Dokument-Nr. 574
Pollak, Oskar: Questione dei beni della diocesi di Breslau situati nella Cechoslovachia [sic]. Breslau, 05. Juli 1927
Nel 1. giulio 1927 il ministro della pubblica istruzione e del culto dottore Hodza ufficialmente mi facera la dichiarazione seguente: Havendo preso notizia del mio memoire (nel quale furono ripetute le promesse da lui gia fatte, la lettera del Reichskanzler, la autorizzazione del Reich per la mentovata dichiarazione) dichiara, che il procedinento del Bodenamt sia un passo tecnico senza riguardo, che si in caso non tratti di un semplice latifondista ma di un possesso di importanze politica e internazionale; egli (Hodza) sta alle sue promesse gia due volte fatte; il possesso di Breslau non puo essere toccato senza negoziazioni politiche meco. Tutte le ordinanze del Bodenamt, gia preparate, saranno ritirate. Egli (Hodza) fa queste promesse non soltanto in nome proprio ma anche nel nome del Presidente dei ministri dottore Svehla e prega di fare relazione in modo conveniente al Reichskanzler Marx. Jl ministro consigliava assai di esser vigilante, affinche un impiegato
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subordinato non tenti di rinnovare i passi nel
momento dato ritirati. Le promesse valgono soltanto per il tempo, nel quale Hodza e Svehla
sono in carica (come ministri).Le pronesse fatte a me furono ripetute dal ministro Hodza anche innanzi al ministro Dolansky, capo del partito cattolico-cecho.
Malgrado le promesse fatte, fin al 4. Luglio 1927 le ordinanze preparate per la annotazione non furono ritirate. Jl Cancelliere del Presidente Masaryk dott. Šamal mi prometteva di mandare un impiegato della Cancellaria del Presidente dal Bodenamt per impedirne la spedizione, la quale fu impedita nel ultimo momento.
Per il momento il pericolo pare allontanato.
Oscaro dott. Pollak