Betreff
Sulla Nota di Wilson
Il Sig. Deputato Erzberger, in una lettera pervenutami ora, mi espone circa la Nota del Presidente Wilson in risposta alla Lettera Pontificia alcune osservazioni, che mi sembra non inutile comunicare all'E. V. R.
Egli rileva che come il Sig. Wilson in tre punti essenziali aderisce alla risoluzione del Reichstag ed alla proposta Pontificia, e cioè: 1°) nessuna indennità di guerra; 2°) nessuno smembramento di territorio; 3°) nessuna guerra economica.
Il Presidente attacca poi fortemente il Governo tedesco; ma, prescindendo dal tono offensivo ed aspro della sua Nota, di fatto, ciò, che egli domanda, è già stato adempiuto dal popolo tedesco, il quale ha corroborato la parola del Governo 1°) per mezzo della affermazione sulla pace di votata dal Reichstag il 19 Luglio scorso, della quale Wilson non ha tenuto alcun conto; 2°) per mezzo della Commissione dei Sette membri del Reichstag formata dal Cancelliere 15v
dell'Impero. In tal modo, anzi, mentre il Presidente ha risposto da solo alla Lettera Pontificia, il Cancelliere germanico risponde in stretto continuo contatto col Reichstag. Finalmente 3°) gli uomini, i quali erano al governo al momento dello scoppio della guerra ed anche dell'entrata degli Stati Uniti nel conflitto, e dei quali Wilson può aver motivo di dolersi, non sono più ora più al potere.
Il Sig. Erzberger crede che sarebbe opportuno di far ca richiamare sui punti suaccennati l'attenzione del Sig. Presidente degli Stati Uniti. Egli, dal canto suo, si sforzerà di impedire attac gli attacchi troppo violenti di una parte della stampa tedesca contro Wilson, riflettendo altresì che, siccome egli rimarrà in carica fino al 1920, dovrà con lui trattarsi la pace.
Dopo di ciò, chinato.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. September 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4261, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4261. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.