Dokument-Nr. 2871
Pacelli, Eugenio an Bisleti, Gaetano
[München], 14. November 1919
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Sullo stato dei Seminari in Germania
La trasmissione del detto questionario fu curata, dopo la morte del sullodato Mons. Aversa (avvenuta
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l'11 Aprile di quello stesso anno) dal Revmo
Mons. Schioppa, Incaricato d'Affari interino Al mio arrivo in Monaco alla fine del predetto mese di Maggio non tutti gli Ordinari avevano ancora risposto al questionario, di guisa che anzi dopo alcun tempo stimai opportuno
Gli Ordinari, che hanno inviato la richiesta relazione, sono i seguenti in ordine alfabetico: Augsburg,Bamberga, Breslavia, Colonia, Ermland.
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Le eccezionalissime circostanze create dalla guerra mondiale e poi anche più dai movimenti rivoluzionari in Germania hanno reso finora del tutto impossibile di preparare un qualsiasi piano di utili e pratiche riforme nei Seminari. Attualmente, sebbene la situazione politico-sociale sia tuttora assai instabile ed incerta, sembra nondimeno giunto il momento di cominciare ad attuare almeno alcuni di quei provvedimenti, che sembrano più necessari ed urgenti, riservando a tempi men sfavorevoli una completa opera di restaurazione.
A tale scopo mi permetto di sottoporre al superiore giudizio dell'E. V. un progetto di Istruzioneche da cotesta S. Congregazionepotrebbe essere inviata,secosì giudicherà conveniente, ai Vescovi della Germania.Nel compilarla mi sono studiato di avere il più possibile in considerazione i bisogni, gli usi e la mentalità del paese, e mi son valso sia delle informazioni contenute nelle relazioni anzidette, sia di altre notizie che ho raccolto da varie fonti competentie sicure.
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Nella introduzione converrebbe, a mio umile avviso, raccomandar
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ulteriori riforme. Qualora esso venisse approvato dall'E. V., potrebbesi nella relativa introduzione indicare come motivo del medesimo la promulgazione del nuovo Codice ed il conseguente desiderio di cotesta S. Congregazione di conoscere in modo dettagliatoin qual modo i zelanti Vescovi della Germania ne hanno attuato o pensano di attuarne le prescrizioni, affine di venir loro
Venendo ora a parlare in modo speciale delle più volte menzionate Relazioni, che con questo stesso corriere compio il dovere di trasmettere all'E. V. (disposte secondo l'ordine alfabetico del nome delle diocesi), parmi anzitutto necessario di notare che esse nella massima parte sono state
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redatte anteriormente all'entrata in vigore del nuovo Codice; non
potrebbe quindi attribuirsi a colpa, se, ad esempio, in molte diocesi il numero degli
anni per il corso filosofico e teologico non corrisponde alle prescrizioni del Codice
medesimo.
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I. In Baviera il Concordato concluso tra la S. Sede ed il Re Massimiliano Giuseppe nel 1817 stabiliva all'Art. V:
"Sua singulis dioecesibus Seminaria episcopalia conserventur et dotatione congrua in bonis fundisque stabilibus provideantur; in iis autem dioecesibus, in quibus desunt, sine mora cum eadem pariter dotatione in bonis fundisque stabilibus fundentur.
In Seminariis autem admittentur atque ad normam Sacri Concilii Tridentini efformabuntur atque instituentur adolescentes, quos Archiepiscopi et Episcopi pro necessitate vel utilitate dioecesium in iis recipiendos iudicaverint. Horum Seminariorum ordinatio, doctrina, gubernatio et Administratio Archiepiscoporum et Episcoporum auctoritati pleno liberoque iure subiectae erunt iuxta
Rectores quoque et professores Seminariorum ab Archiepiscopis et Episcopis nominabuntur et, quotiescumque necessarium aut utile ab ipsis iudicabitur, removebuntur".
