Dokument-Nr. 19168
Pacelli, Eugenio an Rossi OCD, Raffaele Carlo1
[Berlin], 19. November 1927

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliCentoz
[Kein Betreff]
Mi permetto di rivolgermi alla Sua squisita bontà per sottometterLe con ogni umiltà e rispetto alcune osservazioni circa la esecuzione degli ordini contenuti nel venerato Dispaccio di cotesta S. Congregazione N. 94/20 del 9 corrente.
Allorché mi pervenne la ossequiata Circolare della sullodata S. Congregazione in data del 23 Gennaio 1920 (risiedevo allora in Monaco di Baviera), mi diedi premura di comunicarne il co le disposizioni ai Revmi Ordinari della Germania. Varie Curie vescovili a fine d'anno versarono alla Nunziatura la somma in marchi, corrispondente alle tasse dovute per Rescritti, Brevi e Bolle Apostoliche, somme che depositai alla Banca di Stato bava-
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rese (Bayerische Staatsbank) a conto corrente, conservando nell'Archivio della Nunziatura gli elenchi inviati inviatimi dalle Curie medesime. Ciò durò avvenne negli anni 1920, 1921, 1922 e 1923. In quest'ultimo anno, a causa della inflazione (in seguito alla quale un marco-oro corrispondeva ad un bilione = mille miliardi di moneta corrente, ossia di marchi-carta), tutto andò le somme così raccolte andarono intieramente perdute, come mi feci un dovere di riferire a cotesta S. Congregazione, rimettendo in pari tempo il certificato della Banca. Mi duole di non poter citare il numero del mio rispettoso Rapporto, essendo esso rimasto nell'Archivio della Nunziatura di Monaco. Allorché alla fine di quello stesso anno 1923 venne introdotto la Re cosiddetta Renten-Mark, equivalente al M marco-oro, la situazione rimase capovolta; il marco valeva cominciò infatti ad aver un valore quintuplo della lira italiana, e quindi la così benigna concessione di pagare le tasse in moneta corrente, così vantaggiosa cessò di avere per gli Ordinari
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negli anni anzidetti 1920-1923, della Germania qualsiasi vantaggio. Sul principio qualche Curia inviò ancora alcune tasse , ma fu ben poca cosa; il [relat] l'importo fu da me depositato, come sopra, alla Bayerische Staatsbank ed il relativo Foglio od elenco nell'Archivio della Nunziatura di Monaco (ove ancora risiedevo), e tutto colà rimase, allorché nell'agosto 1925 mi trasferii definitivamente a Berlino (ove ero in pari tempo accreditato dal Giugno 1920). Salvo quindi quella piccola somma, che, potrà essere invi trasmessa alla S. Congregazione dall'Eccmo Mons. Vassallo di Torregrossa, le cose negli anni 1924-1927 sono andate nella maniera seguente: Per le Bolle Apostoliche relative concernenti le nomine vescovili, le tasse sono state dal sottoscritto tr inviate volta per volta a cotesta S. Congregazione: così, per la nomina del Vescovo Ausiliare di Paderborn, Mons. Hillebrand (cfr. mio Rapporto N.  del 1926, riscontrato col venerato
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Dispaccio di cotesta S. Congregazione N.  del ), per la nomina del Re Revmo Vescovo di Rottenburg, Mons. Sproll (cfr.  mio Rapporto N.  del corr. anno, riscontrato col Dispaccio N.). Lo stesso si è fatto per le Bolle Lettere Apostoliche spedite dalla Dataria; così, ad esempio, per la nomina del Quanto ai Brevi Apostolici, essi, secondo una comunicazione del Revmo Mons. Cancelliere in data del del corrente anno, non vengono consegnati se non dopo pagata la relativa tassa, la quale anzi per la Germania viene calcolata in Marchi-oro, di guisa che, ad esempio, per una commenda di S. Gregorio con placca essa ammonta alla bella somma di Lire . Anche queste tasse sono state quindi pagate volta per volta. A quanto io credo lo stesso vale anche per i Rescritti delle S. Congregazioni,
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i quali vengono ritirati dagli Agenti delle Curie vescovili in Roma; cosa, del resto, che Ella potrà facilmente appurare presso le Segreterie delle Congregazioni medesime. Qualche Ordinario, in via eccezionale, si è rivolto a questa Nunziatura per la trasmissione di alcune tasse alla S. Sede; così il Revmo Mons. Arcivescovo di Friburgo con Foglio N.  La Nunziatura ha subito eseguito l'incarico, ricevendo poi dalla menzionata S. Congregazione regolare accusa di ricevimento (Dispaccio
Riassumendo il suesposto, credo che nessuno degli Ordinari della Germania pe ritenga come ancora in vigore la disposizione del 20 Gennaio 1920, la quale, così favorevole al tempo dell'inflazione, sarebbe in seguito riuscita invece a tutto loro danno. Per ciò che concerne, poi, le tasse dovute per gli anni scorsi, esse
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sono andate intieramente perdute per il [sic] tutto il periodo sino alla fine dell'anno 1923, e per l'epoca susseguente credo che difficilmente vi sia possano essere delle somme, che le quali non siano state già regolarmente versate all'Ufficio competente. In considerazione di ciò, Le sarei ben grato, se Ella allaS.  V. Illma e Revma, se avesse volesse indicarmi in quali termini debba essere da me fatta ai Revmi Ordinari dipendenti da questa Nunziatura la comunicazione ordinatami.
ChiedendoLe venia per quanto il disturbo, che Le arreco, e ringraziandoLa anticipatamente, mi onoro di confermarmi con profondo ossequio e venerazione
DellaS.  V. Illma e Revma
76r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
1Ursprünlicher Adressat "Amleto Giovanni Cicognani" hds. von Pacelli geändert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Rossi OCD, Raffaele CarloUrsprünlicher Adressat "Amleto Giovanni Cicognani" hds. von Pacelli geändert. vom 19. November 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19168, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19168. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 25.02.2019.