Dokument-Nr. 2269
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 28. Januar 1924
Regest
Pacelli teilt mit, dass er den ehemaligen Kulmer Domkapitular Konstantin Treder fragte, ob er das Entschädigungsangebot der polnischen Gesandtschaft beim Heiligen Stuhl annehmen würde. In seiner konfusen Antwort erklärte Treder die Summe von 75.000 Lire für nicht ausreichend. Er sei aber im Extremfall bereit, sie anzunehmen, sofern auch die deutsche Botschaft beim Heiligen Stuhl diese Lösung akzeptieren würde. Der Nuntius empfiehlt, den Konsultor der deutschen Botschaft beim Heiligen Stuhl Steinmann, der laut Treder bestens über seinen Fall informiert sei, bezüglich der verworrenen Antwort des ehemaligen Kulmer Domkapitulars zu befragen.Betreff
Per il Canonico Costantino Treder
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio N. 25738 in data del 9 corrente, mi diedi premura di scrivere al Revmo Canonico Costantino Treder, comunicandogli la proposta attualmente fatta dal Governo polacco in seguito alle vive e reiterate insistenze della S. Sede, ed aggiungendo che essa rappresenta per il Governo stesso il massimo di ogni possibile concessione.
Oggi mi è giunta la risposta (redatta in modo abbastanza confuso) del menzionato Canonico, che qui acclusa compio il dovere di rimettere in originale all'Eminenza Vostra Reverendissima. Se ne ho ben compreso il senso, egli si dice malcontento della offerta, che trova del tutto insufficiente (massime se si consideri in paragone alle domande di riparazione presentate già da cotesta Ambasciata di Germania, di sua propria iniziativa, al Governo polacco), e non può quindi approvarla; qualora, tuttavia, nulla di meglio vi sia da sperare, egli si rassegnerebbe, ossia non impedirebbe che l'Ambasciata stessa accetti tale soluzione,
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pur di uscire alfine dal misero stato, in cui versa da oltre tre anni. Il Ministero del Culto prussiano, invero, alle sue
ripetute domande gli avrebbe dichiarato che innanzi tutto la Polonia dovrebbe intieramente
riparare, e soltanto dopo si potrebbe parlare di rinuncia al beneficio
di Culma e del consegnimento [sic] di un nuovo Canonicato in Prussia. Non solo, perciò, egli
intenderebbe, nel caso dell'accettazione suddetta, di avere libertà di azione, ma
l'Ambasciata od il Ministero dovrebbero adoperarsi per assicurargli alfine il nuovo
Canonicato ed altri indennizzi.Del resto il Canonico Treder afferma che la più volte menzionata Ambasciata (che egli chiama "Nuntiatura Germanica apud Vaticanum"), e per essa il Consigliere ecclesiastico Revmo Mons. Steinmann, sono pienamente al corrente dell'affare; data quindi la non eccessiva chiarezza della risposta a me diretta, riuscirebbe, a mio umile avviso, non inutile di interrogare, per ogni buon fine, il sullodato Monsignore.
Chinato umilmente al bacio della sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico