiti di sinistra, consen ha finito coll'accettare una coalizione colla destracoi tedesco-nazionali, i vari giornali del partito popolare tedesco (diedeutsche Volkspartei), affer soprattutto la "Kölnische Zeitung", la "Magdeburgische Zeitung" e la "Tägliche Rundschau", affermarono che ciò dovevasi ad accordi presi fra i dueanzidettipartiti del Centro ed del de i tedesco-nazionali circa il Concordato e la questione scolastica, sotto la influenza di alti personaggi ecclesiastici e della stessa S. Sede. Malgrado che la stampa del Centro smentisse subito nel modo più energico così infondatenotizie, la stampa della deutsche Volksparteiribadì quella asserzione, la
546v
quale venne naturalmente subito raccolta con grande scalpore dagli organidemocratici e socialisti. Ne seguì una assaiaspra campagna, la quale ha dimostrato ancora una volta quanto il solo nome di Concordato ecciti in Germania gli animi e quali difficoltà presentino quindi la suale trattative su questa materia. Da parte mia non mancai di fare assai forti resistenze contro quelle false ed offensive acaffermazioni, le quali volevano far quasi credere che la S. Sede entrasse in questioni di politica interna dei partiti, sia presso il Governo prussiano in occasione di una seduta per le trattative concordatarie, come presso il Ministro degli Esteri, Dr Stresemann, appartenen capo egli stesso del partito popolare tedesco,dal quale, come si è detto, esse avevano avuto origine.
In seguito a ciò il Governo del Reich ha diramato [al] il seguente comunicato ufficiale (cfr. il testo tedesco nell'Allegato):
547r
"Alle voci tuttora diffuse nel pubblico di segreti accordi col Vaticano in occasione della [tima] formazione dell'ultimo GovernoMinisteroGabinettofu intantoèstatagià opposta una energica smentita sia d dalla parte ecclesiastica come pure dalanche per mezzo del didiscorso del Capo del Centro, Sig. von Guérard, nella seduta del Reichstag del 4 Feb.braio.
Da parteIdel Governo del Reich havvi in tale questione da osservare, notare,crede necessario di osservare in proposito quanto segue:
NegoziatiNon si sono avute tra il Governo del Reich e la S. Sede trattative per la conclusione di un Concordato col Reich non furono intavolati, pendenti in occasione della formazione[assunzione]costituzione del nuovo Gabinetto Ministero. AnzitTale questione non è stata in alcun modo neppure toccata in nessunin nessun momento, punto dei colloqui per la formazione del Governo.del Reich non fu,neppure in generale,sfiorata. Del resto, circa i giacentiipreliminaripreparativitivi fattdiper un Concordato fattielaboratifatti innel passato, e giacenti, si possono comunicarefarefare le seguenti informazioni:comunicazioni:
Il problema di un'intesa con le AaAutorità ecclesiastiche sopra i molteplici reciproci rapporti tra lo Stato e la Chiesa, fin dove si estende, arriva, viene in questionela competenza del Reich,in questo campo,fu seriamente esaminato, ponderato quasi da tutti i Gabinetti del Reich.fin dalla pubblicazione
547v
della Costituzione del Reich. Un precedente GabinettoMinisterodirettopresieduto dal Cancelliere Dr. Marx decise stabilì di ri nell'Ottobre 1924 di riprendere i necessari lavori preparatori per un Concordato col Reich. Lo stessoSenonché anche il Cancelliere Dr. Luther hadiede sempre dato importanza alla conclusione di un tale Concordato. Occorre inoltre ricordaresidellele dichiarazioni che furono scambiate il 30 Giugno 1920 tra il deil defuntol'allora Presidente del Reich Sig. Ebert ed il Nunzio Pontificio accreditato presso il Reich. Il NunzioNel consegnare,Nel rimettere le sue lettere credenziali, il Nunzio affermò allora essere suoacompito,ufficiosua missionemissione in Berlino ildi regolare a nuovoex novo con le competenti AaAutorità le relazioni tra la Chiesa e lo Stato in Germania, comein modociòcosacorrispondaente alla nuova situazione, condizione, ed ai nuovi bisogni.odierni. A ciò il Sig.Presid.ente del Reich,Sig.Sig. Ebert, rispose che egli pensava di assolvere col Nunzio il compito di regolare di nuovo, di dare un nuovo regolamento assetto ai rapporti tra Chiesa e Stato in Germania., aggiungendo che ciòCiò doveva avvenire in base alla Costituzione della Repubblica, chela quale garantisce la piena più completa libertà di coscienza.
Su questa base lei competenti autoritàle due partiUffici sono da tempo occupaticonvennero da tempo nell'esame delle proprierelative questioni giuridicheo-statali e politico-religiose,ecclesiastiche, senza cheche però - come è già stato osservato in principio - siasiesserefinoragiuntisiasi finoraaddivenuti oi a qualsiasi trattative di sorta con la Santa Sede".
Chinato
546r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 08. Februar 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19037, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19037. Letzter Zugriff am: 28.11.2024.
Online seit 25.02.2019.