Dokument-Nr. 369
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 16. Juli 1917
Schreiber (Textgenese)
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[Kein Betreff]
Crisi governativa
Non può dubitarsi che essa venivasi preparando da un pezzo, ma ciò che dette il tracollo ed il colpo decisivo fu il discorso del deputato Sig. Erzberger alla Commissione generale di Bilancio al Reichstag.
Il Sig. Erzberger fu spinto al colpo di scena – chiamiamolo così – improvviso ed a tutti riconosciuto da duetre fatti: dalla gravità cioè
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della situazione alimentare, della relativa inefficacia della guerra dei sottomarini, dalla
minaccia che i socialisti non avrebbero votati i nuovi crediti di
guerra che il Governo si proponevadi domandar,di nuovo ed anche dall'idea di volere
mostrare all'Intesa che non il Governo, ma la casta militare,
non il popolo tedesco desiderasinceramente la pace. (All. I)Dopo lunghi,eripetutiediscorsiconferenze con tutti i principali uomini politici e militari per
ridurli alle sue convinzioni, il Sig. Erzberger dovette convincersi della inutilità dei suoi
passi e fu costretto a dichiarare formalmente: "Io passerò a capo dell'opposizione!"Il giorno 3 Luglio si riuniva la Commissione Generale del Bilancio. L'on. Erzberger nelle conferenze previe espose ai principali mem-
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bri del Centro
(Spahn, Fehrenbach, Pfleger, Giesberts, Nacken, Schirmer) il
suo piano. Alcuni approvarono subito. Alcuni si riservarono di riflettervi.Nella riunione della Frazione, il 5 luglio, l'Erzberger fece sua la mozione del Deputato Becker di affrontare la questione della situazione politica, essendo necessaria anzi urgente una sollecita soluzione. La Frazione rigettò tale proposta.
Per la prima volta il 4 corr. il Sig. Erzberger in forma di questionario parlò nella commissione; ma i rappresentanti del Governo si dichiararono apertamente contrarii alle vedute di lui. (All. II)
Tuttavia il suo discorso aveva prodotto un'enorme impressione. Il Ministro della Guerra telegrafòtelefonò ai
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Capi Supremi
dell'Esercito di recarsi a Berlino per dare al Reichstag una spiegazione sulla situazione
militare. Il Cancelliere telegrafò all'Imperatore di andarevenire subito alla Capitale. Il movimento nel Reichstag era
enorme. Il Sig. Erzberger fu chiamato dal Cancelliere che gli manifestò la sua sorpresa a
causa del suo atteggiamento.attacco. Erzberger si richiamò alla conversazione antecedente. Vi
furono varie consultazioni del Centro. Erzberger espose varii stati di
fatto.
Si è promesso al popolo, egli disse, che con la guerra ed oltranza dei sottomarini che la pace dovrebbe essereavrebbe dovutoconclusadersi versoper Agosto o Settembre. Il popolo aspettaattende dal Reichstag un atto, prima di sottoscrivere il nuovo prestito di guerra. I socialisti
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hanno dichiarato che essi
non approveranno i crediti di guerra se non saranno prima espostimanifestati chiaramente i fini della guerra e
fattestessa ed attuate alcune riforme. Bisognerebbea a tutti i costi evitare che
un'iniziativa per la pace venga soltanto dai socialisti: ciò rappresenterebbe un danno
enorme per lo Stato, per la Chiesa, per la Borghesia, pel Centro. Il desiderio della pace in
tutto il mondo è grande come l'angustia per un altro inverno di guerra. Il Reichstag deve
decidersi, altrimenti lo faranno il'iniziativa suddetta sarà presa dai socialisti. La decisione deiI socialisti sarebbe il rigetto deirespingerebbero i crediti di guerra; il che
sarebbe per noi di grande pregiudizio: impressione all'estero, lotte all'interno.
Allora la guerra sarebbe perduta. Non sarebbe a vantaggio di tutta l'umanità, se il Centro
cambiasse questo programma negativo dei socialisti in un programma positivo di
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pace?Il Centro – meno tre voti (Barone von Frankenstein, Dr. Pfleger, Schwarze [Lippstadt]) accolse favorevolmente il punto di vista di Erzberger.
