Insieme al relativo Allegato mi è pervenuto il venerato Foglio
dell'E.V.R. N. 7860/1120 dell'8 corrente.
A [ma] schiarimento di quanto
mi permisi di comunicare col telegramma cifrato N. 512 del 29 Luglio scorso, potrà
forse giovare il qui ac un Esposto del
Consigliere ministeriale Prugger, originario della Baviera e buon cattolico, che mi pregio perciò di trasmettere qui accluso all'E.V.
In esso,dopo aver ricordato che
il Commissario del Reich, Sig. Schulzenstein, aveva riconosciuto l'antico possesso dei titoli presentati da cotesta Pontificia
Amministrazione per il valore di Mk. 2.564.000, si aggiun riferisce che era quindi compito dell'Amministrazione dei debiti del Reich (Reichsschuldenverwaltung)
di cancellare dai suoi libri i rela-
103v
tivi numeri dei singoli titoli. Durante questo lavoro si
constatò con sorpresa che una gran parte dei medesimi consisteva in cosiddetti nuovi
titoli, detti "neue Umwandlungsstücke", emessi soltanto negli anni 1921 e 1922. L'origine di
questi titoli - sempre secondo il sullodatoEsposto - sarebbe la seguente: vari creditori nellasottoscrizione odacquistodi prestiti durante la guerra o prima
della guerra non desiderarono la consegna dei relativi effetti, ma preferirono che il loro
credito fosse iscritto nominalmente nel libro del debito pubblico. In seguito però alla
progressiva inflazione ed alla svalutazione dei prestiti tedeschi, molti dei dei
summenzionati creditori sentirono il bisogno di estinguereillorocreditonominalee di farsi consegnarein
suoluogo dei titoli delle cartelle negoziabili in Borsa. Così
misero in furono messi in circolazione i titoli in discorso, i quali, se
[essa] tale trasformazione è avvenuta posteriormente al 1º Luglio 1920, si
designano col nome di "neue Um-104r
wandlungsstücke".
[Trovandosi] - sempre a quanto afferma l'Esposto - Essendosi, come si è sopra accennato,
trovati titoli di questo genere in gran numero fra quelli sopra indicatiper l'ammontare di MK. 2.564.000, l'Esposto conclude che il certificato rilasciato dalla Banca italiana di credito era falso, non
essendo possibile che siano statie acquistatie
il 16 Gennaio ed il 14 Marzo 1920 delle cartelle, che non esistevano in
quell'epoca, [vedendosi] dette [somme] in circolazione soltanto negli anni
1921-1922. L'Esposto non mette menomamente in dubbio la buona fede di cotesta Amministrazione; afferma però che alla sunnominata Banca non
può essere risparmiato il grave addebito di aver rilasciato con false date un attestato
materialmente falso. In conseguenza di ciò l'attestato medesimo ha perduto qualsiasi forza
probativa, sebbene for forse vari degli altri titoli possano essere realmente di
vecchio possesso. Il Commissario del Reich ha dichiarato quindi che in questo stato di
cose è impossibile la rivalutazione dei suddetti
titoli.104v
D'altra parte era sorta una
situazione alquanto delicata. L'ottimo
Sig. Conte Alfonso Santucci, naturalmente in pienissima buona fede, dichiar venuto a
Berlino nel Novembre dello scorso
anno, affermò più volte dinanzi al
Commissario del Reich che la S. Sede si rendeva garantel'antico possesso dei titoli presentati il 10
Agosto in questione; e detto posseso venne venne
egualmente asserito nel Foglio di del 30 Novembre 1927 per "tutti"; certificati medesimi presentati per la rivalutazione con
lettera del 10 Agosto 1927. Perciò il Sig. Prugger, ad evitare spiacevoli conseguenze, consigliava il ritiro della domanda; egli mi aggiunse a voce che dopo
di ciò avrebbe ritirato l'intiera posizione e l'avrebbe distruttao.
Rimaneva
aperta la questione della rivalutazione dei rimanenti titoli per l'ammontare di
Mk. 3.636.000, relativamente ai quali mi permisi pure di chiedere all'E.V. i necessari
documenti col foglio Rapporto N. 39814 del 26 Luglio p.p. Il Sig. Prugger
mi disse confi
105r
denzialmente che, in seguito alla fatta esperienza, si era f compiuto presso la detta l'Amministrazione dei debiti del Reich qualche
prova per alcuni dei titoli stessi, e da essa sarebbe risultato già che anche fra
questi ve ne sarebbero dei posteriori al 1920. Per
tal motivo osai di esprimere nel mio rispettoso cifrato il subordinato parere che la Nunziatura non entri più nella cosa, al solo scopo
di evitare qualsiasi imbarazzo alla S. Sede. Ciò non toglie che, malgrado ciò,
sono sempre pronto, come di dovere, ad eseguire tutti quegli ordini, che all'Eminentissimo Superiore od all'E.V. piacesse
d'impartirmi al riguardo.
Intanto con sensi di profonda venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'E.V.R.
103r, mittig oberhalb des Textkörpers hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem
Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Cremonesi, Carlo vom 15. August 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19459, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19459. Letzter Zugriff am: 11.04.2025.