Dokument-Nr. 3687
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 14. September 1918
Regest
Gasparri lässt über Pacelli der Reichsregierung den Dank des Heiligen Stuhls bezüglich des Gefangenenaustauschs zwischen dem Deutschen Reich und Italien ausrichten. Der Kardinalsstaatssekretär betont, dass der Heilige Stuhl seine Bemühungen zur Repatriierung Gefangener unabhängig von deren Nationalität fortführen wird.[Kein Betreff]
Sono particolarmente grato alla S. V. Illma di quanto mi comunicava col Suo Rapporto dell'11 Agosto p. p. , N°8503, relativamente alle norme da seguire per le domande di rimpatrio dei prigionieri italiani.
Le spiegazioni che Ella si è data premura di provocare dal Ministero degli Esteri a Berlino, sono quanto mai opportune; e la Santa Sede è riconoscente alle Autorità Centrali per la cortese deferenza dimostrata anche in questa occasione a suo riguardo nella persona del Nunzio Apostolico.
Partecipando questi ringraziamenti, la S. V. potrà dare altresì al Ministero della Guerra l'attesa risposta circa il paterno interessamento della Santa Sede a favore dei prigionieri tedeschi in Italia. – Per essi, come per i prigionieri di altre nazionalità, la Santa Sede è sempre disposta ad iniziare pratiche di rimpatrio o di raccomandazioni – secondo i casi – ogni volta che all'esercizio di quest'opera di miseri-
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cordia essa viene chiamata dai
prigionieri stessi o da chiunque abbia interesse a segnalarle i loro nomi con le particolari
circostanze che sembrano legittimare il Pontificio intervento. – Che se, per ovvie ragioni,
si comprende come i prigionieri italiani per i quali la Santa Sede fa pratiche, siano più
numerosi degli altri, ciò non infirma il principio, e non diminuisce punto i sentimenti
generosi e la pietà del Santo Padre verso tutti i suoi figli
indistintamente, e perciò anche verso i prigionieri Tedeschi internati in
Italia.Rinnovando alla S. V. l'espressione della mia più distinta e sincera stima, godo raffermarmi
Della S. V. Illma e Revma
Servitore
P. Card. Gasparri