Betreff
Presentazione delle Credenziali
Oggi a mezzogiorno, con le solite formalità di uso, nella Sala del
Trono della Residenza del Palazzo Reale di Monaco ho avuto l'onore di presentare
al Re a S. M. il Re di Baviera le Lettere Credenziali, colle quali il Santo
Padre si è degnato accreditarmi come Nunzio Apostolico presso questa
R. Corte.
Alle 11,40 è venuto alla
Nunziatura in una splendida berlina di Corte il Barone Hans von Reitzenstein, Ciambellano di
Corte e Consigliere governativo, addetto alla mia persona in qualità di Cerimoniere di
Corte. Trattenutomi alquanto in colloquio con lui, siamo usciti insieme col personale della
Nunziatura alle 11.50. In una prima vettura di Corte precedevano l'Uditore Mons.
Schioppa ed il Segretario Mons. Torricella. Seguiva il battistrada a cavallo ed infine la
grande berlina, in cui presi posto io, avendo di fronte il sullodato Barone von
Reitzenstein. A mezzogiorno si giunse al8v
Palazzo Reale. Lungo
la scala che conduce all'appartamento dei destinato ai Sovrani esteri, ove il Re mi
ricevette, erano schierati su due file gli alabardieri reali, che presentarono le
armi al mio passaggio. Ai piedi di dettalla scala sono mi vennero
incontro due aiutanti di campo del Re, che mi furono presentati dal detto
Barone. Nella prima sala dell'appartamento trovai il
Gran Maestro delle Ceremonie di Corte, S. E. Conte von
Moy, col quale fui presentfurono scambiate le presentazioni ufficiali, m mentre il
medesimo nella sala seguente mi presentòalle alte cariche di Corte e la Casa civile e militare del Re. Dopo di
che, sono stato dal medesimo Conte von Moy introdotto nella Sala del Trono all'augusta
presenza del Re di S. M.il Re, al lato del quale era S. E. il S. Conte von Hertling, Ministro della R. Casa e degli Affari
Esteri. Ossequiato rispettosamente il Sovrano, ho pronunziato in tedesco il discorso, di cui
qui acclusa ho l'onore di trasmettere in copia all'Emi-9r
nenza
Vostra Reverendissima la traduzione italiana, rimettendo poi nelle mani di Sua Maestà le Lettere credenziali.
Non essen Non avendo il Re l'uso di rispondere in simili occasioni con un
discorso formale, mi ha invece trattenuto lungamente in cordialissima conversazione. Innanzi
tutto mi ha domandato con a affettuosa e riverente premura notizie di Sua Santità,
dell'Eminenza Vostra, dell'Emo Card. Frühwirth, che tanto desiderio di sé ha lasciato in
questa Corte. Mi ha parlato della situazione intollerabile d
in cui si fatta alla S. Sede e resa ancor più evidente durante l'attuale guerra,
esprimendo la convinzione che una così questione così grave e di tanto interesse per
i cattolici di tutto il mondo venga convenientemente regolata in occasione della pace. Mi
ha assicura Ed avendogli io ripetuto quanto vivo sia il desiderio del S. Padre di lavorare per una la cessazione
dell'immane conflitto che disonora l'Europa, Egli mi ha risposto che tale è pure la
il desiderio della Germania,9v
desiderio però che pur troppo
s'infrange di fronte alle esorbitanti ed inaccettabili pretese dei suoi
nemici.
Presentato, quindi, al Re il personale della Nunziatura, col quale pure Egli s'intrattenne affabilmente, sono stato introdotto nella Sala
di ricevimento della Regina, a
nelleCui ho presentato rimettendoLe le Lettere
credenzialia Lei dirette. Anch'Essa mi
intrattenne affabilmente,
interessandosi alla preziosa salute del
S. Padre; e lo stesso fecero le Principesse Reali, figlie delle Loro Maestà,
presenti
acco e le Dame di Corte che le accompagnavano.
Infine collo stesso solenne
cerimoniale siamo abbiamo fatto ritorno al Palazzo della Nunziatura.
Chinato
ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 29. Mai 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 358, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/358. Letzter Zugriff am: 22.01.2025.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 12.01.2016.