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Queste disposizioni non vennero però osservate dal Governo bavarese, il quale non adempì la prestazione dei fondi convenuti; obbligò gli alunni dei Seminari a compiere i loro studi in pubblici Istituti dello Stato, alla cui direzione i Vescovi avevano scarsoinflusso ed i cui professori non potevano essere dai medesimi nominati od
In seguito a ciò, anche presentemente i Seminari nella Baviera non hanno scuole proprie, dipendenti dai Vescovi. Gli alunni compiono i loro studi di umanità per nove anni nei pubblici ginnasi dello Stato. Per lo studio della filosofia e della teologia essi debbono frequentare od una Università dello Stato, ove sia eretta la facoltà teologica, o i cosidetti Licei. Facoltà teologiche in Baviera trovansi istituite a Monaco ed a Würzburg. I Licei "sono scuole superiori per lo studio filosofico e teologico cattolico ed hanno come
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tali soprattutto lo scopo di provvedere alla
formazione accademica dei chierici, i quali non frequentano una Università" (Disposizioni
organiche per i Licei bavaresi § 1). Essi sono quindi istitutigovernativi, eretti accanto ai Seminari clericali e che suppliscono le scuole di
filosofia e di teologia, le quali a norma del Concordato avrebbero dovuto essere erette nei Seminari medesimi. Non godono della facoltà di conferire
i gradi accademici, di guisa che i Vescovi provvedono inviando a tal uopo i migliori alunni
in qualche Università. Se ne contano cinque in Baviera, ossia a Bamberga, a Dillingen
(diocesi di Augsburg), a Frisinga, a Passavia ed a Ratisbona.Sebbene i detti Licei, come si è accennato, siano destinati innanzi tutto alla formazione scientifica dei sacerdoti, tuttavia anche studenti laici possono frequentarne il corso filosofico ed il tempo da essi [
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ciò nondimeno questi hanno esercitato finora su di essi una
più o meno larga influenza, e quindi venivano Per ciò che riguarda in particolare la summenzionata nomina dei professori, l'Episcopato della Baviera nel Memorandum diretto al Re in data del 20 Ottobre 1850 domandò che le scuole destinate alla
Quantunque queste giustissime richieste dell'Episcopato non ottenessero l'effetto voluto,
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tuttavia,
in virtù di ordine sovrano del 30 Marzo 1852 e per conseguente decisione ministeriale
dell'8 Aprile dello stesso anno, il Governo dichiarò che nella nomina dei professori
dei Licei avrebbe avuto riguardo ai desideri dei Vescovi; e tale assicurazione venne
ripetuta nella successiva decisione suprema del 9 Ottobre 1854, la quale anzi affermò
espressamente che essa valeva per tutti i professori dei Licei, e non solo per quelli di
teologia, e che anche per il conferimento delle cattedre di teologia nelle Università si
sarebbe dovuto richiedere il parere dell'Ordinario circa la dottrina teologica e la condotta morale di ciascun
candidato.Allorché poi al tempo del Kulturkampf la surriferita concessione venne revocata con decisione ministeriale del 20 Novembre 1872, cominciò una violenta campagna, specialmente nella stampa, la quale però non riuscì ad indurre il Governo a cedere. Soltanto dopo il Memorandum dell'Episcopato bavarese in data del 14 Giugno 1888, nel quale esso pregava S. A. R. il Principe Reggente di Baviera "che in occasione delle nomine degli insegnanti
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nei Licei e dei
professori di teologia nelle Università venissero dal R. Ministero di Stato comunicati
ai rispettivi Ordinari i nomi dei concorrenti o delle persone prese in considerazione e che
al parere degli Ordinari medesimi si desse il dovuto peso", fu di nuovo riconosciuto il
diritto dei Vescovi in proposito. Difatti nella risposta del 28 Marzo 1889 al suddetto
Memorandum il Ministro von Lutz dichiarò in nome del Sovrano che "nella nomina degli
