Betreff
Sulle trattative concordatarie colla Prussia
La sera di Giovedì 22 Marzo p. p. ebbe luogo nella
Nunziatura una riunione confidenziale, alla quale presero parte, oltre il Revmo Mons. Kaas,
i due membri cattolici dell'attuale Gabinetto prussiano, Signori Dr Steiger, Ministro dell'Agricoltura e Dr Schmidt, Ministro della Giustizia, (il S Sig. Dr Hirtsiefer, Ministro della pubblica assistenza, non poté in anche egli
cattolico, non poté intervenire), il Segretario di Stato nel Ministero del Culto,
Dr Lammers, ed i deputati al Landtag, Mons. Linneborn e Sac. Prof. Lauscher. Scopo
della riunione medesima fu di esaminare l esaminare la situazione
relativamente alle trattative concordatarie colla Prussia ed il e di ricercare la via più opportuna per giungere possibilmente ad un favorevole risultato.
Dopo che il sottoscritto
ebbe informato i Signori Ministri e deputati presenti, sotto stretto segreto e d'altronde in
termini generali,354v
sullo stato dei negoziati, tutti i
presenti furono unanimi nel ritenere che la opposizione
del Ministro delle Finanze, Sig. Dr Höpker Aschoff, appartenente al partito democratico, contro un soddisfacente
Concordato in genere, ed in particolar modo contro un soddisfacente regolamento della questione delle dotazioni rendeva impossibile per il momento il proseguimento dei
negoziati. In tale condizione di cose non rimaneva che una via: attendere il momento della
formazione del nuovo Governo dopo le prossime elezioni, le quali avranno luogo il 20
Maggio del corrente anno; in tale occasione il Centro dovrebbe porre come condizione per la
sua entrata nella coalizione ministeriale la fissazione dei
punti più importanti del Concordato, affine di costringere per
interesse politico all'accettazione dei medesimi anche quei partiti, i
quali sono
pr altrimenti avversi ad una Convenzione colla S. Sede.
È noto
all'E. V. R. come l'attuale coalizione era composta dei partiti: socialista (con
114 deputati), del Centro (con 81 deputati) e democratico
(con 27 deput deputati); in tutto356r
222 deputati.
L'opposizione era comp Si trovavano quindi
all'opposizione i partiti: tedesco-nazionali (con 110 deputati), la Deutsche Volkspartei (con
45 deputati), il i comunisti (con 36 deputati), la Wirtschaftspartei des
deutschen Mittelstandes (con 11 deputati), i tedesco-conservatori (con 6 deputati), i nazionalisti estremi o
Deutschvölkische Freiheitspartei (con 8 deputati), i polacchi (con 2 deputati), i
nazionali-socialisti (con 1 deputato), i comunisti di sinistra (con 5 deputati), i
comunisti rivoluzionari (con 1 deputato), ed infine 3 deputati non app iscritti
ad alcun partito: in tutto 228 deputati. L'intiero Landtag comprendeva 450 deputati. I
tedesco-nazionali si possono considerare come almeno in parte favorevoli
al Concordato, solamente però con
uguali vantaggi anche alle Chiesa protestanti.
È
difficile di prevedere attualmente
con sicurezza quale sarà il risultato delle prossime elezioni, varie persone competenti
inclinano a ritenere che esse non porteranno un cambiamento
essenziale nell'attuale proporzione dei partiti. Qualora quindi
le elezioni [conclusive] non rimanga
essen-356v
zialmente mutata la fisonomia del Parlamento, i summenzionati Signori Ministri e deputati pensavano che il
nuovofuturo Gabinetto risulterebbe formato o dalla stessa coalizione
presente (socialisti - Centro - democratici) o allargata coll'entrata della Deutsche Volkspartei.
Dovreb Dovrebbe quindi essere appunto compito del
Centro di profittare, come si è più sopra
accennato, delle trattative per la costituzione del nuovo Governo (da cui si vorrebbe escluso il Sig. Dr Höpker Aschoff co quale Ministro delle Finanze), allo scopo di concludere un compromesso, il
quale impegnasse gli altri partiti della coalizione a determinati punti. Un impegno soltanto generale non
sarebbe costituirebbe una sufficiente garanzia,
giacché i partiti stessi potrebbero poi dire di non essersi
volutilegare a questa o quella disposizione e far così
cadere l'intiero progetto, come è avvenuto recentemente per la legge
scolastica nel Reichstag per la infida attitudine della Deutsche Volkspartei.
In
considerazione di quanto si è esposto, vengo a supplicare
l'E. V. a volersi degnare355r
di impartirmi prima
dell'epoca anzidetta, vale a dire non più tardi del 20 Maggio le Sue superiori istruzioni circa i variargomenti, che dovranno essere inclusi nel Concordato, ed i quali hanno formato già oggetto dei miei ossequiosi Rapporti circa le trattative col Governo prussiano. E poiché, durante le trattative
per la formazione del Gabinetto, data la celerità, colla con cui si svolgono talora
le varie fasi edi repentini mutamenti che esse presentano, non vi sarebbe possibile tempo sufficiente per implorare nuove
istruzioni, oserei di pregare V. E. a volermi indicare il Maximum
circa ogni su ciascun punto il limite massimo delle concessioni, cui la
S. Sede crede di poter giungere, restando ben inteso che dovrebbe
primaesaurirsi ogni sforzo per ottenere una più favorevole soluzione.
In tale attesa, chinato
354r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. April 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19179, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19179. Letzter Zugriff am: 05.02.2025.