Dokument-Nr. 5117
Gasparri, Pietro
an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 07. August 1918
Regest
Gasparri informiert Pacelli über die schwierige Situation der Kleriker und Gläubigen in den vom deutschen Militär besetzten Gebieten Frankreichs. Einige Bischöfe haben berichtet, dass es oft nicht möglich ist, die Messe zu feiern, und dass viele Kultgegenstände beschlagnahmt worden sind. Sie kritisieren den fehlenden Beistand sowohl vom deutschen höheren Klerus als auch vom Heiligen Stuhl.[Kein Betreff]
Da Mons. E. R. Quilliet





Questi rapporti fanno, anzitutto, notare che nell'Archidiocesi di Cambrai l'esercizio del Culto è grandemente impedito, non solo per le straordinarie difficoltà di provvedere quanto è necessario per la celebrazione della S. Messa o per essere state requisite, non ostante le proteste dell'Arcivescovo all'Imperatore


264v
Il Clero poi – continuano gli stessi Rapporti – e
specialmente quello della campagna, dice di trovarsi abbandonato e anche tenuto in sospetto
dal Clero Superiore Tedesco, che, del resto, non pare usi miglior trattamento con lo stesso
Arcivescovo. Per di più i RR: Parroci sono impediti, specialmente in questi ultimi
tempi, di avvicinare non solo i proprii Colleghi (tanto che alcuni per più di un anno non
poterono confessarsi), ma anche il proprio Arcivescovo, perché, per il rifiuto dei
passaporti, il Clero non può accedere alla Città di Cambrai né all'Arcivescovo è permesso di
recarsi in alcuni paesi della sua Archidiocesi, sia pure per l'amministrazione della Cresima
Né migliore appare, secondo i medesimi rapporti, la condizione dei Seminaristi che non poterono essere radunati stabilmente nel Seminario e dei quali due soli, nei quattro anni di guerra, poterono ricevere la Sacra Ordinazione.
Finalmente lo stesso Monsignor Arcivescovo fa sapere, che egli non riceve mai comunicazioni da Roma quasi da parere abbandonato dalla Santa Sede.
Di tanto credo informare V. S. Illma affinché Ella, con lo
265r
zelo
e la prudenza che la distingue, possa tentare quei mezzi che stima più opportuni onde
impedire o mitigare le tristi condizioni religiose di detta regione invasa e specialmente,
perché Monsignor Arcivescovo possa godere della libertà necessaria per il suo sacro
ministero.Profitto dell'occasione per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Illma e Revma
Servitore
P. Card. Gasparri