Dokument-Nr. 19262
Pacelli, Eugenio an [Gasparri, Pietro]
Rom, 28. November 1929

Schreiber (Textgenese)
StenotypistPacelli
[Kein Betreff]
Il Signor Francesco Semer, Cameriere Segreto Soprannumerario di S. S., è morto il 26 Ottobre p. p. nell'Ospedale di S. Ildegarda in Berlino, dopo aver ricevuto gli ultimi Sacramenti.
La vedova, Signora Elsa Semer, si recò alcuni giorni appresso in Nunziatura per partecipare il decesso di suo marito, e consegnò in pari tempo al Rev. P. Gehrmann, mio Segretario particolare, da cui fu ricevuta, le insegne della Commenda con placca di S. Gregorio Magno e quelle di Cameriere Segreto, appartenute al defunto. Ignoro quando la decorazione di S.  Gregorio M. gli sia stata conferita.
Poco dopo mi ha fatto pervenire due istanze diretta al S.  Padre, nelle quali afferma che il Semer spese del suo per la residenza della Nunziatura in Berlino Marchi 287.000 e chiede che, in considerazione della sua attuale povertà per per sopperire ai bisogni dei suoi due figli, le venga restituito un terzo, ossia Marchi 95.000.
Sul contenuto degli anzidetti fogli mi sia permesso di fare alcune osservazioni, per quanto incomplete, non avendo qui sott'occhio la relativa posizione, che trovasi in Berlino.
1. È falso che il Sig. Semer fu da me incaricato di acquistare una degna residenza per la Nunziatura. Egli era allora a me completamente sconosciuto. Tale incarico gli fu dato dall'Emo Card. Bertram, col quale la Signora Semer ha vincoli di parentela da parte della madre.
2. Il Sig. Semer raccolse denaro da vari cattolici benestanti, come l'Hagen ed il Klöckner, che ebbero poi perciò Pontificie onorificenze, e tutto amministrò senza dar mai conto del suo operato, intestando a sé la proprietà. Allorché si ebbero i primi dubbi sul suo stato finanziario e sulla sua onestà in materia commerciale, mi diedi premura, coll'aiuto del Rev.mo Mons. Kaas, di fare con regolare contratto passare detta proprietà alla S. Sede. 3. La Signora Semer si occupò, al contrario di quanto essa afferma, poco o nulla della cosa. La suora cui essa allude e che veramente lavorò molto
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Trovandomi io, del resto, allora in Monaco, mi era impossibile di controllare la cosa. La Suora, cui essa allude, e che veramente lavorò molto per il restauro e l'arredamento della Nunziatura, abitò nella Villa Semer, dietro suggerimento del Card. Bertram (come credo cherisulti anche da una lettera del sullodato Emo) soltanto provvisoriamente nel primo tempo; poi si trasferì presso le Religiose Francescane (Franziskus-Sanatorium, Burggrafenstrasse 1).
4. È falso quanto ivi si dice dei preziosi tappeti. L'unco [sic] tappeto veramente di valore fu donato dal Sig. Rieth, Consigliere dell'Ambasciata di Germania in Parigi, che ebbe per ciò la Commenda dell'Ordine Piano. La Signora Semer, la quale poco prima del [sic] morte del marito, ha, come essa dice, preparato il testo della supplica, che egli avrebbe dovuto firmare, in uno dei processi da lei già mossi contro di lui, affermò invece che il Semer si era appropriato i tappeti di valore, acquistati per la Nunziatura, e quindi senza pagare dogana, dandone invece altri già usati e senza valore.
5. È impossibile di constatare se e quali somme il Semer abbia realmente dato del suo, mancando qualsiasi documento al riguardo. È falso che la somma di Marchi 287.000 risulti dal parere, di cui è parola nella supplica e che perciò, ad evitare ulteriori molestie, ho fatto restituire alla vedova, tanto più che esso si trova già in copia nell'Archivio della Nunziatura.
6. La istanza per la nomina a Cameriere Segreto fu da me umiliata alla S. Sede, quando il Semer godeva ancora ottima fama, dietro di lui domanda e colla piena approvazione dell'Ordinario, Emo Bertram, da me chiesto di viva voce per ben due volte in Monaco. Il Semer poi, come è noto, pur troppo ne usò e abusò per i suoi affari. Con ciò ebbe già una larga ricompensa per quanto aveva fatto per l'acquisto della Nunziatura.
7. Come si è già accennato, l'Emo Bertram ha colla vedova (la quale per un certo tempo, dopo che la Nunziatura aveva troncato le relazioni col Semer, ha condotto una vita leggera ed ha combattuto aspramente il marito, causando a que-
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7. La Signora Semer, dopo che la Nunziatura aveva troncato ogni relazione col defunto, ha condotto una vita leggera ed ha combattuto aspramente il marito contro cui intentò vari processie che contribuì a rovinare nella salute e nelle finanze.8. Come già si è accennato, l'Emo Bertram ha colla vedova vincoli di parentela. Sembra quindi che egli, a cui non mancano i mezzi, sarebbe in grado di interessarsi della sorte degli innocenti orfani. A mio umile avviso, si potrebbe scrivergli che la vedova si è indirizzata al S. Padre, il Quale, in vista dei suindicati vincoli di parentela, raccomanda i figli alla sua carità.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an [Gasparri, Pietro] vom 28. November 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19262, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19262. Letzter Zugriff am: 05.02.2025.
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