Dokument-Nr. 6146
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 23. Juli 1921
Regest
Auf die Anfrage Felix Porschs, ob es angemessen sei, das Thema der Römischen Frage anlässlich des bevorstehenden Frankfurter Katholikentags anzusprechen, erteilt Gasparri folgende Anweisungen: Mit der Tradition, in der ersten Sitzung des Katholikentags die Römische Frage zu besprechen, soll nicht gebrochen werden. Dies soll allerdings mit würdigem Taktgefühl und in für alle angemessenen Worten geschehen, um der italienischen Regierung nicht zu nahe zu treten, deren Unterstützung das Deutsche Reich in seiner schwierigen außenpolitischen Lage nach dem Krieg benötige. Gasparri schlägt eine entsprechende Formulierung vor.[Kein Betreff]
Ho ricevuto la lettera del 5 corrente, N° 21100, con la quale, a proposito del prossimo Congresso generale dei Cattolici tedeschi 1, la S. V. Illma e Revma mi riferisce la domanda del Signor Dott. Porch [sic], Deputato al Lan d tag prussiano, "se cioè, dopo quanto è stato recentemente pubblicato sui giornali italiani, sia opportuno che venga ora toccata la questione romana, massime da parte dei tedeschi; ed in caso affermativo, in quale senso la Santa Sede desideri che ciò sia fatto".
Ella mi prospetta anche il progetto del medesimo Deputato che il Congresso, lasciando di trattare secondo l'antico costume la detta questione nella prima seduta chiusa, potrebbe limitarsi all'acclamazione che sarà per rivolgere al Santo Padre , ad un semplice accenno alle condizioni della Sede Apostolica.
Esaminate ponderatamente tutte le circostanze, sono d'avviso che l'Assemblea non debba dipartirsi nemmeno in quest'anno dalla nobile tradizione di occuparsi nella prima seduta di una questione che tocca così da vicino la libertà della Chiesa e il bene delle anime.
14v
Tuttavia è da tenere in considerazione che i cattolici tedeschi, nel momento difficile che la loro patria attraversa, non debbono eccitare il malumore del governo italiano, del cui appoggio la loro Nazione può avere bisogno; e perciò è necessario che l'affermazione dei diritti della Sede Apostolica venga da essi formulata con dignitosa delicatezza ed in termini a tutti accettabili; il che potrebbe ottenersi nel modo seguente: "La recente campagna della stampa italiana, svoltasi in generale con dignità e rispetto verso la Santa Sede, dimostra che la situazione presente del Pontificato, a confessione degli stessi liberali, non è sostenibile, e che la grande maggioranza del popolo italiano desidera che il doloroso e dannoso dissidio riceva finalmente un'equa e sollecita soluzione". Se perciò i cattolici tedeschi, unendosi in Ordine del giorno a questo desiderio del popolo italiano, formuleranno il voto che in mezzo ad esso si diffondano sempre più largamente quei sentimenti di equità e di giustizia i quali conducano, poi, alla auspicata soluzione della così detta questione romana, sembra che essi non urterebbero la suscettibilità di nessuno, ma piuttosto gioverebbero non poco alla concordia degli animi ed alla pacificazione universale.
15r
E profitto, intanto, ben volentieri del nuovo incontro per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stimadi V. S. Illma e Revma
Servitore
P. C. Gasparri
1↑"Congresso […] tedeschi" hds. mit blauer Farbe unterstrichen, vermutlich vom Empfänger.