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Dokument-Nr. 3159
Facendo seguito al mio rispettoso cifrato N. 177 compio il dovere di comunicare all'E. V. R. che il
Sig. Conte von Zech, primo Segretario di questa R. Legazione di Prussia, in
Mona di ritorno ora da un viaggio da Berlino, mi ha confermato che il Governo Imperiale
sarebbe stato disposto
ad a soddisfare i desideri della S. Sede manifestatimi da V. E. col
venerato Suo telegramma N. 78, e per l'adempimento dei
quali io avevo fatto vivissime e ripetute insistenze presso il
Sig. Cancelliere
dell'Impero; anzi è erano stati a tale riguardo impartiti ai negoziatori germanici opportune e
categori istruzioni. Disgraziatamente, però, i delegati italiani si sono recisamente opposti a qualsiasi partecipazione della
S. Sede alle trattative in discorso e e a qualunque menzione della medesima al
riguardo, sacri privare del beneficio del rimpatrio tanti infelici prigionieri, e non
volendo, tuttavia, d'altra parte, riconos mancare di riconoscer in qualche g
maniera l'opera del S. Padre, ha introdotto nel comunicato dato ieri alla stampa sulla conclusa Convenzione il seguente
passaggio:
"Uno speciale "Si deve particolarmente ringraziare il Governo Svizzero, sotto la cui
i d intelligente direzione si sono svoltele trattative. Egualmente è doveroso di menzionare le benemerenze del
Papa, il Quale, continuando i suoi instancabili sforzi per il mitigamento della sorte dei
prigionieri, con nobile iniziativa ha manifestato il Suo interesse per la riuscita
delle trattative germano-italia fra la Germania e l'Italia ed ha con ciò nuovamente
contribuito ad un'opera di nobile umanità".
Non è escluso che questa stessa idea venga espressaanche in dal
Governo di Berlino anche in qualche ulteriore documento officiale ed assicurando V. E. che mi farò un dovere di dargliene eventualmente sollecita ed esatta relazione, m'inchino intanto al bacio
Online seit 20.12.2011.
Dokument-Nr. 3159
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. Mai 1918
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Convenzione di scambio frai prigionieri
50v
dichiarando espressamente che, qualora la
Germania avesse insistito su tal punto, i negoziati sarebbero stati rotti. Non avendo perciò il Governo Imperiale creduto di poter
Non è escluso che questa stessa idea venga espressa