Dokument-Nr. 4716
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 04. Januar 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Corrispondenza coi Vescovi della Polonia
Fin dal mio arrivo in questa Nunziatura apostolica, avevo notato che le lettere dei Vescovi della Polonia mi giungevano costantemente sotto busta aperta per il tramite di questa R. Legazione di Prussia in Monaco. Per non aggiungere subito un nuovo problema alle tante e gravissime, che in questi difficilissimi tempi la Nunziatura medesima deve trattare col Governo Imperiale di Berlino, stimai più opportuno di attendere che una qualche circostanza me ne porgesse l'occasione. Questa non si è fatta troppo attendere, giacché il 17 Novembre scorso ho ricevuto nel modo solito una lettera, in data del 22 Agosto precedente di Mons. Zdzitowiecki, Vescovo di W ladislavia, nella quale questo Prelato mi notificava di aver protestato protestato per la negatagli facoltà d'inviare per mezzo della Nunziatura Apostolica di Monaco lettere sigillate alla S. Sede. Allora credetti mio dovere di dirigere a questo Sig. Ministro degli Esteri,
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S. E. von Dandl, la Nota che ho l'onore di riportare qui appresso integralmente tradotta dal tedesco:
"Ho ricevuto ieri per il cortese tramite ecc."
Soltanto oggi mi è pervenuta la risposta del Ministero degli Esteri (N. 28825), che mi faccio egualmente un dovere di qui trascrivere tradotta in italiano:
"…Secondo le disposizioni emanate dal Governo Imperiale è riconosciuto alla Santa Sede ed alla Nunziatura di Monaco il diritto di spedire lettere chiuse agli Arcivescovi, Vescovi ed Amministratori Apostolici residenti nei territori della Francia, del Belgio e della Russia occupati dalle truppe tedesche, a condizione che queste lettere riguardino affari me ramente ecclesiastici, portino portino il sigillo in ceralacca del mittente e venga rimesse per la spedizione al Ministero degli Esteri. Pur troppo, per motivi militari, non si è potuta accordare agli Arcivescovi, Vescovi ed alle altre Autorità ecclesiastiche un corrispondente permesso d'inviare corrispondenza chiusa alla Santa Sede ed alla Nunziatura di Monaco. Tali lettere dovrebbero quindi mandarsi aperte ed in caso che non vi sia servi-
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zio postale, egualmente mediante il Ministero degli Esteri.
Del resto, come comunica il Governo di Berlino, la Santa Sede è stata a suo tempo informata, di queste disposizioni relative alla corrispondenza epistolare.
Con dispiacere il Governo Imperiale non può far sperare un cambiamento delle suddette disposizioni."
Al sullodato Sig. Ministro degli Esteri, il quale, alcuni giorni or sono, mi prevenne confidenzialmente del senso della surriferita risposta, avuta da Berlino, ho dichiarato già cortesemente, ma ferm amente, che essa non poteva soddisfarmi e che perciò facevo al riguardo le più espresse riserve, aggiungendo che avrei deferito la vertenza al superiore giudizio della S. Sede. Il Signor von Dandl è anch'egli convinto della sconvenienza del deplorato procedimento, ma mi ha confessato che la decisione dipende dalle Autorità militari, alle quali è difficile fare intender ragione. Debbo tutt nondimeno significare pure all'E. V. R. che tutto si riduce in fondo alla questione (senza dubbio importantissima) di principio, giacché
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praticamente Mons. Arcivescovo di Varsavia, ogniqualvolta ha dovuto farmi, a nome suo e dell'Episcopato polacco, comunicazioni gravi e delicate, mi ha sempre inviato persone di fiducia, e due volte anzi lo stesso Vicario Generale, Mons. Przeździecki. Infine è lecito pure sperare che la prossima sistemazione definitiva della Polonia ponga del tutto termine alla controversia.
In attesa pertanto delle venerate istruzioni di V. E., m'inchino al bacio
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. Januar 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4716, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4716. Letzter Zugriff am: 16.06.2024.
Online seit 02.03.2011.