Dokument-Nr. 3919
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 04. April 1919

Regest
Auf Empfehlung des Kölner Kardinals von Hartmann empfing Pacelli den ehemaligen kirchenpolitischen Referenten in der politischen Abteilung des Generalgouvernements in Belgien und derzeitigen Sonderbeauftragten des Auswärtigen Amts, Wilhelm Kisky. Dieser erbittet die Einschaltung des Papstes im Sinne einer Versöhnung zwischen deutschen Katholiken und den Katholiken jener Nationen, die gegen Deutschland Krieg geführt haben. Gleichzeitig übermittelt er den von vielen Deutschen vertretenen Eindruck, der Heilige Stuhl neige dazu, Deutschland zu vernachlässigen; Beispiele dafür seien das Konsistorium vom 7. Dezember 1916, die Übergabe des Klosters "Dormitio Beatae Mariae Virginis" in Jerusalem sowie die fehlende Nennung Deutschlands im Annuario Pontificio 1919. Pacelli hob dagegen das barmherzige päpstliche Engagement in Deutschland hervor.
Betreff
Per la pacificazione dei cattolici nel mondo
Eminenza Reverendissima,
Raccomandatomi vivamente dall'Eminentissimo Signor Cardinale von Hartmann, si è a me presentato il Signor Dr.  Kisky, già addetto al Dipartimento politico del Governo generale del Belgio, a tempo dell'occupazione tedesca, ed ora addetto al Ministero degli Esteri in Berlino. Egli, che l'Eminentissimo mi ha presentato come ottimo e fedele cattolico, impegnato ad alleviare, il più che fosse possibile, le conseguenze della guerra, mi ha espresso il desiderio, da lui raccolto nei circoli cattolici tedeschi, che si venga al più presto ad una pacificazione del clero e dei cattolici medesimi col clero ed i cattolici dei paesi fino ad ora in guerra con la Germania. A tale scopo egli invoca l'alto e pubblico intervento del Santo Padre, il Quale ha già tanto lavorato all'opera pacificatrice dei popoli.
Nel tempo stesso il Signor Kisky mi ha esposto con suo vivo rincrescimento di aver udito dai cattolici tedeschi
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lamenti contro l'attitudine della Santa Sede a riguardo della Germania, sia per la mancata nomina di Cardinali tedeschi, sia per la consegna del Santuario della Dormizione in Gerusalemme ai Benedettini belgi, sia infine per essere stato del tutto cancellato il nome della Germania nell'Annuario Pontificio del corrente anno, il quale pure vide la luce quando ancora non erano definite le questioni territoriali fra le Nazioni belligeranti, mentre poi nello stesso annuario si sottraggono già Metz e Strasburgo alla Germania e si assegnano Posen e Gnesen alla Polonia.
Non mancai, come era mio dovere, di dare al detto Signore tutte le spiegazioni, che ero in grado di fornire al riguardo, richiamando anche la di lui attenzione sull'opera attivissima e caritatevole che il S. Padre spiega, soprattutto nel momento presente, a favore della Germania; tuttavia ho creduto opportuno di portare quanto sopra a cognizione dell'Eminenza Vostra Reverendissima, mentre chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. April 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3919, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3919. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 28.10.2018.