Dokument-Nr. 4781
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 10. Juni 1918

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul deputato Erzberger
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto riservato in data del 27 Maggio scorso, ho l'onore di significare all'E. V. R. che Venerdì scorso 7 corrente si ebbe al Reichstag la risposta del Governo alla mozione del conservatore Conte Westarp sull'attività politica del deputato Erzberger. Nell'acclusa relazione, inviatami dallo stesso deputato, l'E. V. troverà a pag. 5-6 il testo di detta mozione ed a pag. 6-7 la summenzionata risposta del Governo, tradotta tradotta in italiano.
Stando ad informazioni confidenziali giuntemi da Berlino, nella discussione fra i membri del Governo per fissare la risposta anzidetta, il Sig.  Cancelliere dell'Impero Sig. Conte von Hertling avrebbe voluto
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si dichiarasse senz'altro che il Governo medesimo aveva rotto qualsiasi relazione rapporto col deputato Erzberger. Ma il Vice-cancelliere von Payer (del partito popolare progressista) avrebbe dichiarato che in tal caso egli darebbe immediatamente le sue dimissioni, giacché in tre settimane sarebbe stato rovesciato l'intiero Governo. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri von Kühlmann si sarebbe associato al Vice-cancelliere, aggiungendo che ciò era richiesto sia per dalla gratitudine dovuta per i servigi resi all'Impero dal deputato Erzberger, come dalla prudenza politica . Il Cancelliere avrebbe dovuto cedere, e venne così concretata la risposta, quale fu effettivamente data al Reichstag.
Essa è senza dubbio, specialmente se si tenga presente la lotta accanita mossa in questi ultimi tempi contro l'Erzberger, per lui abbastanza soddisfacente. Non solo, infatti, non vi si riscontra alcun addebito a suo carico, ma si riconoscono anzi i suoi meriti nel servizio "stampa e infor-
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mazione". Tuttavia vi si dichiara pure, d'altra parte, che né allora né più tardi sono stati dati all'Erzberger incarichi od autorizzazione a svolgere attività politica , e vi si annunzia la soppressione graduale del suo Ufficio d'informazione il che sembrami mostrare che il Governo intende separare la sua attività da quella di lui .
Su quest'ultimo punto della soppressione ho anzi voluto domandare informazioni allo stesso Sig. Erzberger, dal quale mi è giunta ora la seguente risposta, ispirata però forse al suo abituale ottimismo: "Per ciò che riguarda la cessazione dell'Ufficio da me diretto, non vi è [la int] nulla di nuovo. Io ho g ià durante la guerra diminuito il mio Ufficio, orig da principio assai grande, giacché il servizio ufficiale si è venuto man mano sempre più perfezionando. I lavori parlamentari mi occupano sempre più, di guisa che
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non può essermi se non gradito che di aver nel mio Ufficio una diminuzione di lavoro. Ma l'Ufficio stesso non cessa. È stato detto soltanto che i lavori si approssimano alla fine, val quanto dire che la guerra si avvicina al suo termine. Il mio lavoro col Ministero degli Esteri si compie, ora come prima, nella maniera più amichevole".
Dopo di ciò, chinato
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 10. Juni 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4781, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4781. Letzter Zugriff am: 03.05.2024.
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