Così la maggioranza del parlamento era cambiata: se la disputavano il Centro, il partito Popolare ed i Socialisti. I Nazionali-liberali facevano intenderedichiararono di non voler fare causa comune. Il Centro non si preoccupò per questo. Con l'adesione dei Polacchi e degli Alsaziani il Centro poté mantenere la sua risoluzione intorno alla questione della pace. Fu decisa anche la proposta del voto uguale, diretto e segreto per la Prussia; e per ciò che riguarda il renderedareilalGovernopiùuna formal'introduzione del sistema parlamentare, nel Governo, fu espresso il desiderio che al Governo stesso fossero chiamati più deputati del Centro che non finora.
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Il giorno 7 corr. appena il Kaiser arrivò a Berlino, si recò presso il Cancelliere. Costui gli dichiarò che l'agitazione del Reichstag era una cosa passaggiera [sic]; che egli sarebbe stato presto padrone della situazione, che il prossimo Lunedì avrebbe certamente avuto un voto di fiducia.
La presenza di Hindenburg e di Ludendorff in Berlino sorprese il Kaiser. Egli fece capire loro che era meglio tornaressero al Gran Quartiere. Intanto nei circoli parlamentari si seppe che i due Capi dell'esercito erano volentieri pronti a dare al Reichstag le informazioni desiderate.
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Il Cancelliere perdeva terreno. Si sussurava o che egli
avesse inesattamente informato il Kaiser o che a lui mancava la visione precisa della
situazione politica. Nella seduta segreta del 9 luglio, il Sig. Bethmann Hollweg
comparve e fu violentemente attaccato dal Dep. Stressmann. Il Cancelliere domandò
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Anche l'Imperatore
Il giorno 12 il Kronprinz, chiamato dal Padre in Berlino, ebbe un colloquio col Sig. Erzberger. Il colloquio ebbe la forma di un interrogatorio: Come sta il Centro col Cancelliere? Come sta il Sig. Erzberger personalmente col medesimo?
Crede il Sig. Erzberger che Bethmann Hollweg possa rimanere al potere? Come apprenderebbero gli Alleati un ritiro del Cancelliere? Perché il Sig. Erzberger ha fatto tale azione? Tuttavia il Kronprinz si mostrò
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chiaramente persuaso che un
cambiamento del Cancelliere avrebbe più facilmente risoluto la questione. Il Centro, in
seguito alla relazione di Erzberger intorno al suo colloquio col Kronprinz, approvò
quest'ordine del giorno: "La Frazione del Centro ritienevedeche una più lungain un'ulteriore permanenza del Sig. Bethmann-Hollweg nell'ufficio
di Cancelliere dell'Impero sia un rendere più complicata la
possibilitàuna 16r
I Capi dell'Esercito si erano anche espressi in questo
senso. Il Kaiser chiese una dichiarazione scritta del desiderio dei vari partiti circa il
ritiro di Bethmann-Hollweg. Questa fu consegnata La sera medesima il Sig. Erzberger ebbe un colloquio con Hindenburg e Ludendorff. I due Generali prospettarono un confortante quadro della situazione militare ed assicurarono che le fronti tanto a destraorientale che a sinistraoccidentale
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si potevano guardare conconsiderare come assolutamente
sicurezza.Ora si aspetta il discorso che terrà giovedì prossimo il nuovo Cancelliere, cheil quale universalmente è ritenuto come persona intelligente ed energica. Egli ha profondi sentimenti religiosi ed appartiene alla setta protestante detta Gemeinschaftsbewegung: verso i cattolici dicesi sia oggettivo e giusto.
I commenti sul gesto del Sig. Erzberger sono vari e differenti. Alcuni lo esaltano come un eroe che abbia saputo affrontare la difficilissima situazione
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loro partito e delle loro teorie. Altri lo biasimano come
quello che provocando questa crisi ha dato argomento all'Intesa di credere ad un nuovo e
maggior indebolimento degli Imperi Centrali e perciò ad una più ostinata decisione di
continuare la guerra fino alla distruzione della Germania ed allo smembramento dell'Austria.Il certo è cheAd ogni modo, anche in questa occasione il Centro ha deciso delle sorti del Governo e della situazione politica della Germania, ed ha vintoavutariportato sul socialismo una battagliavittoria che potrà avere
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delle conseguenze felici anche per la Chiesa cattolica.