Reverendissimo <Eccellentissimo> e Veneratissimo Monsignore Mi
permetto di rivolgermi in via confidenziale alla Sua squisita bontà dell'E. V. R. per sottometterLe
chiederLe con ogni umiltà e rispetto alcune
i
osservazioni
istruzioni <schiarimenti> circa la esecuzione degli ordini contenuti nel
venerato Dispaccio di cotesta S. Congregazione N. 94/20 del
9 corrente.
Allorché mi pervenne la ossequiata Circolare della sullodata
S. Congregazione in data del 23 Gennaio 1920 (risiedevo allora
in quell'epoca in Monaco di Baviera), mi diedi premura di
comunicarne il co le disposizioni ai Revmi Ordinari della Germania. Varie Curie
vescovili a fine d'anno versarono alla Nunziatura in moneta corrente,
ossia in marchi-carta,
lea
sommea
in marchi,
corrispondentie alle
tasse dovute per Rescritti, Brevi e Bolle Apostoliche, somme che depositai alla Banca di
Stato bava-76v
rese (Bayerische Staatsbank),
a conto corrente, conservando nell'Archivio della Nunziatura
gli
i relativi fogli od elenchi inviati inviatimi dalle Curie
medesime. Ciò durò avvenne negli anni 1920, 1921, 1922 e 1923. In quest'ultimo anno,
a causa della inflazione (in seguito alla quale un marco-oro corrispondeva ad un bilione =
mille miliardi di moneta corrente, ossia di marchi-carta), tutto andò le somme così
raccolte andarono intieramente perdute, come mi feci un dovere di riferire a cotesta
S. Congregazione, rimettendo in pari tempo il certificato della Banca. Mi duole di non
poter citare il numero del mio rispettoso Rapporto, essendo esso rimasto nell'Archivio della
Nunziatura di Monaco. Allorché alla fine di quello stesso anno 1923 venne introdotto la
il
Re
cosiddettao
Renten-Mark,
marco-rendita, equivalente al M marco-oro, la situazione
rimase capovolta; il marco valeva cominciò infatti ad aver in
media un valore quintuplo della lira italiana, e quindi la così benigna
concessione di pagare le tasse in moneta corrente, così vantaggiosa cessò di avere
per gli Ordinari77r
negli anni anzidetti 1920-1923, della
Germania qualsiasi vantaggio.
e non poté perciò avere più la sua pratica applicazione. Sul
principio qualche Curia inviò ancora alcune tasse,
, ma fu ben poca cosa;
il [relat]
il modesto
l'importo
fu
in marchi-rendita ammon<ammon>tanti, a circa se ben ricordo, a circa
800 marchi-rendita; essi vennero da me depositatio, come sopra, alla Bayerische
Staatsbank ed il relativo Ffoglio od elenco nell'Archivio della Nunziatura di Monaco (ove ancora
risiedevo), e tutto colà rimase,
, passando nelle mani del nuovo Nunzio Apostolico di Baviera,
allorché nell'agosto 1925 mi trasferii definitivamente a Berlino (ove ero in pari tempo accreditato dal Giugno 1920). Salvo quindi quella
questa
piccola somma, che, potrà essere
invi
trasmessa alla S. Congregazione dall'Eccmo Mons. Vassallo di
Torregrossa,
, a quanto ho inteso, è stata essa già dall'Eccmo Mons. Vassallo di
Torregrossa trasmessa alla S. Sede, le cose negli anni 1924-1927 sono andate
nella maniera seguente: Per le Bolle Apostoliche relative concernenti le nomine
vescovili, le tasse
, [drei Wörter unlesbar],
sono state dal sottoscritto tr inviate volta per volta a cotesta
S. Congregazione: così,
, ad esempio, per la nomina del Vescovo Ausiliare di Paderborn,
Mons. Hillebrand (cfr. mio Rapporto N.
35553 del 7 Luglio 1926, riscontrato col
venerato77v
Dispaccio di
cotesta
biglietto di V. E. in data del
22 dello stesso mese, la quale mi rimetteva la relativa quietanza di cotesta
S. Congregazione N.
319/26 del 19 Luglio), per la nomina del Re Revmo Vescovo di Rottenburg, Mons.
