Dokument-Nr. 4478
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 09. Juli 1917
Schreiber (Textgenese)
PacelliTorricellaTorricellaPacelliBetreff
Sulle navi della "Commission for relief in Belgium"
Nonostante le mie ripetute insistenze, non ho potuto avere prima di ieri da questo Ministero degli Affari degli Affari Esteri
"S. S. il Papa in considerazione delle pubblicazioni apparse nella stampa, ha espresso il timore che nella questione del trattamento delle navi-ospedali nemiche si sarebbe venuti ad una gara di rappresaglie reciprochereciproche rappresaglie fra i belligeranti, le cui gravi conseguenze avrebbero finito col ricadere sopra pacifici cittadini e innocenti prigionieri di guerra.
Queste apprensioni del S. Padre, sorte dalla profonda compassione per i popoli provati dalla guerra, non si [sic]
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fortunatamente considerare come fondata in quanto che già, in questa tale questione, per mezzo di S. M. il Re di Spagna, è stata avviata una mediazione fra i belligerantifra i belligeranti una mediazione che lascia sperare in una felice soluzione dell' di questo affare.L'altra questione, se cioè la Manica non potrebbe essere lasciata libera per le navi ospedali, – deve avere purtroppo, ora come prima, una risposta negativa per motivi militari. – Questa attitudine non è del resto in contraddizione colla Convenzione dell'Aja, poiché secondo questa, da
"Riguardo alla questione di presunti attacchi dei sottomarini tedeschi contro le navi della Relief Commission, fuori della zona proibita, si può assicurare che questi piroscafi, fuori della zona proibita godono della più illimitata sicurezza da parte dei sottomarinitedesche. – Va da sé però che questi piroscafi ad un intimo [sic] delle forze navali tedesche devono immediatamente arrestarsi (fermarsi) e
I presunti illegaliI torpedinamenti, portati a conoscenza dell'Imperiale Gov. Ted. sono stati del resto minutamente studiati(inquisiti) dallo stato maggiore della marina tedesca e le opposte obbiezioni pienamente confutate. Per quanto riguarda i casi dei
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Il primo nominato di tali
Ad ogni modo la colpa dell'affondamento dei preziosi carichi del Trevier e di altri piroscafi della Relief-Commission ricade esclusivamente sui capitani dei piroscafi non sulla direzione della guerra marittima tedesca, i cui ripetuti avvertimenti
Il Vapore "Feistein" è affondato il 31 marzo 17 a Nord-Ost [sic] ½ ora da Terschellingbank-Feuerschiff in seguito ad un'esplosione. In quei passaggi vi è un campo di mine seminate dalla marina inglese: il Governo inglese ha avvertito di non navigare in quel punto. Si può stabilire con certezza che il Feistein ha urtato là in una mina. – Il piroscafo non è stato attaccato da sottomarini tedeschi. –
Finalmente per quanto riguarda il vapore "Anna Fostenes", l'inchiesta ordinata ha provato che il 5 Aprile nessun piroscafo della Commissione di soccorso è stato incontrato nella zona pericolosa da sottomarini tedeschi. – Da ciò risulta senza dubbio che il vapore Anna Fostenes, non è stato vittima di forze marittime tedesche, ma di qualche altro accidente." (avvenimento)