insegnanti nei Licei si sarebbe avuto il maggior possibile riguardo ai pareri ed ai desideri
dei Vescovi" e che parimenti I professori dei Licei ricevono il loro stipendio dallo Stato, come pure con mezzi da questo forniti si provvede al mantenimento degli Istituti stessi, sebbene a tale scopo vengano impiegate anche le rendite, relativamente
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però assai piccole, di speciali fondazioni. Così, ad
esempio, Negli ultimi tempi venne spesso proposta, anzi alcune volte richiesta tumultuosamente nella Camera dei Deputati la soppressione dei Licei, i quali per la natura
In una situazione eccezionale si trova il Liceo di Eichstätt. Mentre, invero, gli altri Licei bavaresi sono, come si è detto, istituti dello Stato, esso è invece vescovile e come tale sottostà intieramente all'Ordinario, il quale sceglie e nomina i professori. Il Rettore
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del Seminario è al tempo stesso Rettore del Liceo. Le rendite provengono nella massima parte da fondazioni,
da beni immobili, da legati pii e donazioni, dalla Pia Unione di S. Williboldo, Patrono
della diocesi; in parte però anche da sussidi del pubblico erario. Da
varianni però anche il pubblico erario concorre al
mantenimento del Liceo colla contribuzione di Marchi 20.000, acquistando così un diritto di II. Nel resto della Germania, dopo gli abusi introdotti dalla Pragmatica del 1818, la condizione dei Seminari venne regolata secondo le disposizioni del Concilio Tridentino nelle ben note Bolle di circoscrizione De salute animarum del 1821 per la Prussia, Provida solersque del 1821 per la provincia ecclesiastica del Reno superiore, Impensa Romanorum Pontificum del 1824 per l'Hannover e Ad dominici gregis custodiam del 1827 parimenti per la provincia ecclesiastica del Reno superiore. Malgrado ciò, continuarono
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dalle famose leggi di Maggio, in seguito però modificate
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nariamente Convitti (cfr. le Relazioni di Breslavia,
Friburgo, Rottenburg) o Collegi (cfr. la Relazione di Münster), 9r
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Per la diocesi di Ermland o Warmia l'Istituto, fondato già nel 1567 dal Cardinale Stanislao Hosius (donde il nome di Hosianum, che esso porta anche al presente), è considerato come Liceo governativo, titolo che nel 1913 venne mutato in quello di Accademia. Esso, al pari dei Licei bavaresi, non ha la facoltà di conferire i gradi accademici, riservata esclusivamente alle Facoltà universitarie. Il Seminario clericale della diocesi funge anche da convitto per gli studenti di filosofia e di teologia nell'Accademia.
Finalmente vi sono istituti d'insegna-
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mento filosofico-teologico puramente vescovili
nelle diocesi di Culma (con residenza in Pelplin), Fulda (ove sono educati anche gli alunni
della diocesi di Limburgo, eccetto l'ultimo anno di Seminario pratico), Magonza,
La rivoluzione in Germania non ha – fino ad oggi – portato
Venendo ora a parlare in modo speciale delle più volte menzionate Relazioni, che con questo stesso corriere compio il dovere di trasmettere all'E. V. (disposte secondo l'ordine alfabetico del nome delle diocesi), parmi anzitutto necessario di notare che esse nella massima parte sono state redatte
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anteriormente all'entrata in vigore del nuovo Codice; non
potrebbe quindi attribuirsi a colpa, se11r
Se non m'inganno, sono duei puntidelle relazioni anzidette, i
quali meritano specialissima attenzione: la formazione spirituale e la
scientifica.Nel § 13 si parla del Direttore spirituale. A questo riguardo è da notare come nella maggior parte dei Seminari clericali della Germania il Rettore è anche Direttore spirituale,
