TEI-P5

Dokument-Nr. 19973
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 01. Januar 1928

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Colloquio coll'Ambasciatore dei Soviety
Tornato ieri a Berlino, ho subito profittato della occasione del ricevimento di Capo d'Anno per fare al a questo Ambasciatore della Unione delle Repubbliche socialiste dei Soviety, Sig. Krestinski, - la senza essere così obbligatoa chiamarlo né ad andare da lui, - la comunicazione indicata nel venerato telegramma cifrato dell'E. V. R. N. 62. La cosa non è riuscita mai tanto più agevole, in quanto che, essendo egli Sotto-Decano del Corpo diplomatico, mi trovavo vicino a lui. Ho cominciato col [me] ricordargli il colloquio avuto dal Sig. Bratman-Brodowski, C col Revmo Mons. Consigliere di questa Nunziatura (Rapporto N. 38360) ed ho detto che la S. Sede non stima possibile di continuare le trattative, mentre tanti sacerdoti e religiosi, tra i quali Mons. Sloskan, Mons. Skalski, l'Esarca
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Feodorow, sono perseguitati e tenuti in prigione. L'Ambasciatore ha subito obbiettato che l'incarcerazione dei detti ecclesiastici e religiosi non è cosa nuova, ma che esisteva già nell'Ottobre scorso, allorché tuttavia la S. Sede diede l'ultima risposta e quindi era pronta a negoziare; che dell'esarca Feodorow si trattò anzi vari anni or sono; e che perciò il Governo di Mosca non avrebbe compresocome ora la S. Sede volesse,come condizione preliminare delle trattative la liberazione di quei prigionieri. Ho replicato al Sig. Krestinski che la persecuzione religiosa si erarecentemente inasprita, come provava anche il fatto che q i summenzionati sacerdoti e religiosi erano stati esclusi dalla recente amnistia, [oltreché] il discorso del Sig. Jaroslawski. Aggiunsi che la S. Sede esigeva la liberazione di quegli innocenti e che altrimenti il S. Padre si vedrebbe nella necessità di denunziare dinanzi alla
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al mondo intiero simili [azioni] persecutrici. Il Sig. Ambasciatore tornò allora a lamentare che delle tre note domande, cui a cui la S. Sede aveva nell'Ottobre limitato que le trattative semi-officiali, dirette alla emanazione di una legge unilaterale, ripetendoosservando che erano stati tralasciati altri punti, ai quali invece il Governo avevainteresse.Al chemi èstatofaciledi rispondere,ripetendoi concetti espressi nell'Ottobre passato per [ein Wort unlesbar] in conformità del venerato RDispaccio N. 2680/27 e del Voto ivi allegato, e facendo anche osservare che il primo dei punti allora proposti, - nel quale la S. Sede dichiarava che nella nomina dei nuovi Vescovi avrebbe tenuto conto delle obbiezioni di ordine politico, che fossero mosse contro l'uno o l'altro candidato, - era tutto nell'interesse ed a vantaggio del Governo.
Nel riferire quanto sopra all'E. V., m'inchino
142r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Januar 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19973, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19973. Letzter Zugriff am: 17.06.2025.
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