Dokument-Nr. 4275
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 21. Oktober 1917

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"Io credo che un invito diretto dal Santo Padre alle Potenze per una reciproca intesa. Roma non dovrebbe, però, parlare di "trattative di pace", ma di un'azione per la "riconciliazioneperdonodei popoli".
Questa parola sarebbe più eccitatrice e con essa si direbbe anche che con una riconciliazione le reciproche pretese sarebberodiscusse e modificate. Il mondo sarebbe meravigliato delcoraggio del Papa di convocare una conferenza per la riconciliazione dei popoli e accetterebbe l'invito. Il punto filantropico <L'importanza> Dovrebbe esser fattorilevare che è in fondo il vero punto cristiano e cattolico. Prego V. S. a voler intraprendere i passi necessari. Pensi, quale avvenimento d'importanza storica mondiale Il Papa riappacificariconcilia i popoli. E quale guadagno per il cattolicesimo! Però, per sollevare lo stato d'animo della riconciliazione, sarebbe buona anche un'altra cosa: In una prossima domenica, in tutto il mondo in tutte le Chiese si dovrebbe esporre in modo solennissimo il SS. Sacramento, e tutte le Messe e in tutto il mondo dovrebbero essere celebrate "De pace" coi paramenti violacei. (C'è una messa propria "de pace").
Si aggiungerebbero prediche e funzioni.
Questo Tutto ciò dovrebbe avere un'efficacia naturale e soprannaturale e naturale: Una domenica di preghiera per la riconciliazione dei popoli. Quanto operedovrebbe agire ciò in senso favorevole alla pace
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 21. Oktober 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4275, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4275. Letzter Zugriff am: 27.12.2024.
Online seit 24.03.2010.