Dokument-Nr. 5138
Lewandowski, Zenon Eugeniusz an Bludau, Augustinus
Allenstein, 02. März 1920
Mi è cosa assai penosa, ma io sono addirittura costretto a sollevar energica protesta contro la diretta politica della di Lei attività. Le lagnanze continuate di tutti [sic] le classe della comunità Polacca della sua diocesi mi obbligano a questo, perché fino ad ora non si usò davvero che da parte del clero venisse fatta agitazione di partito politico. Vengono fatte lagnanze su questo, che cioè nel di Lei nome, nelle adunanze ufficiali agli ecclesiastici vengano lette delle lettere che loro raccomandano di esercitar influenza sul popolo per rimanere con la Germania; che gli ecclesiastici di nazionalità tedesca possano visitare, non impediti, diversi affiliazioni, mentre i Polacchi sono trasferiti, come ad esempio il Rev. Mondry di Bischofsburg appunto in questo tempo, etc. etc.
Il lato politico della di Lei lettera pastorale ha sollevato nei circoli polacchi della di Lei diocesi una grande indignazione.
Vostra Eccellenza sa molto bene che Ella ha nella sua diocesi dei Polacchi; perciò non si può parlare esclusivamente nel pensiero tedesco e di riguardare parzialmente le faccende solo dal punto di vista dei Tedeschi.
In riguardo alla scuola ed ai maestri, Ella certamente è andato troppo in là perché dovrebbe sapere che appunto la scuola prussiana è contraria alle leggi in riguardo del vero cristiane-
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simo e che essa ha fatto dei gravi danni ai diocesani a Lei sottoposti: essi sopportarono questo torto perché lo dovettero subire; ma se Vostra Eccellenza ancora vuole rialzare e far rilevare nella sua lettera pastorale per tutta la Diocesi quello che è un torto, allora Ella attirà [sic] su di sé la taccia di parzialità. Son proprio i maestri che appartengono ai più gravi nemici della nazionalità e coltura di una gran parte dei suoi diocesani, cioè dei Polacchi, in tal modo anche quelli in posizione elevata non hanno alcuna difficoltà ad immischiarsi alla gentaglia di strada e aizzare il popolo contro ogni decenza e l'ordine civile.Esiste adunque nel caso una grande opposizione fra V. E. ed i suoi diocesani polacchi ed io nutro la speranza che ambo le parti si sforzeranno, dietro giuste riflessioni, in brevissimo tempo a porre condizioni sopportabili, perché, nel caso contrario, io dovrei pregare personalità competenti a far comprendere questo stato insopportabile in luogo dove esiste l'infallibità.
Con gran stima…
Il Console Generale della Repubblica polacca e Plenipotenziario Polacco presso la Commissione della Votazione.
(firmato) Lewandoski.