Dokument-Nr. 3579
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 31. Mai 1918

Regest
Gasparri berichtet Pacelli, was er über das Schicksal der Ordensschwestern Francesca Colautti und Romana Rosenberger von den Armen Schulschwestern unserer Lieben Frau in Görz durch den Erzbischof von Lucca, Arthur Marchi, in Erfahrung bringen konnte. Das dortige Kloster ist am 9. August 1916 von den italienischen Truppen besetzt worden und die Schwestern mussten bei anderen Schwestern der Stadt bis zum 16. Oktober 1917 unterkommen. Anschließend sind sie von den sich zurückziehenden italienischen Truppen in einem Lastwagen nach Florenz geschickt worden, wo sie aber nicht aufgenommen werden konnten, und deshalb nach Lucca weitergeleitet worden sind. Es geht ihnen gut, aber sie wollen nach Görz zurückkehren. Gasparri weist Pacelli an, der Oberin des Ordens mitzuteilen, dass er bereits die nötigen Schritte eingeleitet habe, damit die beiden Schwestern zurückkehren können.
[Kein Betreff]
Illmo e Rmo Signore,
Avendo domandato informazioni intorno alla sorte di Suore Francesca Colautti e Romana Rosenberger, del Convento di Notre Dame/Suore Scolastiche/ di Gorizia, ecco quanto sono venuto a conoscere a mezzo dell'Arcivescovo di Lucca:
Entrati gli italiani in Gorizia il 9 Agosto 1916 il convento e istituto delle Suore suddette fu occupato ad esse dovettero cercare ospitalità presso altre Suore della stessa città. Così rimasero 14 mesi quando il 26 Ottobre 1917 gli italiani fuggenti all'avanzata austro-tedesca le obbligarono a mettersi in un Camions [sic] diretto a Firenze. Non essendovi peraltro più posti disponibili a Firenze il camions [sic] deviò per Lucca dove le due Suore furono accolte dalle Suore Mantellate presso le quali trovansi tuttora.
Godono buona salute, sono buonissime, ma sospirano vivamente alle loro scuole e ai loro antichi offici. Hanno scritto più volte alla loro Superiora Generale senza mai ricevere riscontro.
7v
Nel pregare la S. V. Illma i comunicare quanto sopra alla Superiora Generale delle Suore stesse che trovasi in cotesta città la prevengo che ho già disposto le opportune pratiche per il rimpatrio delle due Religiose.
Con sensi della più distinta stima passo al piacere di raffermarmi
di V. S. Illma
Affmo per Servirla
P. Card. Gasparri
Empfohlene Zitierweise
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio vom 31. Mai 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3579, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3579. Letzter Zugriff am: 16.04.2024.
Online seit 20.12.2011.