Sproll (cfr.
mio Rapporto N.
38119 del 17 Settembre corr. anno, riscontrato col Dispaccio N.
281/27 dell'8 Ottobre). Lo stesso si è fatto per le
Bolle Lettere Apostoliche spedite dalla Dataria;
, la<e> cui
tassa<e> è <sono> stata<e> egualmente in ogni
singolo caso fissata e pagata
pagata e trasmessa <spedita> <mandata<e>>
<([drei Wörter unlesbar])> a questo Ufficio; così,
ad esempio, per la nomina del Rev. Sac. Schwunk, parroco di
Attendorn (diocesi di Paderborn), sono furono inviati alla Dataria medesima
nell'Agosto dell 1926 Mk. 100, e per la nomina del Rev. Sac. Klett,
parroco di Stendal, nella suddetta diocesi, furono trasmessi nel Gennaio del
corr. anno Mk. 200. Quanto ai Brevi Apostolici, essi, secondo una
comunicazione del Revmo Mons. Cancelliere in data del 19 Settembre del corrente anno, non vengono consegnati (salvo il caso di dispensa) se non dopo pagata
versata la relativa tassa, la quale anzi per la Germania viene
calcolata in Marchi-oro,
marchi-oro, di guisa che, ad esempio, per una commenda di
S. Gregorio con placca essa ammonta alla bella somma di
Lire 21.840. Anche queste tasse sono state quindi pagate
riscosse <incassate> volta per volta.
dalla Cancelleria dei Brevi. Per quanto io sappia,
A quanto io credo lo stesso vale anche per i Rescritti delle
S. Congregazioni,78r
i quali vengono ritirati dagli Agenti
delle Curie vescovili in Roma; cosa, del resto, che Ella
V. E.
potrebbeà facilmente appurare
accertare presso le Segreterie delle Congregazioni medesime. Qualche
Ordinario, in via eccezionale, si è rivolto a questa Nunziatura per la trasmissione di
alcune tasse alla S. Sede; così il Revmo Mons. Arcivescovo di Friburgo con Foglio N.
7466 in data del 16 Luglio 1926 inviò Mk. 721,80 per tasse
dovute alla S. Congregazione dei Sacramenti. La Nunziatura ha subito eseguito
l'incarico, ricevendo poi dalla menzionata S. Congregazione regolare accusa di
ricevimento (Dispaccio
Foglio N. 19499/26 del 13 Agosto dello stesso
anno).
Riassumendo il suesposto, credo che nessuno degli Ordinari della Germania
pe ritenga come ancora in vigore la disposizione del 20 Gennaio 1920, la
quale, così favorevole al tempo dell'inflazione, sarebbe in seguito
riuscita
ora invece a tutto loro danno. Per ciò che concerne, poi, le tasse
dovute per gli anni scorsi, esse78v
sono andate intieramente
perdute per il [sic] tutto il periodo sino alla fine dell'anno 1923, e per l'epoca
susseguente credo
sembra che difficilmente vi sia possano essere delle somme,
che le quali non siano state già regolarmente
versate all'Ufficio competente.
alla S. Sede. In considerazione di
ciò,
Le
di tali circostanze, sarei ben grato, se Ella
alla'E.S.
V.,
Illma e Revma, se avesse volesse degnarsi di indicarmi in quali termini debba essere eventualmente da me fatta ai Revmi Ordinari dipendenti da questa Nunziatura la
comunicazione ordinatami.
ChiedendoLe venia per quanto il disturbo, che Le
arreco, e ringraziandoLa anticipatamente, mi onoro
e porgendoLe i miei più vivi ringraziamenti anticipati, ho l'onore
di confermarmi con sensi di profondo ossequio e di
sincera venerazione
Della'ES.
V. Illma e Revma
76r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Rossi OCD, Raffaele CarloUrsprünlicher Adressat "Amleto Giovanni Cicognani" hds. von Pacelli geändert. vom 19. November 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19168, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19168. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.