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gnia, i qualilo avevano già un tempo altresì a Colonia ed a Magonza.Il metodo di cumulare l'ufficio di rettore con quello di direttore spirituale
A Würzburg "da tempo immemoriale" non il rettore, ma il vice-rettore funge da direttore spirituale.Potrebbeanche questo essere un espediente per risolvere tale questione e per evitare gl'inconvenienti
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dalla presenza di un religioso nel Seminario.A Bamberga il vice-rettore del piccolo Seminario sentein parte le confessioni degli alunni. Sembrerebbeche la proibizione fatta al rettore (can. 891) si estenda anche al vice-direttore. – Ivi pure non sembra che
È da notarsi specialmente che in quest'ultima diocesi di Osnabrück, come pure in quella di Hildesheim, di Limburgo, e di Spira il Vescovo ha i suoi seminaristi
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presso di sé
soltanto nell'ultimo anno
per la teologia pastorale, mentre che per gli altri studi di filosofia e di teologia II) Per ciò che riguarda la formazione scientifica sembrano meritare speciale attenzione i seguenti punti:
a) Molto a desiderare lascia generalmente lo studio della filosofia.Assai opportunamente quindi cotesta S. Compagnia ha prescritto l'osservanza del can. 1365 § 1 circa il biennio di filosofia, che, malgrado le innegabili gravissime difficoltà, è
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Per ciò
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stato già lodevolmente introdotto da alcuni Vescovi, ad esempio da
quello di Paderborn, secondo che egli stesso mi ha comunicato con lettera del
1º Agosto scorso(1). Inoltre in molti Seminari e Facoltà universitarie s'insegna
piuttosto la storia della filosofia che la filosofia stessa. – Quanto alla sostanza
dell'insegnamento medesimo, occorre con costanza inculcare il can. 1366 § 2
circa il metodo, la dottrina ed i principi dell'Angelico Dottore.L'insegnamento della teologia dogmatica, oppresso dalle materie positive, non potrà essere migliorato, se non si ottiene chesi premettauna più conveniente formazione filosofica esi consacri maggior tempo alla parte speculativa o scolastica della teologia medesima. Senza di questo lo studio della teologia dogmatica si riduce ad un esercizio di memoria, e le dimostrazioni apologetiche non possono essere sufficientemente comprese ed approfondite. Da ciò nella presente colluvie di cattive letture, dubbi contro la fede ed al bollire delle passioni, apostasie.
Poiché, d'altra parte, sarebbe assai
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difficile di introdurre in Germania una diminuzione delle
ore destinate alle discipline positive, bibliche e pratiche
del corso teologico, sembra che, affinedi guadagnar tempo a favore della teologia dogmatica,
potrebbe permettersi che alcune materie, le quali o sono più o meno affini
5º) Nel suddetto progetto di Istruzione è nuovamente inculcato l'obbligo del quadriennio teologico a norma del Codice (can. 1365 § 2 ), sebbene la introduzione del medesimo presenti,
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particolarmente in alcune diocesi, assai gravi difficoltà. 19v
L'introdurre
però i quattro anni di teologia è per me cosa inattuabile,
giacché 1º) il Seminario non offre alcun locale per un altro corso; 2º) non vi sono mezzi per sostenere
spese maggiori, soprattutto 20r
ai voleri ed
all'attesa della S. Congregazione. Ho dato già ordine che sia fatto maggior uso della
lingua latina e che si tengano le dispute settimanali, come in Roma". – L'E. V.
giudicherà, se e come convenga tener conto delle surriferite osservazioni dell'ottimo Mons. Schmitt.6º) Per ciò che riguarda la S. Scrittura, mi permetto richiamarmi al mio rispettoso Rapporto N. 12415 in data del 25 Marzo scorso, ove trattai espressamente la importante e grave questione dello stato degli studi biblici in Germania.
