TEI-P5
Dokument-Nr. 4610
Facendo seguito al mio cifrato N. in data di oggi, compio il dovere di trascrivere qui appresso per intero, tradotta dal tedesco, unala lettera direttami in data del 30 ottobre p. p. da
S. E. il Signor Barone von dem Bussche, sotto Segretario di Stato per gli Affari
Esteri di Berlino, relativamente alla questione dello scambio dei detenuti civili
tedeschi e belgi:
"Mi onoro di fare a V. E. – in relazione al mio scrittoFoglio del 23 p. p. Settembre – le seguenti ulteriori comunicazioni riguardo aille civili persone civili tedesche, trasportate
dall'Ost -Africa orientale e
presentemente internate in Francia.
Secondo notizie concordantii, i tedeschi in questione, specialmente le donne ed i bambini, si trovano in condizioni pietose. Esiste serio pericolo che, dopo il lungo soggiorno nel clima tropicale e dopo le privazioni e gli strapazzi del viaggio attraverso tutta l'Africa, una gran parte di essi non possa superare l'inverno nella prigionia. In tale stato di cose, la pubblica opinione tedesca si trova naturalmente in crescente agitazione e non sarà possibile trattenersi più a lungo da rappresaglie, se non avviene senza ritardo la liberazione di quei disgraziati tedeschi coloniali.
L'ambasciatore imperiale in Madrid è stato incaricato telegraficamente, in vista di questo stato di cose, di esprimere a S. M. il Re di Spagna, cheil quale in maniera cordialissima si è sforzatoadopera per ottenere una soddisfacente soluzione dell'affare, il desiderio del Governo imperiale che egli voglia energicamente insistere presso il Governo belga per l'accettazione delle proposte tedesche (cioè pronta liberazione dei tedeschi coloniali in cambio della libertà ai notabili belgi internati ad Holzminden e relative discussionitrattative fra rappresentanti tedeschi e belgi in Berna per un largo scambio di prigionieri civili).
Simultaneamente, l'ambasciatore di Sua Maestàmigliorasse prestofacesseintroducarrepresto un miglioramento sul cattivo alloggio e sul trattamento dei
tedeschi dell'Ost-Africa Orientalepeldelquale esso è responsabile., il quale è responsabile del cattivo alloggio e trattamento dei tedeschi
dell'Africa Orientale, non faccia introdurre presto un miglioramento.Dovrebbe forseChe se il Governo francese, come noi abbiamo motivo di credere,
neimpediresse la liberazione,
le ulteriori misure di rappresaglia colpirebbero in modo particolare i francesi.
Per il vivo interesse che V. E. personalmente eglicomepuree la Santa Sede portanoa cheprendono alla felice soluzione dell'affare, non ho voluto mancare
di metterLa al corrente dell'attuale stato della questione. Non è affatto necessario far rilevare che il Governo tedesco
saluterà sinceramente ogni ulteriore passo della Santa Sede, che sia atto ad affrettare
opportunela soluzionea risolvere la questione vertenza nel senso delle proposte
tedesche e con ciò a [restituire] rendere la libertà ai tedeschi dell'Ost-Africa ed anche orientale, come pure
ai notabili belgi trasportati ad Holzminden, ma anche a risparmiare al Governo tedesco la
necessità di ammettereilulteriori disagio ad altre innocenti persone civili con nuove misure di
rappresaglia. –
Gradisca ecc.
Dopo di ciò, chinato ecc.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 10.09.2018.
Dokument-Nr. 4610
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 02. November 1917
Schreiber (Textgenese)
TorricellaPacelliPacelliTorricellaBetreff
[Kein Betreff] Scambio di
prigionieri civili tedeschi e belgi
"Mi onoro di fare a V. E. – in relazione al mio scrittoFoglio del 23 p. p. Settembre – le seguenti ulteriori comunicazioni riguardo a
Secondo notizie concordantii, i tedeschi in questione, specialmente le donne ed i bambini, si trovano in condizioni pietose. Esiste serio pericolo che, dopo il lungo soggiorno nel clima tropicale e dopo le privazioni e gli strapazzi del viaggio attraverso tutta l'Africa, una gran parte di essi non possa superare l'inverno nella prigionia. In tale stato di cose, la pubblica opinione tedesca si trova naturalmente in crescente agitazione e non sarà possibile trattenersi più a lungo da rappresaglie, se non avviene senza ritardo la liberazione di quei disgraziati tedeschi coloniali.
L'ambasciatore imperiale in Madrid è stato incaricato telegraficamente, in vista di questo stato di cose, di esprimere a S. M. il Re di Spagna, cheil quale in maniera cordialissima si è sforzatoadopera per ottenere una soddisfacente soluzione dell'affare, il desiderio del Governo imperiale che egli voglia energicamente insistere presso il Governo belga per l'accettazione delle proposte tedesche (cioè pronta liberazione dei tedeschi coloniali in cambio della libertà ai notabili belgi internati ad Holzminden e relative discussionitrattative fra rappresentanti tedeschi e belgi in Berna per un largo scambio di prigionieri civili).
Simultaneamente, l'ambasciatore di Sua Maestà
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deve significarerendere noto al Re, che l'Imperiale Governo devesi troverebbe costretto a ricorrere ad misure di rappresaglia, nel caso che i coloniali tedeschi non vengano
liberati prima del 20 novembre di questo anno. Cosippure noiParimenti ci vedremmo costrettiobbligati a ricorrere a misure dirappresagliae
anche contro i francesi in nostro potere, qualora il Governo francese non
Per il vivo interesse che V. E. personalmente eglicomepuree la Santa Sede portano
Gradisca ecc.
Dopo di ciò, chinato ecc.