Dokument-Nr. 19179
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 12. April 1928

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulle trattative concordatarie colla Prussia
La sera di Giovedì 22  Marzo p. p. ebbe luogo nella Nunziatura una riunione confidenziale, alla quale presero parte, oltre il Revmo Mons. Kaas, i due membri cattolici dell'attuale Gabinetto prussiano, Signori Dr  Steiger, Ministro dell'Agricoltura e Dr  Schmidt, Ministro della Giustizia, (il S Sig. Dr  Hirtsiefer, Ministro della pubblica assistenza, non poté in anche egli cattolico, non poté intervenire), il Segretario di Stato nel Ministero del Culto, Dr  Lammers, ed i deputati al Landtag, Mons. Linneborn e Sac. Prof. Lauscher. Scopo della riunione medesima fu di esaminare l esaminare la situazione relativamente alle trattative concordatarie colla Prussia ed il e di ricercare la via più opportuna per giungere possibilmente ad un favorevole risultato.
Dopo che il sottoscritto ebbe informato i Signori Ministri e deputati presenti, sotto stretto segreto e d'altronde in termini generali,
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sullo stato dei negoziati, tutti i presenti furono unanimi nel ritenere che la opposizione del Ministro delle Finanze, Sig. Dr  Höpker Aschoff, appartenente al partito democratico, contro un soddisfacente Concordato in genere, ed in particolar modo contro un soddisfacente regolamento della questione delle dotazioni rendeva impossibile per il momento il proseguimento dei negoziati. In tale condizione di cose non rimaneva che una via: attendere il momento della formazione del nuovo Governo dopo le prossime elezioni, le quali avranno luogo il 20  Maggio del corrente anno; in tale occasione il Centro dovrebbe porre come condizione per la sua entrata nella coalizione ministeriale la fissazione dei punti più importanti del Concordato, affine di costringere per interesse politico all'accettazione dei medesimi anche quei partiti, i quali sono pr altrimenti avversi ad una Convenzione colla S. Sede.
È noto all'E. V. R. come l'attuale coalizione era composta dei partiti: socialista (con 114 deputati), del Centro (con 81 deputati) e democratico (con 27 deput deputati); in tutto
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222 deputati. L'opposizione era comp Si trovavano quindi all'opposizione i partiti: tedesco-nazionali (con 110 deputati), la Deutsche Volkspartei (con 45 deputati), il i comunisti (con 36 deputati), la Wirtschaftspartei des deutschen Mittelstandes (con 11 deputati), i tedesco-conservatori (con 6 deputati), i nazionalisti estremi o Deutschvölkische Freiheitspartei (con 8 deputati), i polacchi (con 2 deputati), i nazionali-socialisti (con 1 deputato), i comunisti di sinistra (con 5 deputati), i comunisti rivoluzionari (con 1 deputato), ed infine 3 deputati non app iscritti ad alcun partito: in tutto 228 deputati. L'intiero Landtag comprendeva 450 deputati. I tedesco-nazionali si possono considerare come almeno in parte favorevoli al Concordato, solamente però con uguali vantaggi anche alle Chiesa protestanti. È difficile di prevedere attualmente con sicurezza quale sarà il risultato delle prossime elezioni, varie persone competenti inclinano a ritenere che esse non porteranno un cambiamento essenziale nell'attuale proporzione dei partiti. Qualora quindi le elezioni [conclusive] non rimanga essen-
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zialmente mutata la fisonomia del Parlamento, i summenzionati Signori Ministri e deputati pensavano che il nuovo futuro Gabinetto risulterebbe formato o dalla stessa coalizione presente (socialisti - Centro - democratici) o allargata coll'entrata della Deutsche Volkspartei. Dovreb Dovrebbe quindi essere appunto compito del Centro di profittare, come si è più sopra accennato, delle trattative per la costituzione del nuovo Governo (da cui si vorrebbe escluso il Sig. Dr  Höpker Aschoff co quale Ministro delle Finanze), allo scopo di concludere un compromesso, il quale impegnasse gli altri partiti della coalizione a determinati punti. Un impegno soltanto generale non sarebbe costituirebbe una sufficiente garanzia, giacché i partiti stessi potrebbero poi dire di non essersi voluti legare a questa o quella disposizione e far così cadere l'intiero progetto, come è avvenuto recentemente per la legge scolastica nel Reichstag per la infida attitudine della Deutsche Volkspartei.
In considerazione di quanto si è esposto, vengo a supplicare l'E. V. a volersi degnare
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di impartirmi prima dell'epoca anzidetta, vale a dire non più tardi del 20 Maggio le Sue superiori istruzioni circa i vari argomenti, che dovranno essere inclusi nel Concordato, ed i quali hanno formato già oggetto dei miei ossequiosi Rapporti circa le trattative col Governo prussiano. E poiché, durante le trattative per la formazione del Gabinetto, data la celerità, colla con cui si svolgono talora le varie fasi ed i repentini mutamenti che esse presentano, non vi sarebbe possibile tempo sufficiente per implorare nuove istruzioni, oserei di pregare V. E. a volermi indicare il Maximum circa ogni su ciascun punto il limite massimo delle concessioni, cui la S. Sede crede di poter giungere, restando ben inteso che dovrebbe prima esaurirsi ogni sforzo per ottenere una più favorevole soluzione.
In tale attesa, chinato
354r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. April 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19179, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19179. Letzter Zugriff am: 19.05.2024.
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