7º) Pergli alunni, i quali seguono
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8º) Dalle Relazioni dei Vescovi risulta pure che quasi dovunque l'insegnamento della filosofia e della teologia si fa in tedesco. Per quanto desiderabile
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mento
si fa, almeno in parte, nella summenzionata lingua, ed ove si tengono pure le dispute scolastiche in
forma sillogistica, ed esprimendo il desiderio che tale uso possa
estendersi
Per ciò che concerne, infine,l'istituzione di scuole interne proprie nei piccoli Seminari, raccomandata dall'E. V. nelle prelodate Istruzioni al compianto Mons. Aversa (n. 4), era finora stabilito per legge civile, come attestano anche, fra le altre, le Relazioni dell'Arcivescovo di Friburgo (n. 30), dell'Emo Arcivescovo di Colonia e dei Vescovi di Magonza e di Würzburg (n. 32), che gli alunni dei Seminari frequentassero i pubblici ginnasi per gli studi di umanità. Conviene anche aggiungere che i Vescovi si mostravano sino a questi tempi soddisfatti di tale insegnamento. Così,ad esempio, si esprime in propositoil [sic] zelante della lettera di Mons. Vescovo di Paderborn nella già citata
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lettera del 1º Agosto scorso:"L'istruzioneel'educazione degli aspiranti allo stato ecclesiastico in Germania,
paragonata a quelledelle altre Nazioni, hannoa mio avviso varivantaggi, come pure senza dubbio vari difetti. Uno dei detti
vantaggi consiste, nelle attuali circostanze, in ciò che essi seguono di regoladapprima per quattro o cinque anni le scuole pubbliche elementari, e
poi per nove anni
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e la considerazione verso il ceto ecclesiastico – era in tal modo
riconosciuto senz'altro dai cosiddetti circoli intellettuali che egli possedeva, oltre
la scienza teologica, anche una buona cultura generale". – Ciò nonostante, e
malgrado le difficoltà che potrà presentare la cosa anche dal punto di vista economico, sarà
ora il caso di esaminare se e come, col nuovo ordinamento della scuola stabilito così dalla recente Costituzione dell'Impero germanico come dalle Costituzioni particolari dei singoli Stati, sia possibile ed
opportuna la suddetta istituzione di scuole interne proprie nei piccoli Seminari, ed a tal
uopo ho posto nel menzionato Questionario uno speciale quesito, accennando ai pericoli, cui,
sia per la purezza della fede che per i buoni costumi, gli alunni vanno, massime al presente, facilmente esposti nelle pubbliche scuole.Mi sia infine permesso di riferire all'E. V. essere stata in questi ultimi tempi ripresa da alcuni l'idea della erezione di una Università cattolica in Germania. Un tale
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progetto risale fino al 1860 e per attuarla fu già raccolto un
fondo di circa 400.000 marchi. La nuova Costituzione della
Germania permette sotto certe condizioni la fondazione di scuole privatee benché ciòsia concesso espressamenteper le scuole elementari, medie e superiori, tuttavia le Università
non sono escluse,e sembra quindi che sarebbe possibile ottenere dal Governo il
permesso di erigere la detta Università.Ora atale proposito il sullodato Mons. Vescovo di Paderborn nella più volte citata lettera del 1º Agostomi scriveva: "Sarebbe a mio avviso della più altaimportanza,se la S. Sede desse all'Episcopato tedesco esortazioni simili a quelle che il S. P. Leone XIII di f. m. diede
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perspicaci dell23v
trati particolarmente nelle
scuole superiori, come pure a togliere a poco a poco la filosofia scolastica dall'attuale
lamentevole isolamento. Quale importanza abbia per lo spirito della scuola che i nostri maestri e maestre cattoliche abbiano modo
sufficiente di imbeversi dello spirito della filosofia cristiana,non ha bisogno di essere dimostrato. La fondazione di un
Istituto ecclesiastico di filosofia, anche nelle presenti 24r
sofia
scolastica è al momento In una posteriore lettera del 13 Settembre scorso lo stesso Mons. Vescovo di Paderborn mi comunicava quanto segue: "Il Rmo Episcopato riunito nella Conferenza di Fulda, al quale ho esposto le stesse idee, si è associato al mio parere. E' stato perciò messo in verbale il passo seguente: – Al tempo stesso il relatore
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rilevò la necessità ed utilità di un proprio Istituto filosofico per lo studio e la
diffusione della filosofia scolastica, possibilmente in unione colla progettata Università
cattolica libera. L'attuazione di tale disegno deve esser
promossa colla maggior possibile sollecitudine.
Frattanto si procurerà che siano tenuti in più luoghi da dotti cattolici corsi di filosofia
durante le ferie. – Inoltre la Conferenza vuole adoperarsi allo scopoche nelle grandi Università di Berlino, Halle, Francoforte, Göttingen,
vengano erette cattedre Dopo di ciò, chinato
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(1) La questione dell'introduzione della lingua latina fu
trattata già nelle Conferenze vescovili di Fulda del 1869 e del 1870, ma